Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 650 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Il prossimo 30 luglio, una delegazione del Movimento “Per il Bene Comune Puglia”, si recherà presso la sede del Consiglio Regionale della Puglia per consegnare una lettera aperta (vedi allegato) con la quale invita la Regione a sospendere la proposta di legge bipartisan “Promozione del sistema golfistico regionale”, firmata da quattro consiglieri del Pdl (Marmo, Friolo, Palese e Iurlaro), dell'Udc (Negro), della Puglia Prima di Tutto (Caroppo), Pd (Donato Pentasuglia) e dell'Idv (Orazio Schiavone), che prevede procedure amministrative semplificate e "disposizioni speciali in materia di indici di edificabilità" per la realizzazione di ulteriori impianti golfistici, anche in aree protette e lì dove ci sono casali abbandonati, in nome del turismo da incrementare e destagionalizzare.

Il Movimento “Per il Bene Comune” chiede che venga sospesa e rigettata la proposta di legge in oggetto in difesa del territorio e del suo paesaggio e a beneficio delle economie tradizionali agricole e turistico-naturalistiche.

COMUNICATO STAMPA - LETTERA APERTA

APPELLO ALL’ASSESSORE ALL’ASSETTO DEL TERRITORIO DELLA REGIONE PUGLIA. ANGELA BARBANENTE

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONE PUGLIA, ONOFRIO INTRONA


AL PRESIDENTE IV COMMISSIONE


AI CAPI GRUPPO

P.C. AL PRESIDENTE REGIONE PUGLIA, NICOLA VENDOLA

Oggetto: sospensione proposta di Legge bipartisan “Promozione del sistema golfistico regionale”

Il Movimento “Per il Bene Comune Puglia” invita la Regione a sospendere la proposta di legge bipartisan “Promozione del sistema golfistico regionale” firmata da quattro consiglieri del Pdl (Marmo, Friolo, Palese e Iurlaro), dell'Udc (Negro), della Puglia prima di tutto (Caroppo), Pd (Donato Pentasuglia) e dell'Idv (Orazio Schiavone), che prevede procedure amministrative semplificate e "disposizioni speciali in materia di indici di edificabilità" per la realizzazione di ulteriori impianti golfistici, anche in aree protette e lì dove ci sono casali abbandonati, in nome del turismo da incrementare e destagionalizzare. "L'ente locale - …… - sentita la Regione e d'intesa con gli enti parco nazionali, e gli enti gestori nelle aree marine protette, favoriscono la realizzazione di impianti golfistici integrati da strutture di ricezione turistica e residenziale, con gestione connessa a titolo permanente all'esercizio dell'impianto". (art. 7) .
Gli undici articoli, di cui si compone la legge, ammettono agevolazioni per gli enti locali e le società sportive iscritte alla Federazione italiana golf e, anche, a società e consorzi a capitale misto o "interamente privato" (art. 6)
Si rileva, inoltre, nell’art.10 l’introduzione ambigua di un vincolo che sembra essere più un'opportunità per la speculazione edilizia “ E' fatto divieto ai soggetti privati che costruiscono le strutture ricettive, di vendere sia la totalità sia le singole parti delle stesse, almeno per i cinque anni successivi alla realizzazione del campo da golf, fatto salvo il caso in cui l'acquirente compartecipi finanziariamente alla gestione e al buon mantenimento del campo medesimo".

Il Movimento “Per il Bene Comune Puglia” oltre a denunciare quest’ulteriore indiscriminato consumo del territorio a beneficio di imprenditori del mattone e delle multinazionali, non certo dell’economia locale, vuole sottolineare gli effetti disastrosi che queste mega strutture provocheranno sui Beni Culturali, Ambientali e Paesaggistici del Territorio sfigurando i complessi storico-archeologici e paesaggistici stratificati , testimonianze preziose della civiltà contadina, con il rischio di stravolgimento irreversibile dell'habitat naturale.

In particolare ci allarmano le conseguenze che la realizzazione di questi mega progetti avrebbero sull’ecosistema della nostra Regione con particolare riferimento al problema acqua. E’ notorio il grande fabbisogno d’acqua necessaria per garantire la vita del prato verde e l’assetata Puglia comunque deve cederne una quantità che, sia pur ridotta, non può essere inferiore a 2.000 metri cubi d’acqua al giorno (vedi studio della Regione Puglia su Golf e Ambiente, pag.7-8, secondo il quale “È interessante rilevare che la quantità d’acqua che mediamente serve per irrigare un campo da golf in una giornata estiva rappresenta l’equivalente del fabbisogno di un paese di 8.000 abitanti, nonché l’equivalente per la produzione di due tonnellate di grano”.) , confliggendo con le attività economiche preesistenti (agricoltura e allevamento in particolare). Dunque un lusso che entra in conflitto con l’assicurazione dell’uso agricolo dopo quello umano come sancisce l'art.28 della Legge nazionale n.36 del 5 gennaio 1994, oltre a contribuire al processo di desertificazione. Infatti, l’abbattimento del manto vegetazionale esistente, l’eccessivo trattamento chimico del terreno di un campo da golf possono essere all’origine del processo di desertificazione”.( Conferenza delle Nazioni Unite svoltasi a Rio De Janeiro nel 1992)-

Altro rischio ambientale ancora più insidioso, soprattutto per noi pugliesi, è la salinizzazione delle falde acquifere che si determina quando non viene utilizzata l’acqua di acquedotti o dighe e si utilizzano pozzi, trascurando che le trivellazioni per pozzi sono causa diretta del fenomeno di salinizzazione in particolare nella falda nelle zone costiere. Un esempio, in Puglia,è il campo che sorge vicino al Parco Naturale delle Cesine (Acaya Golf Club) dove l’abbassamento della falda d’acqua dolce è all’origine della salinizzazione delle acque del Parco”(Regione Puglia, Golf e Ambiente).

Infine c’è da rilevare l’assenza della valutazione Costi/Benefici, alla sottrazione di terreno agricolo e forestale, distruzione del paesaggio naturale, bonifica di aree umide per creare campi da gioco, laghi artificiali, ecc rischio ambientale, non corrisponde una redditività immediata. Svolgendo una sommaria indagine sulla produttività dei golf club, ci si accorge che questi impianti si sono rivelati un fallimento Se infatti l’investimento necessario per la realizzazione di un nuovo campo da golf (18 buche) si aggira mediamente intorno ai 5 milioni di euro e la gestione può essere stimata in almeno 300.000 € l’anno, il lungo tempo di recupero del capitale costituisce un alto rischio per l’investimento, che in tempi di crisi come quella che stiamo attraversando è quanto meno inopportuno, ma l’arcano si svela se si legano i percorsi golfistici ad operazioni immobiliari, spesso legate a successive speculazioni edilizie, a ridosso dei centri abitati. A Toritto (Bari) per esempio fu presentato nel 2003 da un gruppo di imprenditori un progetto mediante lo strumento degli accordi di programma, che, assieme al golf, prevedeva 250 ville, torre panoramica, albergo da 300 posti, sala conferenze da 600 posti, ristorante, piscine, beauty farm, campi da calcio, tennis, ecc. Il tutto nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Sito d’Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale.

In base a queste motivazioni il Movimento “Per il Bene Comune Puglia” chiede che venga sospesa e rigettata la proposta di legge in oggetto in difesa del territorio e del suo paesaggio e a beneficio delle economie tradizionali agricole e turistico-naturalistiche.

Adele Dentice
Coordinatrice Regionale del Movimento Politico di Liberazione Per il Bene Comune
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Fare e promuovere cultra di questi tempi pare una corsa ad ostacoli.

Volontà e capacità ve n’è a iosa. Mancano mezzi e soprattutto soldi. Spesso si ricorrono ai famosi fondi della Comunità Europea mediante progetti presentati e a fatica finanziati. Ma se la cultura deve ricorrere a fondi comunali, sono dolori. Lo stesso dicasi per le strutture che ospitano la cultura, come teatri, musei, biblioteche.

A Monte Sant’Angelo, cittadina Patrimonio Mondiale dell’UNESCO (ricordiamocelo molto bene) e sede di uniche e bellissime architetture cattoliche cristiane, pare che i soldi per i luoghi della cultura sfuggono, quasi se fossero fluidi come acqua.

Il cinema - teatro di proprietà comunale ubicato nell'ex convento delle Clarisse da molto tempo pare che soffra di reumatismi causati da infiltrazioni d’acqua in una parte del tetto. Lo stabile, tanto per non perderne memoria, ospita 200 posti a sedere ed è utilizzato per vari eventi artistici-culturali-formativi, ospitando finanche scolaresche. Un tempo quel luogo era un vecchio monastero e le sue antiche e robuste mura sono testimone. Ciò però non allevia i dolori che il tempo, continuamente e imperterrito, provoca a tetti, forse con lievi crepe strutturali, inondandolo d’acqua.

Le foto sono evidenti e, pur intervenendo con sostanze chimiche edilizie per rallentare il latente avanzare della ruggine che sgretola le strutture ferree, il danno avanza e con esso il pericolo.

Nel lontano 06-04- 2007 il Comune di Monte Sant’Angelo deliberò con un verbale della giunta comunale n°116Recupero e adeguamento funzionale del cinema - teatro di proprietà comunale ubicato nell'ex convento delle Clarisse - approvazione progettazione esecutiva”, la progettazione esecutiva dei lavori di recupero funzionale del cinema – teatro in oggetto (adeguamento norme antincendio, lavori edili, allacciamenti impianti vari, oneri per spese varie e iva), stanziando ben €. 400.000. Il tutto dopo la deliberazione della Giunta Comunale n. 390 del 30-12-2005 dove veniva approvato il progetto preliminare relativo al recupero funzionale della struttura. A quel tempo il Sindaco era il Dott. Nigri Antonio Giuseppe.

Si legga la delibera al seguente link:

http://www.cittaconnessa.it/montesantangelo/delibere/upload1/1647/VerbaleGiunta-116-2007.pdf

Poi fu la volta della delibera n°142 che in data 08-05-2007, rettificava la precedente, “Recupero ed adeguamento funzionale del Cine-Teatro dell'ex Convento delle Clarisse.Rettifica delibera di G.C. n. 116 del 06/04/2007”, così rallentando i lavori. Sicuramente, e non si mette in dubbio la buona fede della decisione, per dar luogo a migliori interventi decisi e approvati don determinazioni gestionali appaltando i lavori a varie ditte della provincia di Foggia, ma posticipandone l’attuazione. Il Sindaco era sempre il Dott. Dott. Nigri Antonio Giuseppe.

Si legga la delibera di rettifica al seguente link:

http://www.cittaconnessa.it/montesantangelo/delibere/upload1/1911/VerbaleGiunta-142-2007.pdf

Trascorso un anno, la struttura in oggetto era ancora sotto esame del Comune di Monte Sant’Angelo e senza lavori di ristrutturazione. Difatti il 21-03-2008, con la delibera comunale n°58Progetto dei lavori di recupero ed adeguamento funzionale del cinema-teatro comunale ubicato all'interno dell'ex Convento delle Clarisse - approvazione progetto stralcio lavori edili”, si approvò la progettazione esecutiva, redatta dalla società Global Service, stabilendo che l’affidamento dei lavori e data l’urgenza, per sopravvenuto impegno da parte dell’amministrazione a far fronte ad uno stage organizzato dalla università “Bocconi” di Milano, fosse eseguita a mezzo di procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara ai sensi dell’art. 57 comma 2 lett. c). Nel frattempo il Sindaco cambiò con il Dott. Andrea Ciliberti.

Si legga la delibera n°58 del 2008 al seguente link:

http://www.cittaconnessa.it/montesantangelo/delibere/upload1/2270/VerbaleGiunta-58-2008.pdf

Ma a meno di 4 mesi, e precisamente il 10-07-2008, vi fu un’altra delibera, la n°140Recupero del cinema–teatro ex Convento delle Clarisse - approvazione ripartizione di massima dei fondi e nomina del responsabile del procedimento”, che in sostanza ed anche per procedure amministrative, affidava a un dirigente comunale, ovvero al Capo Settore Urbanistica, l’Arch. Bisceglia, la responsabilità dell’attuazione dell’obiettivo in oggetto e la relativa responsabilità del procedimento , ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. n. 163/2006. In altre parole si affidava all’Arch. Bisceglia il compito dell’acquisto di arredi e attrezzature, disgiunte dai lavori, nel rispetto della convenzione stipulata, secondo lo schema allegato alla presente, così dividendo i fondi stanziati dalla Regione Puglia da quelli concessi dalla Comunità Montana del Gargano pari a € 130.000.

Tempo tiranno, insomma, per un cine-teatro che urgeva lavori e che nel frattempo subiva amministrativamente e tra una delibera e l’altra, atti aggiunti a quelli redatti, modifiche gestionali, ripartizioni delle spese da affrontare. E il Sindaco era sempre il Dott. Andrea Ciliberti.

Si legga la delibera n°140 del 2008 al seguente link:

http://www.cittaconnessa.it/montesantangelo/delibere/upload1/2359/VerbaleGiunta-140-2008.pdf

Non contenti, loro gli eletti dal Popolo, che la Costituzione Italiana ci etichetta Sovrani (ma di che e cosa…), in data 17-07-2008, appena una settimana dopo, si riuniscono per approvare:

1 il progetto relativo per le attrezzature “Video proiettori con relativi schermi di proiezione e accessori per la rete wireless o ad onde convogliate” dell’importo complessivo pari ad euro 15.600;

2) di dare atto che i fondi per tale obiettivo per euro 15.600, 00 trovano copertura finanziaria all’intervento codice 2050201, capitolo 275700 del R.P. 2006 del bilancio di previsione 2008. Il tutto con una nuova delibera n°149Recupero del cinema–teatro ex Convento delle Clarisse - approvazione progetto per dotazione di attrezzature”. E’ inutile dire chi era il Sindaco: una settimana dopo!

Si legga la delibera n°149 del 2008 al seguente link:

http://www.cittaconnessa.it/montesantangelo/delibere/upload1/2368/VerbaleGiunta-149-2008.pdf

Ora, a parte che sul sito web istituzionale del Comune di Monte Sant’angelo non vi sono altre delibere per la ristrutturazione del plesso culturale comunale, ma pare che da allora quei lavori non siano stati eseguiti. Ripeto pare, poiché a voce si di chi utilizza quella struttura, sia di chi ne è spettatore, non si sono mai visti interventi a tal fine.

Scusate la cronologia delle delibere, ma è doveroso specificarle sia per la giusta importanza che hanno, sia per i tempi trascorsi (biblici per pochi importanti lavori di un piccolo centro), sia per una doverosa corretta e democratica (che vuol significare anche libera) informazione, sia perché la collettività e perciò i cittadini di Monte hanno il diritto di conoscere come vengono utilizzati e gestiti i loro soldi, quelli delle loro tasse. Ma i montesangiolesi o montanari hanno il dovere di essere serviti e tutelati laddove strutture pubbliche palesano evidenti pericoli per l’incolumità della persona. La cittadina, e lo sappiamo bene che non solo nei periodi estivi è gremita di turisti, pullula di cultura, tradizioni, arte, cristianità che pulsa ad ogni angolo del prezioso scrigno garganico: una vera perla.

A Monte Sant’Angelo oggi il Sindaco è un altro, l’Ing. Antonio Di Iasio, eletto con una lista civica “Monte nel Cuore” e perciò preferito dalla comunità (se lista civica vuol dir ciò). Si spera che l’attuale Primo Cittadino dia corso nel più breve tempo ai lavori deliberati e che faccia sistemare al più presto l’osceno e pericoloso tetto del Cine-Teatro Comunale dell’ex Convento delle Clarisse. 400.000 € che potrebbero non essere più sufficienti per gli anni trascorsi che avrebbero potuto logorare ulteriormente la struttura. Denaro pubblico che dev’essere speso per il fine preposto e che avrebbe potuto aver preso legalmente altre vie. Ricordo a malincuore per il caso in oggetto che la moltitudine dei comuni italiani sono agonizzanti, sono bloccati nella morsa del Patto di Stabilità e, tanto per mettere il dito nella piaga, sequestrati da una Spending Review (revisione della spesa pubblica) insensibile ai fabbisogni della popolazione. Ma ricordo anche che questi 400.000 € potrebbero non esserci più nelle casse comunali, spesi per altri interventi che Sindaci distratti per la sua collettività non esitano a spendere: tanto si trattano di soldi per la cultura e non per far altri soldi.

Sindaco, ci vuole poco e volontà. Grazie



Nico Baratta

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

La voglia di creare un futuro migliore per le imprese, al servizio del territorio è il motivo principale che muove la nascita di "CONFuturo". Si tratta di un´Associazione di categoria, autonoma, libera, indipendente, apartitica, senza scopo di lucro che ha per oggetto esclusivo la valorizzazione e la difesa del sistema economico locale, con particolare riguardo al commercio tradizionale di vicinato e ai pubblici esercizi. Difendere l'economia per salvaguardare il territorio ed il commercio nell'ambito della sua identità storico-culturale, ambientale e sociale. Questi i valori che ispirano CONFuturo, che è un'associazione senza barriere, "creata", "diretta" ed "aperta" soprattutto ai giovani, che sfrutta i nuovi canali e linguaggi di comunicazione, ma che farà sentire e valere le proprie ragioni ed i propri diritti sui tavoli istituzionali. L'adesione è libera e volontaria, vale un solo anno e "non si rinnova tacitamente". Tra i punti fondamentali dell'azione di CONFUturo ci sarà la valorizzazione del commercio nei centri cittadini ed in quelli storici attraverso la rivitalizzazione delle piccole e medie strutture. In questo modo queste realtà potranno diventare dei veri e propri centri commerciali naturali, non in contrapposizione, ma certamente in discontinuità rispetto al modello che nel passato ha comportato la proliferazione, non sempre equilibrata, dei centri commerciali e frequentemente ha favorito la grande speculazione commerciale mascherata da esigenze di sviluppo. Inoltre sarà utile supportare le imprese nella esemplificazione delle pratiche per l´acquisizione delle misure di sostegno messe a disposizione del Pacchetto anti-crisi, nonchè un miglior rapporto tra banche e imprese. "Noi piccoli commercianti sentiamo la necessità di buone iniziative volte al miglioramento e alla innovazione del nostro modo di operare e per questa funzione esorteremo la Camera di Commercio di cui siamo grandi estimatori ad offrire stimoli concreti per la nostra crescita e per la protezione del forte valore occupazionale che il commercio dauno rappresenta tra le migliaia di imprese individuali e familiari - afferma il neo-Presidente eletto di CONFuturo, Yari Gallo - crediamo ci siano le basi per instaurare con la Camera di Commercio un discorso produttivo basato sul dialogo e sulla collaborazione volto alla crescita e all'inserimento dei giovani nel tessuto economico/lavorativo". Inoltre, sarà importante contrastare anche le volontà delle confederazioni riconosciute e più conosciute che nell'ambito della riforma sul commercio, hanno spinto 'irresponsabilmente' verso la liberalizzazione delle aperture straordinarie e verso l'autorizzazione anche all'apertura di nuove strutture di vendita, che, di fatto, andavano a violare gli obiettivi di presenza e il rapporto obbligatorio tra numero di esercizi commerciali e popolazione. "Siamo disponibili a parlare ed incontrare tutti, non abbiamo preclusioni, possiamo creare collaborazioni in ambito istituzionale, ma anche in quello sociale perchè il commercio, espresso in tutte le sue forme se ben congeniato è il fulcro ed il motore per la sviluppo di ogni territorio - continua il Presidente di CONFuturo, Yari Gallo -a noi il compito di dare il meglio delle nostre capacità per saperci rinnovare ed essere sempre al servizio della clientela conservando e difendendo i nuclei urbani come la nostra casa, un dovere per i nostri figli, affinchè possano usufruire di un futuro migliore". L'associazione rappresenta e tutela le imprese commerciali, artigianali, gli imprenditori in genere, i professionisti e gli operatori del turismo e tutte le relative forme associate, nei rapporti con le Istituzioni pubbliche e private, la Pubblica Amministrazione, le organizzazioni economiche e sociali, a livello locale, nazionale, europeo e internazionale, organizza seminari di studio, ricerche, convegni su temi economici e sociali di interesse generale, promuove iniziative tese ad affermare politiche per le imprese, con l'intento di creare alle stesse un ambiente favorevole alla competitività nell'ambito del sistema produttivo generale; promuove la qualificazione e l'aggiornamento professionale degli imprenditori in genere; promuove l´adesione o la collaborazione professionale, e culturale con Enti pubblici e privati, Istituti ed analoghe Associazioni, anche al fine dell'organizzazione di esposizioni, mostre, sagre, spettacoli, nella salvaguardia dell'ambiente, favorisce la raccolta di fondi per le associazioni di volontariato; promuovere
azioni pubblicitarie collettive e compiere operazioni commerciali finalizzate agli scopi sociali. L´associazione incentiverà (tramite i suoi consulenti) a partecipare a bandi di finanziamento pubblico rivolti alle imprese commerciali di vicinato per lo sviluppo delle strategie di marketing, per ricevere contributi di qualsiasi natura da Enti pubblici o privati, ai fini del raggiungimento degli scopi associativi.
Presidente il Sig. Yari Gallo, e Vice Presidente il Sig. Guido Villani.




comunicato stampa

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Comincia oggi il tour del camper dei diritti per la Capitanata, nell'ambito del progetto nazione "Gli invisibili delle campagne di raccolta" promosso dalla Flai in collaborazione con Cgil e Inca. Nel pomeriggio, a Foggia, dalle ore 17.30, primo incontro pubblico presso l'isola pedonale di Piazza Cesare Battisti: sul tema "Caporalato, riduzione in schiavitù e diritti negati" si confronteranno Vera Lamonica, segretaria nazionale Cgil; Stefania Crogi, segretaria generale della Flai nazionale; Michela Piccinini, presidente nazionale Inca; Michelangelo Debenedictis, di Confagricoltura Puglia; Gianni Forte, segretario generale Cgil Puglia; Colomba Mongiello, senatrice del Pd e relatrice in parlamento della legge che ha introdotto il reato il caporalato; Mara De Felici, segretaria generale della Cgil di Foggia. Il Camper dei Diritti proseguirà il suo giro venerdì 27 luglio: prevista attività sindacale e di assistenza itinerante la mattina nell'agro di Rignano Garganico, mentre nel pomeriggio si andrà nelle campagne di Borgo Mezzanone un'assemblea con i lavoratori migranti. Sabato 28 luglio il camper girerà la mattina nel campagna tra Manfredonia e Zapponeta. L'attività del progetto "Gli invisibili delle campagne di raccolta" riprenderà poi lunedì 30 luglio.



comunicato stampa

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

«Al Prefetto Latella, a titolo personale ed in rappresentanza dell'intera comunità di Capitanata, rivolgo il mio caloroso benvenuto e formulo i miei migliori auguri di buon lavoro. L'incarico a cui è stata chiamata si presenta complesso, ma è anche una sfida che il Prefetto Latella potrà affrontare contando comunque e sempre sulla massima sinergia e sulla più completa collaborazione da parte delle istituzioni del territorio». Così Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, saluta l'arrivo di Luisa Latella alla guida della Prefettura di Foggia in sostituzione del Prefetto Giovanni Francesco Monteleone. «Quella di Foggia e della Capitanata è una realtà tutt'altro che semplice, e specie il capoluogo è in questo momento alle prese con la gestione di una fortissima emergenza di ordine sociale. Ma il nostro è anche un territorio straordinario, ricco di potenzialità e di eccellenze - afferma il presidente della Provincia - Proprio per questo l'esperienza del Prefetto Latella, maturata anche nella sua veste di commissario prefettizio del Comune di Palermo, può e deve rappresentare un valore aggiunto nell'ambito di una strategia che pratichi concretamente ed in modo efficace la collaborazione istituzionale, che sin d'ora come Amministrazione provinciale assicuriamo al nuovo Prefetto di Foggia». «Un ringraziamento sincero va anche al Prefetto Monteleone per il lavoro svolto durante il suo mandato - aggiunge il presidente Pepe - e per l'impegno profuso nella gestione delle numerose emergenze con le quali si è dovuto confrontare».



comunicato stampa

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)