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Attualità

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uniComunicato stampa del 7 novembre 2013

FIRB -  Futuro in Ricerca 2013: eccellente risultato per l'Università degli Studi di Foggia. Finanziato un progetto nel settore delle Life Sciences.

Grande soddisfazione del Rettore Maurizio Ricci:  un risultato rilevante che conferma la qualità della ricerca scientifica.

Un altro importante successo per l'Università degli Studi di Foggia nel campo della ricerca scientifica.  Nell'ambito, infatti, dei finanziamenti previsti dal bando Firb "Futuro in ricerca 2013", il principale strumento di investimento nella ricerca di base promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l'Ateneo foggiano ha visto l'approvazione di un rilevante progetto sul piano scientifico dal titolo “Strategie per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina: prospettive a medio e lungo termine in Italia”. Classificatosi nella graduatoria nazionale degli appena 22 progetti finanziati della Linea 1 all'8° posto per punteggio e al 3° per entità del finanziamento, il progetto vede, nel ruolo di  Principal Investigator, la dott.ssa Francesca Fortunato, laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Foggia, specialista in Igiene e Medicina Preventiva, dottoranda di ricerca in Immunoreumatologia e Oncologia Clinica e Sperimentale Bioetica e Epidemiologia dei Tumori presso il Settore di Igiene del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, coordinato dalla prof.ssa Rosa Prato, professore associato di Igiene generale e applicata.  Il progetto, del costo di 901.802 mila euro, sarà finanziato dal MIUR per 751.861 mila euro, collocandosi tra i 4 del settore ERC LS7 LS7 Diagnostic tools, therapies and public health: aetiology, diagnosis and treatment of disease, public health, epidemiology, pharmacology, clinical medicine, regenerative medicine, medical ethics.

"Rispetto alla maggior parte dei progetti di ricerca di base selezionati dai precedenti programmi FIRB, il nostro progetto ha una connotazione di ricerca clinica applicata ad elevata trasversalità ed intersettorialità: i suoi risultati, infatti, saranno utili non solo in sanità pubblica ma anche in ambito oncologico e farmaco-economico. - Ha dichiarato la prof.ssa Rosa Prato, coordinatrice del Settore di Igiene del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche - Il vaccino anti-HPV è il frutto di un’avvincente scommessa scientifica e tecnologica e nel suo allestimento sono stati superati ostacoli di non poco conto per ottenere un prodotto sicuro ed efficace per la prevenzione primaria del tumore della cervice uterina. Allo stato dell’arte dei programmi di immunizzazione avviati in quasi in tutto il mondo, è essenziale valutare come la vaccinazione funzioni nella vita reale e si integri con le politiche di screening oncologico. Come raccomandato dall’OMS, è fondamentale, inoltre, che l'introduzione di una nuova tecnologia venga valutata dal punto di vista economico-sanitario al fine di evidenziare i benefici del suo utilizzo nella prospettiva del Sistema Sanitario Nazionale (costo-efficacia), nella prospettiva della società (costo-utilità), ma soprattutto in termini di numero di casi di tumore evitati. Al nostro gruppo di ricerca appare, dunque, una sfida avvincente avere l’opportunità di mettere in atto nel nostro territorio il principio della scienza a servizio immediato della collettività”.

La realizzazione del progetto, della durata di 3 anni, sarà curata dal Settore di Igiene dell’Università di Foggia, Unità di Ricerca capofila, e da altre 2 Unità Operative rappresentate dalle Sezioni di Igiene delle Università di Firenze e di Bari "Aldo Moro".

"Ho appreso con particolare compiacimento e soddisfazione la notizia dell'approvazione di questo importante progetto nell'ambito di un programma come il FIRB che, desidero sottolineare, si propone di favorire il ricambio generazionale presso gli atenei e gli enti pubblici di ricerca per rafforzare le basi scientifiche nazionali al fine di una più efficace  partecipazione delle Università alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell'Unione Europea. - Ha dichiarato il prof. Maurizio Ricci, Magnifico Rettore dell’Università di Foggia - Desidero, quindi esprimere le mie più vive congratulazioni al gruppo di ricerca, in particolare alla dott.ssa Fortunato, la vincitrice, e alla coordinatrice del gruppo di ricerca, la prof.ssa Rosa Prato, nonché ai collaboratori tecnici e amministrativi che hanno contribuito a questo successo, così, non solo si premiano e si gratificano l'impegno e le elevate competenze ma aumenta il prestigio della nostra istituzione a livello nazionale e internazionale. La nostra giovane Università, che ho l’onore di guidare da pochi giorni, nonostante il quadro normativo estremamente difficile, sta dimostrando, anche attraverso questi importanti risultati, una grande capacità nell'affrontare le criticità di un sistema molto lontano dai parametri europei per la ricerca e la formazione, forte di un patrimonio umano di competenze che costituisce senza dubbio la risorsa più preziosa e la scommessa per il futuro di questa Università e del nostro Paese”.

Scheda Progetto FIRB 2013

“Strategie per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina: prospettive a medio e lungo termine in Italia”

Il carcinoma della cervice uterina è il primo tumore riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibile all'infezione da papillomavirus umani (HPV). Considerata la lunga fase di latenza tra l'insorgenza di lesioni pre-cancerose diagnosticabili e la comparsa di un tumore invasivo, la prevenzione del cervicocarcinoma è stata basata su programmi di screening che consentono di identificare e trattare le lesioni pre-neoplastiche prima che evolvano in carcinoma. La disponibilità dal 2007 di due vaccini sicuri ed efficaci permette la prevenzione primaria del cervicocarcinoma. In Italia, poco si conosce sulla distribuzione dei genotipi di HPV circolanti in donne con citologia anormale, displasia severa o con cervicocarcinoma. Il progetto si propone di rilevare queste informazioni su un consistente campione di donne reclutate dal programma di screening organizzato nella Regione Puglia. Mediante una modellizzazione previsionale sarà stimato l'impatto a medio e lungo termine che il programma di vaccinazione avrà sulla prevalenza di infezioni e co-infezioni da HPV ad alto rischio, sull'incidenza delle lesioni pre-cancerose HPV correlate e sulla mortalità per cervicocarcinoma. Rispondendo al commitment del Ministero della Salute, il progetto anticiperà una previsione di efficacia sul campo della vaccinazione anti-HPV che sarà confermata solo nel 2018, quando le prime coorti di ragazze vaccinate saranno invitate allo screening.

Per maggiori informazioni:

www.unifg.it

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unifgateneofoggia copyComunicato stampa del 7 novembre 2013

PRIN 2012: risultati molto positivi per l'Ateneo di Foggia.

Nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato le graduatorie del bando PRIN 2012, che dispone i finanziamenti per progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale.

L'Università degli Studi di Foggia ha ottenuto un soddisfacente risultato, con l’approvazione di 3 progetti ammessi a finanziamento a valere sul bando PRIN 2012, di cui 1 in qualità di coordinatore nazionale. Si tratta del Progetto presentato dal prof. Vito Sivo, ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso il Dipartimento di Studi umanistici, dal titolo "Medioevo latino. Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI-XV)". Il progetto, approvato nell'ambito della linea SH - Social Sciences and Humanities - Linea C prevede tre unità di ricerca: oltre all' Università di Foggia figurano, infatti, anche l'Università di Perugia e l'Università del Salento. Con il prof. Sivo lavoreranno alle attività progettuali altri docenti dell'Ateneo foggiano: Giovanni Cipriani, Grazia Maria Masselli, Tiziana Ragno, Antonella Tedeschi e Maria Innocenza Campanale.

Nell'ambito dei Programmi di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) l'Ateneo foggiano vanta altresì due progetti, di cui i proff. Sergio Lorusso, ordinario di diritto processuale penale presso il Dipartimento di giurisprudenza e Francesco Contò, ordinario di Economia ed estimo rurale presso il Dipartimento di Economia, sono responsabili di unità locale di ricerca. Il progetto del prof. Lorusso dal titolo "I danni da attività giudiziaria penale" è stato presentato dall'Università di Roma La Sapienza, mentre quello del prof. Contò, denominato “Long Life, High Sustainability - Shelf Life Extension come indicatore di sostenibilità", è stato presentato dall' Università di Milano.

"Si tratta di un importante risultato per l'Università degli Studi di Foggia che si aggiunge ai recenti successi nell'ambito della VQR confermando ulteriormente l'eccellente qualità della nostra ricerca. - Ha dichiarato Il Magnifico Rettore, prof. Maurizio Ricci - Sono particolarmente lieto che l'Ateneo abbia ottenuto, in un momento particolarmente critico sul piano economico, il finanziamento di progetti di ricerca nell'ambito dei programmi di rilevante interesse nazionale. Il merito di tale risultato va certamente ascritto alla competenza dei nostri ricercatori ma anche al prezioso lavoro di supporto dei collaboratori tecnici e amministrativi".

Schede sintetiche dei  progetti

"Medioevo latino. Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI-XV)".

Il progetto Testo italiano è un repertorio di informazioni su autori, testi, manoscritti medievali e bibliografia, che tiene conto dell'intera produzione mediolatinistica: con periodicità regolare vengono registrati in esso i nuovi apporti di studio che provengono da tutta la comunità scientifica, verificati grazie ad una rete di ricercatori e con l'impiego delle infrastrutture più efficienti attualmente disponibili per gli studi del settore. Il bollettino, che esce con periodicità regolare dal 1980, si distingue dal punto di vista strettamente bibliografico per il fatto di non fornire un semplice elenco di titoli, ma anche una sintesi orientativa dei contributi segnalati, essendo il risultato dello spoglio sistematico, completo e diretto di libri, periodici e bollettini che riguardano la latinità medievale e in genere la cultura e la storia medievale. Il materiale bibliografico spogliato e schedato si è sistematicamente accresciuto nel corso degli anni, sia per il progressivo ampliamento dei limiti cronologici considerati (dai secoli VI-XIII per i primi 12 numeri, ai secoli VI-XIV per il numero 13, e infine ai secoli VI-XV a partire dal numero 14), sia per l'aumento delle riviste prese in considerazione. L'esperienza accumulata negli anni e la migliore conoscenza dei contenuti del materiale schedato hanno imposto l'introduzione di alcune modifiche nella struttura interna del repertorio, intese a fornire una classificazione più pertinente e specialistica, al contempo quanto mai articolata, dei vari contributi. L'organizzazione del materiale, già articolata in maniera più ampia rispetto ai numeri precedenti a partire dal numero 9, è pertanto stata condotta dal numero 23 entro una griglia di riferimento assai più complessa. Nello spirito del costante arricchimento della struttura complessiva del bollettino fino ad oggi perseguito, il progetto prevede, per l'immediato futuro, un allargamento alle competenze che nel campo del «Fortleben» degli autori classici, della storia della lingua latina e della retorica latina possono essere messe a disposizione da studiosi specialisti di filologia classica. Una simile prospettiva di ampliamento dei saperi potrebbe con maggiore plausibilità incentivare e implementare la bibliografia relativa all'indice lessicale già esistente, in vista della realizzazione di un data-base specificamente dedicato al repertorio lessicale.

"I danni da attività giudiziaria penale"

Il progetto prevede il coordinatore scientifico dell' Università di Roma La Sapienza, e la partecipazione in qualità di unità di ricerca: delle Università di Foggia, Palermo, Salerno, Lum Jean Monnet. L’accertamento e la punizione dei reati per ogni Stato ha un costo, un costo molto alto: umano ed economico; per i singoli e per la collettività. Si tratta di un tema controverso, che negli ultimi anni ha sempre di più sconcertato l’osservatore. Il progetto di ricerca vuole analizzare giuridicamente tale fenomeno:scomporlo e poi ricomporlo al fine di creare un “sistema” di responsabilità per i danni prodotti dall’attività giudiziaria nel campo penale, capace di ridurre i costi umani e, soprattutto, economici. Il dubbio che sorge, e da cui prende le mosse la ricerca, è se siano “adeguati” gli strumenti risarcitorio-indennitari previsti dalla legislazione attuale: la responsabilità civile dei magistrati,la riparazione per ingiusta detenzione o per errore giudiziario, la responsabilità amministrativa dei pubblici dipendenti, sono ancora oggi mezzi capaci di ristorare tutti i danni prodotti dalla pendenza di un processo? il quesito non è retorico, ma nasce da una molteplicità di situazioni concrete e di condanne subite dal nostro Paese ad opera della Cedu nonostante l'esistenza dei predetti rimedi e dalla possibilità che l'Italia venga condannata in futuro per non aver codificato un sistema indennitario per i fatti leciti ma dannosi (si pensi alle conseguenze pregiudizievoli prodotte dalle misure cautelari interdittive, dalle cautele reali, o dai sequestri probatori o, comunque, dalla stessa pendenza del processo). La ricerca mira ad un triplice obiettivo: a) rimodulare, alla luce degli obblighi internazionali, le forme di responsabilità già codificate; b) individuare, anche sulla scorta del diritto sovranazionale, nuove fattispecie di responsabilità;c) predisporre mezzi di prevenzione dei singoli fatti lesivi; c) selezionare quali fattispecie di danno possano dar luogo ad un giudizio di rivalsa nei confronti del responsabile. Partendo dalla considerazione che oggi non esiste un “sistema di responsabilità”, ma autonomi sottosistemi, e allo scopo di evitare la costruzione di un sistema risarcitorio-indennitario più confuso dell'attuale, estremamente eterogeneo, la ricerca si propone di raggiungere l'ulteriore risultato di costruire un "testo unico" sulla responsabilità per danni prodotti dal processo penale, che individui i fatti produttivi di danno e le relative responsabilità, i danni risarcibili e indennizzabili e il relativo procedimento.

“Long Life, High Sustainability - Shelf Life Extension come indicatore di sostenibilità"

Il progetto prevede la partecipazione dell’Università di Milano (in qualità di capofila), del nostro Ateneo, dell’Università di Bari “Aldo Moro”, dell’Università di Napoli “Federico II”, dell’Università della Basilicata, dell’Università di Catania, dell’Università di Udine, dell’Università di Sassari e dell’Università di Reggio Calabria.

L'obiettivo fondamentale e generale di questo progetto è quello di individuare e di documentare una corrispondenza tra l'estensione della shelf life conseguente ad un'innovazione di formulazione, processo o imballaggio ed il possibile aumento di sostenibilità globale di prodotti alimentari lungo la supply chain (“from farm to fork”). In pratica, usare la Shelf Life Extension (SLE) quale possibile indicatore di sostenibilità e dimostrare, laddove possibile e fattibile, come una vita commerciale più lunga possa significare anche una maggiore sostenibilità.

I risultati attesi dal progetto "Long Life High Sustainability" sono numerosi e articolati in virtù dell'approccio multidisciplinare all'obiettivo generale del progetto.

Tali risultati avranno una valenza sia materiale che immateriale in quanto faranno riferimento sia a specifici prodotti sia alle abitudini dei consumatori ed alla prassi degli operatori. Deriveranno da approcci diversi e da competenze specialistiche differenziate: tecnologi e microbiologi degli alimenti, agro-ingegneri, economisti e matematici. I risultati attesi saranno relativi ad alimenti diversi e si potranno riferire alla formulazione, al processo e al packaging. Saranno rivolti non solo ai prodotti della ricerca nel settore dell'economia e delle tecnologie alimentari ma anche alla formazione, in quanto l'approfondimento degli argomenti affrontati darà l'opportunità di formare giovani ricercatori in un settore nel quale le conoscenze avanzate non sono per nulla consolidate. L'attività di ricerca permetterà, inoltre, di sviluppare e organizzare procedure e strumenti necessari per comprendere il comportamento dei consumatori e della distribuzione relativamente alle perdite alimentari e per capire come contenerle e contrastarle. Questa parte del progetto, si occuperà anche della creazione di un inventario relativo ai carichi di energia e materia relativi ad ogni innovazione tecnologica e ad ogni alimento considerato, anche tenendo conto delle diverse logiche distributive.

Le informazioni ed i dati così raccolti costituiranno il data base di riferimento per l'obiettivo finale, ossia l'implementazione di ogni informazione nei nuovi modelli (o l'aggiornamento di software esistenti) utili sia per la valutazione della sostenibilità dei prodotti innovativi che per la progettazione di nuovi prodotti, nuove tecnologie e nuovi imballaggi.

Per maggiori informazioni:

www.unifg.it

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uniComunicato stampa del 6 novembre 2013

Selezione per attività di tutorato alla pari in favore di studenti con disabilità. Al via il bando per l’anno accademico 2013/2014.

L’Università degli Studi di Foggia anche quest’anno rivolge ai propri iscritti una richiesta di collaborazione, per l’a.a 2013/2014, relativa all’attività di tutorato alla pari in favore di studenti con disabilità iscritti all’Ateneo foggiano.

L’attività di tutorato alla pari è un'esperienza unica, una grande opportunità per dare un aiuto concreto e per scoprire nuovi amici. Il Tutorato alla Pari consiste nel supporto individuale da parte di studenti dell’Ateneo a favore di compagni portatori di disabilità. La preziosa iniziativa mira a eliminare o ridurre gli ostacoli che gli studenti diversamente abili possono incontrare durante l'iter universitario e il percorso formativo prescelto.

Le prestazioni del tutorato vengono individuate sulla base delle specifiche esigenze dei richiedenti e possono consistere in diverse attività: supporto in aula per la redazioni di appunti, per l’interazione con docenti o compagni colleghi di corso e nell'aiuto concreto finalizzato allo studio individuale.

L'attività di Tutorato è un vero e proprio affiancamento che lega il tutor a uno studente diversamente abile, per percorrere insieme i momenti salienti della vita universitaria, lasciandosi arricchire dalle reciproche differenze.

I requisiti minimi e preferenziali e i termini e le modalità di presentazione della domanda  sono specificati nel Bando pubblicato sul sito internet di Ateneo (http://www.unifg.it/bandi/selezione-attivita-di-tutorato-alla-pari-favore-di-studenti-con-disabilita-20132014) e sullo Sportello WeST (http://www.unifg.it/unifg-comunica/sportello-west/info-unifg/tutorato-alla-pari/anno-accademico-2013-2014), dove è possibile scaricare anche la modulistica da compilare.

Le domande dovranno essere presentate entro venerdì 15 novembre 2013.

Per maggiori informazioni:

www.unifg.it

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VialeGiottoViale Giotto: Un Parco Giochi per la Memoria.
Foggia, sabato 09 ottobre 2013
Come si fa a non ricordare questa data, l’11 novembre del 1999. E quell’ora, le 03:12. E gli interminabili 19 secondi, le macerie, i volti dei soccorritori  imbiancati dalla polvere di un palazzo sgretolato nel buio della notte, mentre tutti dormivano. È come trascurare noi stessi. È come ignorare un pezzo importante della nostra storia, quella foggiana. È come far finta che la tragedia non ci riguardi, e con essa la perdita violenta di 67 carni foggiane, i nostri “Angeli di Viale Giotto”.
Ogni anno, da quello, ho ricordato la tragedia di quei terribili 19 secondi. Ogni anno a tutti ho voluto riportare alla memoria l’atroce momento delle ore 03:12. L’ho fatto raccontando le emozioni provate dai foggiani, dai parenti delle vittime, da amici e amiche che hanno perso i loro affetti. L’ho fatto raccontando le mie di emozioni, vissute sul luogo, durante gli scavi e i funerali, nei mesi passati a chiedermi perché tanto dolore. Sentimenti, attimi di vita trascorsi, sogni nel cassetto di quei foggiani che non ci son più, sono stati sempre gli argomenti che ho voluto raccontare per mantenere viva la memoria degli Angeli di Viale Giotto. Certo, non sono mancate le dovute informazioni sugli eventi che hanno ricordato tal funesta vicenda. Come pure le dovute accuse verso chi son stati gli artefici di quella tragedia che il destino, quasi beffardo, ha voluto diventassero parte di quegl’Angeli, pagando con la vita in quei 19 secondi.
Mantenere viva la memoria di quel momento, delle vittime, è un impegno che tutti noi foggiani dobbiamo conservare negli anni. È come ricordare il terribile 1943 dove i bombardamenti anglo-americani rasero al suolo la nostra amata città di Foggia e con essa, purtroppo, circa 22 mila nostri concittadini. Mantenere viva la memoria, appunto! Un impegno, un dovere di tutti noi che dovrebbe entrare a far parte della formazione scolastica dei nostri figli, cosicché da educarli sul buon vivere ricordando il passato, per far meglio in futuro.
Ogni anno si celebra l’anniversario di quel terribile giorno, l’11-11-1999. L’anno scorso fu eretto un grande cuore con i nomi scolpiti di tutte le vittime. Un monumento dovuto, bello, commemorativo, che ricorda la memoria di quel momento in tutta la sua drammaticità. Quest’anno la commemorazione è iniziata in anticipo con eventi culturali, artistici, religiosi e storici, per poi concludersi, come sempre, ritrovandosi l’11 in quel luogo, al Parco della Memoria, e al cimitero nella cappella monumentale. Una piazza con un giardino al posto del palazzo crollato. Un giardino con 67 camelie e due cippi di granito nero Africa che recitano «…per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d’amore…» (di F. De Andrè).
Ma secondo me manca qualcosa in quel triste Parco della Memoria. Manca la vita. Riportarla, seppur senza i nostri cari 67 Angeli, dev’essere quell’impegno che noi tutti foggiani dobbiamo prendere e volere con forza affinché la memoria non sia solo continua, ma viva. I sorrisi e le feste dei bambini potrebbero essere il più bel dono che avrebbero voluto i 67 Angeli di Viale Giotto. Un parco festoso a memoria dei nostri cari concittadini. Un parco dove ogni bambino giocando imparerà ad avere memoria della nostra storia, riportando alla memoria le 67 vite spezzate. Un parco dove i sorrisi dei bambini sono il miglior epilogo di un racconto del genitore, del nonno, semmai con un pizzico di fiabesco per non spaventarli. Un racconto mentre giocano su quel parco, il miglior modo per ricordare e dar loro la possibilità di raccontare ai loro figli la storia vissuta a Foggia, di quel tragico attimo durato 19 secondi.
Realizzarlo quel parco è possibile. Con gli intenti, non solo del Comune di Foggia e il consenso dei familiari delle vittime –poiché il dolore va condiviso e rispettato- , ma con quelli della società civile, con i contributi di quel mondo dell’associazionismo, delle fondazioni, dei consorzi che da “foggiani genuini” non fa mai mancare. E chissà se nel 2015 l’11 novembre sarà la data che inaugurerà quel Parco Giochi della Memoria.
Dobbiamo mantenere viva la memoria, perché ricordare vuol dire non morire due volte chi già lo è stato. Ricordiamoli anche con i sorrisi dei nostri figli e i racconti che loro faranno alla progenie.

Nico Baratta

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uniComunicato stampa del 4 novembre 2013

Conferenza Stampa

I Rettori degli Atenei statali pugliesi e del Molise presentano una mozione  sul D.M. 9 agosto 2013 "Decreto criteri e contingente assunzionale delle Università".

Il Rettore Maurizio Ricci: metterò in campo ogni iniziativa utile per la difesa della nostra università.

Domani 5 novembre 2013, alle ore 10,00 presso l'Auditorium Bruno Di Fortunato di Palazzo Ateneo (Via Gramsci 89/91 Foggia VI piano), si terrà la conferenza stampa per la presentazione di una mozione universitaria sul  D.M. 9 agosto 2013 "Decreto e contingente assunzionale delle Università statali per l'anno 2013".

La mozione,  elaborata concordemente dai Rettori delle Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci, di Bari "Aldo Moro", prof. Antonio Felice Uricchio, del Politecnico di Bari, prof. Eugenio Di Sciascio, del Salento, prof. Vincenzo Zara, e del Molise, prof. Gianmaria Palmieri, sarà illustrata in contemporanea, nella mattinata di domani, nei rispettivi Atenei.

Alla conferenza stampa interverranno:

- Il prof. Maurizio Ricci - Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Foggia

- La prof.ssa Milena Sinigaglia -  Prorettore dell'Ateneo.

Per maggiori informazioni:

www.unifg.it

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