Bracciante e sindacalista, un’intera vita dedicata alle lotte e ai diritti dei lavoratori
Scomparso lo scorso giugno, la sua storia è fatta di lotte e conquiste in favore degli ultimi
SAN PAOLO di CIVITATE Sarà intitolata alla memoria di Giuseppe Fiore, da tutti conosciuto come “Peppino”, la sede della Camera del Lavoro di San Paolo Civitate in via Roma 14.
L’intitolazione avverrà mercoledì 28 luglio, alle ore 18, con l’intervento e alla presenza del sindaco di San Paolo Civitate, Francesco Marino.
Alla cerimonia, che ricorderà l’impegno politico e sindacale che ha caratterizzato l’intera vita di Peppino Fiore, interverranno Antonella Vescovi, della Camera del Lavoro di San Paolo Civitate; Alfonso Ciampolillo, segretario provinciale SPI Cgil Foggia; Maurizio Carmeno, segretario provinciale CGIL Foggia; e Giovanni Forte, segretario regionale SPI Cgil. La manifestazione si svolgerà all’aperto, nello spazio antistante la Camera del Lavoro e nel rispetto delle normative anti-Covid. Peppino Fiore ci ha lasciato lo scorso giugno. Bracciante e sindacalista, ha dedicato l’intera vita alle lotte e ai diritti dei lavoratori. Fosse stato ancora vivo, lo scorso 3 luglio avrebbe compiuto 86 anni. Era giovanissimo quando, da bracciante, iniziò a occuparsi di politica. Un ‘sacro fuoco’ che gli accendeva gli occhi e l’anima. Sotto il sole cocente o nel gelo dell’inverno, viveva in prima persona i sacrifici, il sudore, la fatica dei lavoratori. Fianco a fianco con loro, nelle interminabili giornate passate a coltivare, estirpare, raccogliere e lavorare tutti i giorni, per anni e anni.
La sua attività sindacale inizia quando aveva da poco compiuto i 20 anni. Era il 1956, lo stesso anno in cui fu tra le personalità – assieme a Vincenzo Presutto e Attilio Di Gennaro – ad adoperarsi per la riapertura della Camera del Lavoro di San Paolo di Civitate.
Nel 1957 la Camera del Lavoro di San Paolo di Civitate aveva 120 iscritti braccianti agricoli. Ed è per loro che Peppino Fiore si adoperò da quel momento e per tutta la vita. Il 2 gennaio 1959, in occasione del primo sciopero provinciale della Federbraccianti, tenne il suo primo discorso davanti a tanti lavoratori. Nel febbraio 1963, assieme a 50 braccianti occupò il Comune per l’emergenza neve che aveva costretto a casa molti lavoratori. Nel 1983, per un’altra occupazione del Comune durata 4 notti e 5 giorni, Peppino Fiore fu processato. Fu lo stesso Pubblico Ministero a crederne il proscioglimento da ogni accusa, avendo riconosciuto la legittimità e la valenza delle richieste fatte dagli occupanti.
Nel 2018, fu lui stesso a ripercorrere le tappe del proprio impegno politico-sindacale nel libro “La mia vita da bracciante agricolo a dirigente”. Alla fine degli anni ’80, divenne segretario provinciale dello SPI Cgil di Foggia. Dal 1999 al 2004 ricoprì il ruolo di presidente del Comitato provinciale Inps. Nel 2008, per motivi di salute, concluse il suo impegno attivo all’interno del Sindacato dei Pensionati, ma è stato sempre vicino allo Spi-Cgil, fino alla fine. Non ha mai disertato un 1° maggio, una data e una ricorrenza che per lui erano sacre.
“Peppino Fiore è stato e resta una delle figure più attive, appassionate e importanti dell’impegno sindacale in provincia di Foggia degli ultimi 60 anni”, ha dichiarato Alfonso Ciampolillo, segretario provinciale Spi-CGIL Foggia. “Il nostro è un omaggio doveroso al suo impegno e a quanto abbia significato per centinaia di braccianti, lavoratori, pensionati, donne e uomini che sapevano di potersi rivolgere a lui per affrontare e risolvere un problema. La Camera del Lavoro di San Paolo Civitate avrà il suo nome e onorerà la sua storia consegnandone i significati alle nuove generazioni”.