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Attualità

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ciaNei giorni scorsi, filmata l’aggressione di un branco di lupi a un allevamento
CIA Agricoltori Italiani di Capitanata: “Fauna selvatica fuori controllo”

SAN GIOVANNI ROTONDO Lupi che sbranano pecore. No, purtroppo non è una favola, ma quanto è accaduto negli ultimi giorni nelle zone interne del territorio di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa ed è stato anche filmato, con tanto di video visibile a tutti sui social. “Il problema è nazionale”, ha dichiarato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Agricoltori Italiani Capitanata. “La CIA ha sottoposto le proprie proposte e il grido d’aiuto degli allevatori anche al nuovo Governo, finora senza alcun risultato apprezzabile. Stessa cosa per quanto riguarda la Regione Puglia. Lupi, cinghiali, storni e, più in generale, la proliferazione degli animali selvatici sta causando danni ingenti alle aziende agricole e agli allevatori”, ha spiegato Nicola Cantatore.
"Lupi e cinghiali sono in massiccio aumento ed è una presenza sempre più pericolosa, anche perché da tempo appare fuori controllo”, ha aggiunto Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata. Negli ultimi mesi, sono tanti gli episodi che si sono succeduti. Tra Apricena e San Nicandro Garganico, sono i cinghiali ad aver causato i maggiori danni. Nelle zone poste sui rilievi più alti del Gargano, al problema dei cinghiali si aggiunge quello dei lupi.
"A livello regionale, abbiamo formulato una serie di proposte finora inascoltate, ma anche le leggi attuali restano in gran parte inattuate”, ha denunciato Ferrandino. A pagarne le conseguenze sono gli agricoltori e gli allevatori: è un problema di sicurezza e di ordine economico, perché oltre al pericolo non vengono adeguatamente ristorati. Il fenomeno non riguarda soltanto la provincia di Foggia ma tutta la Puglia e il resto del Paese. I danni provocati dagli attacchi di lupi, ungulati ma anche storni possono arrivare a mettere in ginocchio un'azienda. CIA Puglia, recentemente, ha scelto Monte Sant'Angelo, sul Gargano, per uno dei focus più partecipati dedicato alle proposte dell'organizzazione agricola per modificare le normative vigenti, a livello regionale e nazionale. Servono regole certe. Occorre ovviare ai danni causati a allevatori e agricoltori non attraverso un indennizzo ma con un vero e proprio risarcimento, congruo e immediato, e un controllo della fauna selvatica. Anche le procedure per l’indennizzo sono complesse e vanno per le lunghe. Leonardo Santucci, allevatore e componente della giunta provinciale di CIA Capitanata, da anni si batte a livello regionale per la modifica della normativa relativa ai danni da fauna selvatica. Due anni fa la sua azienda ha subito un attacco da lupi: "Per 25 capi abbattuti di cui 14 adulti - ha raccontato - ho ricevuto dopo circa ottanta giorni un indennizzo di 210 euro. Per molti allevatori non conviene neanche preparare la documentazione". Ha attentamente studiato la nuova bozza della proposta di legge ed elenca le perplessità: "Ci dicono che dovremmo avere un indennizzo pari ai prezzi della Camera di Commercio ma non basta, perché il valore del capo di bestiame o di una coltura è di gran lunga superiore e il danno non si riduce al costo in sé”.

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uniIl co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni giovedì incontrerà gli studenti del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari.
Appuntamento il 14 febbraio nell’aula magna dell’Ateneo (in via Caggese), l’evento aperto anche agli studenti delle superiori. Autentico boom di prenotazioni per ascoltare lo scienziato ligure: le oltre 1200 richieste di partecipazione hanno costretto l’Università di Foggia a trasformare la Lectio in giornata di Orientamento.

L’ospite delle Giornate scientifiche che ogni anno il corso di laurea in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” accoglie a beneficio dei suoi studenti e degli alunni delle quinte classi delle scuole superiori della città, quest’anno sarà un ospite di prestigio e profilo scientifico davvero internazionali: ovvero il prof. Michele De Luca, ordinario di Biochimica al Dipartimento di Scienze della vita e direttore del Centro di medicina rigenerativa Stefano Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia (https://www.associazionelucacoscioni.it/chi-michele-de-luca/). Il prof. De Luca si occupa da molti anni di cellule staminali epiteliali ed è considerato un punto di riferimento internazionale per la terapia cellulare e per la terapia genica di molte patologie degli epiteli di rivestimento, inoltre qualche anno fa è anche diventato co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni (https://www.associazionelucacoscioni.it/).
Si chiama Cellule staminali epiteliali in terapia cellulare e genica l’incontro organizzato col prof. Michele De Luca dall’Università di Foggia, in programma giovedì 14 febbraio dalle 9,30 in poi all’aula magna dell’Ateneo (presso il Dipartimento di Economia, in via Romolo Caggese 1 a Foggia), e sarà innanzi tutto una imperdibile occasione per discutere di scienza e antiscienza: uno dei temi più attuali e dibattuti del Paese (per l’occasione il dibattito scientifico sarà moderato dal prof. Aurelio Portincasa, direttore della Clinica universitaria di Chirurgia plastica e ricostruttiva e ordinario di chirurgia plastica all’Università di Foggia). «Si tratta di un’occasione davvero molto importante per l’Università di Foggia ma, più estesamente, per tutta la cittadinanza – argomenta la prof.ssa Claudia Piccoli, ordinaria di Biochimica e coordinatrice scientifica del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari -, perché il prof. De Luca rappresenta, dal punto di vista scientifico e divulgativo, un vero patrimonio per la comunità accademica italiana e non solo. Sarà ospite dell’Università di Foggia per un’intera giornata, in cui si metterà a disposizione degli studenti del nostro corso di laurea ma anche di quelli delle scuole superiori, dando vita a un momento di confronto assai utile soprattutto per le nuove generazioni. Noi siamo fieri di questo momento e di questa occasione, in un tempo in cui la scienza, la sua utilità e i suoi indiscutibili benefici vengono messi in discussione da teorie che, oltre a non trovare alcun riscontro nella realtà, rappresentano sul piano umano e scientifico un triste ritorno al medioevo».
Il prof. De Luca, poco più di un anno fa, è salito agli onori delle cronache nazionali e internazionali per aver salvato la vita al cosiddetto “bimbo farfalla”. Il riferimento è al piccolo Hassan, bambino siriano che all’epoca dei fatti aveva 7 anni ed era affetto da “epidermolisi bolllosa” causata dal difetto di un gene: l’epidermide, in mancanza di una proteina, non si lega al derma sottostante e la pelle si sfarina, si stacca, si sgretola e cade appunto come ali di farfalla (https://www.repubblica.it/salute/2017/11/08/news/nuova_pelle_con_le_staminali_medici_italiani_salvano_la_vita_a_un_bambino-180577319/). «Nella ricostruzione dell’epidermide con le staminali per gli ustionati, abbiamo ormai trent'anni di esperienza. E anche a distanza di tempo, in genere non ci sono problemi… » ha spiegato il prof. De Luca – che di questa tecnica è il pioniere nel mondo – durante una delle interviste rilasciate in seguito allo straordinario intervento ricostruttivo dell’epidermide compiuto per Hassan. «Prima del bambino avevamo trattato altri due pazienti – ha quindi aggiunto https://www.lastampa.it/2017/11/08/italia/hassan-il-bimbo-farfalla-che-grazie-alle-staminali-tornato-a-vivere-5GnalAoAQmnx0PB1ebUDqN/pagina.html – ma con superfici di epidermide molto ridotte. Gli interventi erano andati bene, ma non avevano inciso molto sulla qualità di vita. Ora siamo pronti per tentare nuove sperimentazioni». Il prof. Michele De Luca è nato a Savona (nel 1956) e si è laureato in Medicina e Chirurgia all’allora Facoltà di Medicina (oggi Dipartimento, NdR) dell’Università di Catania nel 1980. Si è specializzato in Endocrinologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1984. Tra i molti incarichi scientifici ricoperti, è stato stato direttore del laboratorio di Ingegneria dei tessuti dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma e Visiting scientist al Department of Cell Biology presso la Harvard Medical School di Boston (nel 1985). È membro fondatore della International Ocular Surface Society, nonché autore di oltre 90 articoli pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche internazionali tra cui Nature (https://www.nature.com/) e Science (https://www.sciencemag.org/).
Nel corso dell’incontro, prima di ascoltare le esperienze e la testimonianza diretta del prof. De Luca, prenderanno la parola il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci; il preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Foggia, prof. Gianluigi Vendemiale; e appunto la prof.ssa Claudia Piccoli, coordinatrice scientifica del corso di laurea in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” di cui il prof. De Luca è ospite. Le richieste di partecipazione all’evento sono state così tante che, in fase di organizzazione della lectio che dovrà tenere il prof. De Luca, le prenotazioni da parte degli studenti – universitari e no – hanno superato quota 1200: da qui la decisione dell’Ateneo di modificare la natura dell’incontro, da formazione scientifica a momento di orientamento per chi intende iscriversi al CdL in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” (o più in generale ai CdL che compongono l’Offerta formativa dell’Università di Foggia). A raccontare lo stato della ricerca scientifica all’Università di Foggia saranno, infatti, il ricercatore di Medicina interna prof. Francesco Bellanti e lo studente Francesco Tucci, mentre peculiarità e caratteristiche del CdL in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” saranno invece descritte dagli studenti Mirko Tamma e Adele Biasco.

Davide Grittani

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portomanfredoniaLa Regione Puglia ha inviato a Damiano Gelsomino l’atto di avvio del procedimento alla revoca della concessione demaniale marittima del nuovo porto turistico di Manfredonia.
Chi si aspettava delle risposte, ma così non è stato. Anche perchè in molti si aspettavano che, Gelsomino dicesse che tale procedimento sarebbe stato sospeso con l’immissione di risorse finanziarie e garanzie proprie da parte del nuovo socio di maggioranza la Finappula S.r.l.. Come si può pensare che versando solo 150.000 euro, si possa impossessare della governance di una società proprietaria di un’infrastruttura costata 56 milioni di euro?
Rotice, cerca di spiegare come molte persone, cercano di far i benefattori, cercando di acquistare con pochi soldi, le idee di altri imprenditori che avevano creduto nel progetto del porto turistico di Manfredonia.
Sempre Rotice, afferma che, Gelsomino, non abbia versato, ancora fino ad oggi, soldi veri né prestato garanzie in favore di Gespo, sententosi però un benefattore, convinto di essere l’unico in grado di salvare le sorti del nuovo porto turistico.
Gli unici soldi che sta utilizzando in questo momento, sono i 700.000 euro lasciati nelle casse dal precedente CdA, da lui tanto vituperato, dai quali sta attingendo anche per l’emolumento che si è assegnato come consigliere di amministrazione, che prenderà insieme agli altri due consiglieri per complessivi 25.000,00 euro all’anno. Questa è l'unica novità della nuova gestione, poichè prima, tale mansione era  svolta gratuitamente dai precedenti amministratori. 
Da una parte ci sono quindi i fatti, le cifre realmente investite e le garanzie realmente date da alcuni soci, dall’altra solo parole, come quelle relative all’aumento del capitale sociale, per ora solo ipotizzato in 8,5 milioni di euro per pagare tutti i debiti, senza però specificare che avverrebbe in parte non con nuova finanza ma con l’utilizzo del finanziamento infruttifero dell’ex socio Mucafer, pari a circa 2,7 milioni di euro, acquistato all’asta da Finappula con soli 10.000 euro. 
Conclude Rotice, sperando che mi sbagli e che le citriche siano infondate e che i Gelsomino mettano mano alle loro finanze.
A differenza dei soci ci hanno rimesso o ancora rischiano di rimetterci l’osso del collo, loro continuano a rischiare sulla pelle altrui. E’ questa la differenza che passa tra rischio imprenditoriale e speculazione. 

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comunesanseveroBando per la selezione di 30 partecipanti al Progetto di antimafia sociale: “MADE IN SAN SEVERO: LA RICETTA DELLA LEGALITÀ”.


Il Sindaco avv. Francesco Miglio, l’Assessore alle Politiche Sociali avv. Simona Venditti, il Dirigente Area II ing. Francesco Rizzitelli, rendono noto quanto segue.
BANDO PUBBLICO
L’Associazione Temporanea di Scopo denominata “Made in San Severo: la ricetta della legalità” costituita in data 07/12/2018 e composta dal Comune di San Severo (ente capofila), Cooperativa sociale Agape, Cooperativa sociale Fortore Habitat, Smile Puglia Ente di Formazione, Consorzio Mestieri (enti partner) - ente amministratore del progetto “Made in San Severo: la ricetta della legalità”;
PREMESSO CHE:
- con A.D. n. 523 del 31/07/2017 la Dirigente della Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali - Regione Puglia ha approvato l’Avviso “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano”;
- con A.D. n. 755 del 22/11/2017, la Dirigente della Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali - Regione Puglia ha proceduto ad effettuare la nomina della commissione di valutazione dell’Avviso “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano”;
- con A.D. n. 4 dell’11/01/2018 la Dirigente della Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali - Regione Puglia ha proceduto ad integrare la nomina della commissione di valutazione dell’Avviso “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano”;
- con A.D. n. 189 del 26/03/2018 la Dirigente della Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali - Regione Puglia ha preso atto dei lavori della Commissione di istruttoria e valutazione delle proposte progettuali, pervenute in esito all’Avviso “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano”;
- con A.D. n. 326 del 25 maggio 2018 la dirigente della Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione reti sociali - Regione Puglia, in qualità di Responsabile dell’Azione 9.6, ha proceduto ad adottare le modifiche degli esiti di valutazione della Commissione all’uopo nominata, trasmessi con verbale n. 9 del 27/04/2018, con la quale la stessa Commissione ha proceduto, a seguito di istanza in autotutela, pervenuta da parte di un soggetto proponente con nota prot. n. 193 in data 17/04/2018, alla valutazione di merito della proposta progettuale inizialmente ritenuta non ammissibile a valutazione;
CONSIDERATO CHE:
- con Del. G.R. n. 691 del 24 aprile 2018 la Giunta Regionale della Regione Puglia ha provveduto ad apportare variazione al Bilancio di previsione 2018 e pluriennale 2018-2019-2020, al fine di incrementare la dotazione dell’Avviso “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano”, per un importo complessivamente pari ad € 10.851.407,02;
- con Del. G.R. n. 1038 del 19 giugno 2018 la Giunta Regionale della Regione Puglia ha provveduto ad apportare un ulteriore variazione al Bilancio di previsione 2018 e pluriennale 2018-2019-2020, al fine di incrementare la dotazione dell’Avviso “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano;
RILEVATO CHE:
 dalla valutazione delle istanze presentate emerge che, con Determinazione del Dirigente Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione per le Reti sociali del 18 luglio 2018, n. 464 pubblicata sul BURP n. 153 del 29/11/2018, sono state valutate nel merito n. 34 proposte progettuali:
a) n. 27 proposte progettuali hanno riportato un punteggio complessivo superiore o pari a 600
punti del punteggio massimo attribuibile pari 1.000 punti;
b) n. 7 proposte progettuali non raggiungono l’idoneità al finanziamento avendo ottenuto un punteggio complessivo al di sotto dei 600 punti;
c) n. 27 proposte sono ammesse a finanziamento;
d) la graduatoria definitiva dei progetti ammissibili e finanziabili è costituita da un elenco di n. 27 proposte progettuali, con una dotazione finanziaria corrispondente al totale delle risorse disponibili per l’Avviso, pari € 11.301.407,02;
e) il progetto “Made in San Severo: la ricetta della legalità”, presentato dal Comune di San Severo, è rientrato come progetto finanziato per un importo pari a 450.000,00 euro per tre annualità (2018- 2020);
CONSIDERATO CHE in relazione alle circostanze sopraesposte, è possibile coinvolgere, nell’ambito del progetto ” Made in San Severo: la ricetta della legalità “, n. 30 partecipanti;
RITENUTO di indire il seguente bando per la selezione di n. 30 partecipanti da coinvolgere nelle attività e laboratori previsti dal progetto “Made in San Severo: la ricetta della legalità “, da realizzarsi a San Severo;
Art. 1) Disposizioni generali
Con il presente bando è indetta la selezione di n. 30 partecipanti da impegnare nel 2019-2020 nelle attività formative e nei laboratori previsti dal progetto “Made in San Severo: la ricetta della legalità” da svolgersi a San Severo per la promozione della legalità e della cittadinanza attiva attraverso un percorso di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Il tema del progetto è “l’Arte ed il Cibo come bene comune”, che sarà il centro di un processo di coinvolgimento dei cittadini e dell’intera comunità mediante la produzione culinaria ed artistica.
Il percorso è organizzato in aree tematiche suddivise nei seguenti cantieri:
1) Cantiere CIBO E COMUNITA’
2) Cantiere VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE E ARTISTICO
3) Cantiere MULTIMEDIA E PRODUZIONI DIGITALI
I cantieri prevedono diverse fasi:
 Spazio Hub: orientamento e co-progettazione
 Laboratori creativi, formativi e di apprendimento condiviso
 Formazione on the job con imprese e imprenditori locali
 Start-up d’impresa e campagna di Crowd founding per la sostenibilità dei progetti
Tra le varie attività da svolgere all’interno dei laboratori si prevede l’erogazione di un corso di formazione con rilascio di crediti formativi e attestato di frequenza.
Contenuti formativi Durata
Conservazione e stoccaggio delle materie prime 80 ore
Trattamento delle materie prime e dei semilavorati 80 ore
Preparazione di piatti 80 ore
Possono partecipare alla selezione coloro che sono in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2), secondo le condizioni ivi specificate. E’ prevista una riapertura periodica dell’avviso per l’aggiornamento della graduatoria dei beneficiari. La data di avvio delle attività verrà stabilita tenendo conto del termine delle procedure di selezione della graduatoria e delle esigenze specifiche del progetto. L’A.T.S. “Made in San Severo: la ricetta della legalità” pubblicherà il calendario generale delle date di avvio delle attività, sul sito ufficiale del Comune di San Severo e sui siti web e pagine social dei soggetti partner e provvederà ad informare tutti i beneficiari della data di avvio delle attività, affinché gli stessi siano tempestivamente e correttamente informati. Per i partecipanti è prevista una assicurazione relativa ai rischi connessi allo svolgimento del servizio stipulata dall’ente, cui si può aggiungere un’assicurazione integrativa attivata dall’ente laddove siano previste particolari attività. Al termine del progetto, al beneficiario selezionato verrà rilasciato un attestato di partecipazione redatto sulla base dei dati forniti dall’A.T.S.
Art. 2) Requisiti per la partecipazione
Per l’ammissione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti: a)cittadinanza italiana, ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra UE purché regolarmente soggiornante in Italia; b) donne, giovani neet (tra i 16 e 35 anni che non studiano e non lavorano), migranti con possesso regolare del permesso di soggiorno da almeno 12 mesi e residenza da almeno un anno nel Comune di San Severo alla data della domanda, persone con famiglia senza lavoro, disoccupati; c) entusiasmo e voglia di mettersi in gioco e di contribuire alla buona riuscita del progetto in un’ottica di inclusione sociale, valorizzazione e sviluppo della comunità locale; d) impegno alla partecipazione dell’intero percorso progettuale per la durata di due anni; e) avranno priorità di accesso i cittadini coinvolti nelle altre misure di contrasto alla povertà;
Art. 3) Obblighi di pubblicazione a carico degli enti. Per consentire ai candidati di presentare la domanda, il Comune di San Severo pubblica sui siti web degli enti partner l’avviso e la domanda di partecipazione.
Art. 4) Presentazione delle domande
Gli aspiranti partecipanti devono produrre domanda di partecipazione compilata correttamente e corredata di copia del documento d’identità, indirizzata al COMUNE DI SAN SEVERO, ente capofila dell’ A.T.S. che realizza il progetto, esclusivamente secondo le seguenti modalità: all’Ufficio Protocollo del Comune di San Severo – P.za Municipio n. 1; a mezzo PEC: protocollo@pec.comune.san-severo.fg.it, con la dicitura “Candidatura Cantieri Antimafia Sociale NOME e COGNOME”. Il termine utile per l’invio delle domande è fissato: entro le ore 12.00 del 21 febbraio 2019. Le domande trasmesse con modalità diverse da quelle sopra indicate e pervenute oltre i termini innanzi stabiliti non saranno prese in considerazione. La domanda, firmata dal richiedente, deve essere: redatta secondo la domanda di partecipazione al presente bando, rispondendo alle informazioni richieste; accompagnata da fotocopia di valido documento di identità personale e codice fiscale; corredata da “curriculum vitae” del candidato; eventuale permesso di soggiorno. Per ciascun candidato l’ente verifica la correttezza e procede al controllo della sussistenza dei requisiti del candidato previsti dall’articolo 2).
Art. 5) Procedure selettive
Qualora le domande pervenute superino il numero dei posti messi a bando, si procederà a selezione dei candidati tramite colloquio attitudinale e motivazionale. L’elenco degli ammessi al colloquio motivazionale sarà pubblicato sul sito istituzionale nella sezione news e nella sezione “amministrazione trasparente – bandi di concorso” il giorno 22 febbraio 2019. I colloqui motivazionali dei candidati che hanno presentato regolare domanda si terranno in data 25 febbraio 2019 dalle ore 16:00 presso la Sala Rossa – p.zza Municipio 1, San Severo (FG). La selezione dei candidati è effettuata da apposita Commissione nominata dal Comune di San Severo, ente capofila del progetto. Al termine dei colloqui, la commissione stilerà apposta graduatoria dei beneficiari, che verrà pubblicata in apposita sezione, per 15 giorni sito web del Comune di San Severo: www.comune.san-severo.fg.it e sui siti degli enti partner. Alla graduatoria è assicurata da parte dell’ente adeguata pubblicità, sul sito web del Comune di San Severo e siti/pagine social dei partner dell’ATS, presso le sedi dove sono state effettuate le selezioni e/o con ogni altra idonea modalità. Ai partecipanti che hanno presentato domanda, verrà dato riscontro dell’esito, mediante la sola pubblicazione sul sito ufficiale del Comune di San Severo: www.comune.san-severo.fg.it.
Art. 6) Obblighi dei partecipanti
I beneficiari si impegnano a partecipare e a svolgere tutte le attività previste dal progetto e ad adeguarsi alle disposizioni dettate dal vigente quadro normativo e regolamentare. È obbligo dei beneficiari rispettare quanto indicato nell’atto di impegno e le prescrizioni impartite dall’A.T.S. in ordine all’organizzazione del progetto e alle particolari condizioni di espletamento. L’interruzione della partecipazione senza giustificato motivo, prima della scadenza prevista, comporta la decadenza dai benefici previsti dal progetto ed il mancato rilascio dell’attestato di formazione e frequenza.
Art. 7) Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell’art.13 del Regolamento UE 2016/679 – di seguito Regolamento - i dati personali dei candidati inseriti negli elenchi di cui all’articolo 6 sono trattati, dall’ATS “Made in San Severo:la ricetta della legalità”. Il Titolare del trattamento dei dati personali è il SINDACO pro tempore del Comune di San Severo. I dati forniti dai partecipanti sono acquisiti dall’ente che cura la procedura selettiva, in qualità di “Responsabile del trattamento”, e, successivamente all’eventuale selezione, sono trattati per le finalità connesse alla gestione del rapporto stesso ed alla realizzazione del progetto. Il trattamento dei dati può avvenire anche mediante l’ausilio di strumenti automatizzati nei modi e nei limiti necessari per perseguire gli scopi per cui sono stati raccolti. La comunicazione di dati non veritieri determina l’irrogazione di sanzioni amministrative, fatta salva l’eventuale rilevanza penale della relativa condotta, ai sensi dell’articolo 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445. La comunicazione dei dati personali è necessaria ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione alla selezione. La mancata comunicazione dei dati personali e/o il mancato assenso al trattamento degli stessi comporta l’esclusione dalla selezione. Il Titolare del trattamento può trasferire i dati personali raccolti a soggetti pubblici o privati che forniranno specifici servizi strumentali alle finalità istituzionali dell’ente promotore stesso. Ove ritenuto che il trattamento dei dati personali sia avvenuto in modo non conforme al Regolamento, l’interessato ha diritto di proporre reclamo all'Autorità di controllo competente (Garante per la Protezione dei Dati Personali).
Art. 8) Norme finali
Si precisa che la partecipazione alle attività progettuali è assolutamente volontaria e gratuita e non potrà configurare alcun rapporto di lavoro con il Comune di San Severo e con gli Enti partner.


Il Portavoce
Michele Princigallo

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clochardNasce il Centro Diurno “Il Dono”, il 14 febbraio la conferenza stampa di presentazione

Giovedì 14 febbraio a Foggia, alle ore 10.30, nei locali di via Ernesto Petrone 14, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del Centro Diurno Sperimentale per persone senza fissa dimora “Il Dono”, la struttura che punta a favorire processi di reinserimento sociale e lavorativo a quanti vivono per strada o in condizione di povertà. Il Centro Diurno “Il Dono”, che sarà gestito dall’associazione di volontariato “Fratelli della Stazione”, è vincitore del concorso “Orizzonti solidali’ promosso dalla Fondazione Megamark, realizzato in collaborazione con i supermercati A&O, Dok, Famila e Iperfamila e con il patrocinio della Regione Puglia e del suo assessorato al Welfare. Il Centro Diurno è sito a Foggia in Ernesto Petrone 14 (nei pressi della chiesa di Gesù e Maria), grazie alla disponibilità della Fondazione “Opera Pia L. Scillitani” che ha concesso in comodato gratuito il locale all’associazione “Fratelli della Stazione”.
Il Centro diurno sperimentale “Il Dono” è pensato come il luogo ideale in cui strutturare e dare continuità al servizio che l’associazione Fratelli della Stazione svolge da oltre vent’anni di sera, attraverso un intervento personalizzato di presa in carico che risulterebbe più efficace per l’utente a cui dare un’occasione concreta di riscatto, mettendo a frutto risorse e competenze ancora inespresse o dimenticate che possono essere risvegliate da un contesto di relazioni positive. All’azione di supporto psicologico e di assistenza sociale, il Centro diurno intende affiancare un’azione di ricerca attiva di un lavoro o delle misure di auto-imprenditorialità, di eventuali forme di sostegno al reddito, di una casa o di un centro di accoglienza per la notte. Al contempo, la presenza costante di operatori e la strutturazione del servizio possono facilitare anche percorsi di riavvicinamento alla rete familiare e amicale degli utenti, una delle condizioni che la semplice attività di volontariato serale non riesce a favorire.
Alla conferenza stampa di presentazione interverranno: Leonardo Ricciuto, presidente dell’associazione “Fratelli della Stazione”; Giacomo La Torretta, Presidente della Fondazione “Opera Pia L. Scillitani”; gli operatori del Centro Diurno “Il Dono”. L’inaugurazione ufficiale della struttura, invece, è prevista sabato 16 febbraio alle ore 18.30 con un momento conviviale e di festa a cui è invitata tutta la comunità ed in particolar modo i senza fissa dimora della nostra città.


Associazione di volontariato "Fratelli della Stazione - onlus"

 

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