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Politiche sociali, scuole dell’infanzia e servizi, proclamato lo stato di agitazione
I sindacati alla struttura commissariale: “Necessario dialogo su problemi e diritti”
Il rischio del disastro sociale, le decisioni spesso inadeguate dei dirigenti comunali

FOGGIA – Le segreterie confederali di Cgil-Cisl e Uil, assieme alle rispettive federazioni di categoria, hanno proclamato lo stato di agitazione per le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Foggia del settore servizi sociali, delle scuole dell’infanzia e per i dipendenti delle cooperative che erogano servizi nell’ambito di contratti con il Comune di Foggia.
“Ci sono questioni gravi e importanti al Comune di Foggia, per le ricadute sulla cittadinanza in termini di qualità dei servizi e su lavoratrici e lavoratori in termini di diritti, che necessitano di essere affrontate e risolte attraverso un dialogo istituzionalmente corretto e costruttivo tra la struttura commissariale, che è chiamata al compito affatto semplice di sostenere il rilancio della città dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, e le parti sociali.
Per il settore dei servizi sociali, in primo piano c’è la questione relativa alla proroga dei contratti del personale assunto con fondi P.O.N. e Piano Povertà: c’è il rischio concreto che i servizi e le professionalità attraverso cui centinaia di famiglie foggiane sono state aiutate ad affrontare l’emergenza sociale vengano meno in qualità e continuità.
Un’altra questione urgente e importante da affrontare è quella relativa ai servizi per le scuole dell’infanzia. Le decisioni assunte e quelle da assumere in ordine all’organizzazione e al lavoro che riguarda il benessere, l’istruzione e l’educazione di tanti bambini, oltre che le legittime aspettative delle loro famiglie, non possono essere oggetto di meri ragionamenti numerico-burocratici. C’è infine la problematica ugualmente prioritaria dei bandi di gara che eludono la clausola di salvaguardia sociale e riguarda tutta la delicata questione degli affidamenti e della gestione dei servizi in appalto per il Comune di Foggia. Alla struttura commissariale, abbiamo chiesto un incontro per discutere della nostra preoccupazione, condivisa ed espressa da larga parte della cittadinanza, riguardo alle condizioni in cui versa gran parte dei servizi erogati dal Comune di Foggia, sia per quanto riguarda la loro qualità ed efficienza, sia per le politiche di gestione e tutela del personale messe in atto attraverso i recenti provvedimenti dirigenziali. Ad esempio, in riferimento alle assunzioni dei servizi sociali, l’amministrazione si sta adoperando a individuare personale esterno, nonostante il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Puglia abbiano invitato espressamente le amministrazioni locali a prorogare i contratti del personale attualmente in servizio.
Un problema analogo si riscontra per le scuole dell’infanzia comunali, da sempre presidio di crescita per il territorio, che offrono servizi di interesse pubblico tra i più importanti e nello stesso tempo delicati e che necessiterebbero di una profonda inversione di tendenza in termini di investimenti, gestione e programmazione, sfruttando maggiormente le professionalità presenti in modo da utilizzare tutti gli strumenti pedagogici, psicologici e formativi per lo sviluppo dei bambini e di una intera comunità. Ad oggi, si annotano evidenti riflessi negativi sull’utenza cittadina, sui livelli occupazionali e sul personale interno al quale vengono disconosciuti diritti e riconoscimenti professionali sanciti dai contratti. Siamo consapevoli delle difficoltà e della delicatezza del lavoro che la struttura commissariale deve affrontare. Proprio per questo motivo, siamo convinti della necessità che quell’impegno venga accompagnato da un percorso di condivisione e dialogo costruttivo con le parti sociali che rappresentano le istanze della cittadinanza, con particolare riferimento alle fasce più deboli e svantaggiate. Vanno attentamente e scrupolosamente affrontate tutte le situazioni nelle quali si rischia il disastro sociale, con centinaia di nuovi disoccupati ai quali dare risposte concrete e che mettono il Comune di Foggia nella posizione di affrontare contenziosi lavorativi. L’inadeguatezza di più di un provvedimento adottato dai dirigenti comunali rischia di creare problemi occupazionali e di impoverire l’offerta di servizi nei confronti della popolazione, diventata più fragile per effetto delle mutate condizioni socio-economiche prodotte dalla pandemia. Confidiamo molto nel ruolo che la Commissione Prefettizia Straordinaria possa svolgere nei prossimi mesi per assicurare e garantire alla collettività i servizi fondamentali, assieme alla necessità e all’urgenza di creare un nuovo modello gestionale che garantisca trasparenza, legalità e partecipazione, a cominciare dal confronto imprescindibile con le organizzazioni sindacali.