Il Gal Daunofantino, come diversi altri Gal pugliesi, è vittima della scorrettezza e dell’infedeltà di alcuni funzionari della Regione Puglia che hanno così offerto argomenti infondati e falsi a chi li utilizza per alimentare polemiche politiche strumentali. Dopo anni di atti e ricorsi è arrivato il momento di utilizzare anche lo strumento della querela per diffamazione a tutela dell’onorabilità dell’organizzazione e di chi la rappresenta.
È ormai acclarato che il GAL sia stato messo in grande difficoltà dall’inspiegabile avversione di chi, in Regione Puglia, ha esaminato la domanda di pagamento presentata il 17 novembre 2020 e non ha ammesso le spese rendicontate, circa 110.000 euro, poi riconosciute a seguito del ricorso gerarchico presentato dal Gal dall’esame di una Commissione nominata dalla Regione stessa appositamente. Quest’ultimo atto, quindi, smentisce l’affermazione del consigliere regionale Ruggero Mennea, riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, circa “le numerose irregolarità culminate nello stop da parte della Regione…”: tutte le spese e tutte le procedure, comprese quelle per l’assunzione del personale e delle ditte fornitrici, sono state ammesse in fase di riesame del ricorso gerarchico.
Se non bastasse quest’ultimo atto, lo dimostrano: il saldo dei pagamenti richiesti il 16.12.2019, per un ammontare di 75.054,12 euro della prima domanda di pagamento; l’esito positivo delle verifiche sulle procedure di assunzione del personale, da cui dipendeva anche la liquidazione citata, che ha svolto correttamente il proprio lavoro nonostante la mancata riscossione di stipendi e onorari per mesi; la corretta applicazione del meccanismo di “trascinamento” attuato dalla Regione Puglia per portare a compimento gli investimenti avviati nella programmazione 2007-2013 utilizzando i fondi della nuova programmazione e superare la carenza di liquidità del GAL.
Nessuno ha utilizzato i fondi europei per le vacanze al mare: ad essere finanziati sono stati progetti di cooperazione interterritoriale che hanno coinvolto due stabilimenti balneari di Margherita di Savoia nell’evento finale. Il presidente del GAL non ha utilizzato fondi della struttura per pagarsi gli stipendi o la macchina: nel primo caso, tutte le spese sostenute dal GAL fino ad ottobre 2018 sono state liquidate con fondi propri; quanto all’auto, è stata acquistata con fondi propri in ragione del fatto che il GAL opera come agenzia di sviluppo e svolge anche funzioni diverse dalla gestione dei fondi europei.
Il consigliere regionale Ruggero Mennea, piuttosto, avrebbe dovuto occuparsi dei pretestuosi ritardi nella liquidazione delle domande di pagamento che hanno danneggiato i tanti beneficiari pubblici e privati, i fornitori e i dipendenti, le attività in essere, l’equilibrio finanziario del GAL Daunofantino. Così come avrebbe dovuto encomiare la struttura tecnica che, nonostante le difficoltà e con assoluto senso di responsabilità, non ha mancato e non manca di adempiere al proprio lavoro istruendo e liquidando i 41 progetti approvati da parte di privati e i 5 progetti approvati dalle Amministrazioni Comunali socie, portando avanti gli impegni assunti con la sottoscrizione della Convenzione Gal - Regione Puglia e mettendo a disposizione le risorse assegnate a favore del territorio.
E dovrebbe occuparsi del fatto che ancora oggi, ad oltre un anno e mezzo dall’avvio di questo contenzioso e dopo che è stato riconosciuto totalmente (non parzialmente come scritto dalla Gazzetta del Mezzogiorno), le spese sostenute non sono state ancora liquidate. Il consigliere regionale Ruggero Mennea ne conosce il motivo?
Attualità
Venerdì 13 Maggio 2022, presso l’istituto I.T.T. "Altamura da Vinci" di Foggia, si è tenuta la manifestazione conclusiva del progetto “Musica danza e sport per Tutti", volto a favorire l’inclusione scolastica e a contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole.
Si è trattato di un evento all'insegna dello sport, della solidarietà e del divertimento, in cui i ragazzi hanno potuto confrontarsi tra diverse discipline e spettacoli musicali, condividendo la propria passione, il talento e soprattutto la voglia di stare insieme dopo due anni di pandemia.
Diverse le attività in cui i giovani partecipanti sono stati coinvolti: musica , danza sportiva, Boxe amatoriale, basket, parkour scherma, scacchi , tennis tavolo e molto altro.
Grazie alla guida di maestri del territorio e dei docenti interni, i ragazzi sono stati introdotti alla condivisione e alla pratica sportiva, nella convinzione che essa possa favorire lo sviluppo di valori fondamentali del vivere civile, come il rispetto reciproco e il confronto con gli altri, nell’ottica di una sana e costruttiva competizione.
Chicchi di ghiaccio e bombe d’acqua su Cerignola, San Severo, Torremaggiore, Lucera e Casalnuovo
FOGGIA Terreni agricoli allagati; vigneti, distese di grano ancora verde e frutteti sferzati dalla grandine; campi e strade rurali resi impraticabili: è questo il bilancio provvisorio delle tempeste che si sono abbattute con particolare violenza sull’agro di Cerignola, San Severo, Torremaggiore, Lucera e Casalnuovo Monterotaro.
“Purtroppo, già nell’immediatezza di quanto accaduto, le nostre aziende agricole associate hanno rilevato dei danni”, ha spiegato Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani Capitanata. “Oggi avremo modo di verificarne più approfonditamente l’entità. Invitiamo gli imprenditori agricoli a segnalare i danni rivolgendosi alle nostre sedi, in modo da poterci attivare anche presso le istituzioni”.
VIGNETI. Le zone di Cerignola, San Severo, Torremaggiore e Lucera sono particolarmente ricche di vigneti. Maggio rappresenta un mese decisivo per la crescita e il primo sviluppo evidente di quelli che poi diventeranno gli acini. “La grandine ha un’immediata capacità di fare danni. Si è abbattuta con forza sui vigneti. Temiamo che, nelle aree in cui più violenta è stata la precipitazione dei chicchi di ghiaccio, una parte rilevante dei raccolti possa risultare compromessa”.
ULIVETI. Stesso discorso per gli uliveti, anch’essi elemento dominante dei territori più colpiti dall’improvvisa ondata di maltempo verificatasi nel pomeriggio di martedì 17 maggio. “Se fosse soltanto piovuto, quell’acqua avrebbe potuto essere un toccasana. Grandine, vento e bombe d’acqua invece hanno danneggiato i rami, in parte strappandoli dalla pianta e facendoli cadere a terra”.
POMODORO. Responsabili e tecnici di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, inoltre, assieme alle aziende agricole associate, verificheranno anche quale impatto abbiano avuto pioggia, vento e grandine sulle piantine di pomodoro immesse da pochi giorni sui terreni. Si tratta di un’altra tipologia di coltura per la quale maggio e giugno rappresentano fasi delicatissime, da cui dipenderà tra qualche mese la quantità e la qualità dei raccolti.
GRANO. La violenza del maltempo, in alcuni casi, ha reciso le spighe ancora verdi che stanno maturando nei campi della Capitanata. In soli due giorni, si è passati dal sole battente che ha portato le temperature oltre i 30 gradi alle grandinate di martedì 17 maggio. La siccità degli ultimi mesi, aveva già inciso in modo negativo, tanto da far prevedere una diminuzione pari a circa il 20% del raccolto per il grano duro in provincia di Foggia.
MONITORAGGIO. In ogni caso, l’azione di monitoraggio di CIA Capitanata proseguirà anche nei prossimi giorni per verificare l’entità dei danni anche su tutte le altre colture. “Con gli sbalzi termici e le pozze d’acqua che sono andate a formarsi, temiamo anche lo sviluppo di fitopatologie capaci di aggredire le piante. Vedremo e verificheremo scrupolosamente”, ha concluso Miano.
“Idroscali storici d’Italia, quali opportunità e sinergie”? è il tema della giornata di studio che si terrà domani, giovedì 19 maggio, a partire dalle 9,30, nella sala conferenze Di Ieso nel palazzo della presidenza della Regione Puglia.
All’evento, organizzato dall’Aviazione marittima italiana in collaborazione con l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (Asset), interverranno il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, il presidente Aviazione Marittima Italiana Orazio Frigino, il presidente dell’Associazione velivoli storici Paolo Colucci, il comandante della Scuola volontari Aeronautica militare (Svam) di Taranto, il colonnello Claudio Castellano, il professore Leonardo Damiani, docente di costruzioni idrauliche e marittime, del Politecnico di Bari, il console onorario del Principato di Monaco a Bari, Fabio Di Cagno e il direttore generale dell’Asset Elio Sannicandro.
L’iniziativa si incardina nell’ambito di un Memorandum sottoscritto, nel dicembre scorso, tra le città sedi di idroscali storici e Aviazione Marittima Italiana, finalizzato al recupero delle strutture che negli anni ‘20/’30 furono utilizzate per attività militari e civili, affinché possano essere rifunzionalizzate e trasformate in centri aggregativi di storia e di cultura aeronautica, o musei all’interno dei quali organizzare eventi e ospitare scuole di volo e servizi di trasporto turistico con idrovolanti.
In Puglia oggi si contano una decina di idroscali, ma quattro quelli che hanno fatto la storia a Cagnano Varano, Bari, Brindisi e Taranto.
Al termine dei lavori sarà deposta una corona di alloro in memoria dei caduti in mare e si potrà assistere a un fly demo di un idrovolante nello specchio d’acqua prospiciente al palazzo della presidenza della Regione Puglia.
Donatella Lopez
Mercoledì 18 maggio, a Foggia, si riuniranno i massimi esperti mondiali per fare il punto sul settore
Angelo Miano, CIA Capitanata: “La scarsità d’acqua inciderà sulle quantità, costi di produzione a +30%”
La Puglia è ancora il granaio d’Italia, ma con difficoltà crescenti e una stagione – quella 2021-2022 – che si presenta con alcuni dati preoccupanti. A fare il punto della situazione, in concomitanza con il “Durum Days” nazionale che si terrà a Foggia mercoledì 18 maggio, è la CIA Agricoltori Italiani Capitanata, attraverso il presidente provinciale Angelo Miano: “Le piogge dei giorni scorsi sono state utili soprattutto dove la semina è avvenuta più tardi, mentre nulla hanno potuto sui campi e sui semi che hanno subìto in pieno le conseguenze di una lunga siccità. La scarsità di precipitazioni potrebbe causare una diminuzione di circa il 20% del raccolto”.
COSTI DI PRODUZIONE. Se le previsioni sul raccolto indicano una diminuzione del 20%, i costi di produzione sono già aumentati del 25-30%. “Coltivare e, soprattutto, raccogliere un ettaro di grano, prima della pandemia aveva un costo che oscillava fra i 700 e i 750 euro”, ha spiegato Miano, “mentre oggi occorrono almeno 1000 euro”. “ La trebbiatura, ad esempio, risente dell’incremento di costo fatto registrare dal gasolio”.
PREZZO AL PRODUTTORE. Nell’ultima seduta della Commissione, le quotazioni massime del grano duro, a seconda della qualità, hanno registrato un valore compreso fra i 532 del mercantile ai 560 euro alla tonnellata del biologico. “I contratti di filiera, aperti alle ‘premialità’ da prevedere per valorizzare il grano di migliore qualità, sono il modello da seguire. Per garantire il giusto reddito e un equo riconoscimento ai produttori che investono per dare al mercato un prodotto salubre, funzionale, di eccellente qualità. Occorre, però, che anche a chi resta fuori dagli accordi di filiera sia assicurato un corrispettivo che tuteli il reddito, considerando le caratteristiche proteiche che possono avere quei grani”.
La Puglia, negli ultimi anni, ha prodotto mediamente attorno ai 9 milioni di quintali di grano, rappresentando una quota oscillante fra il 25 e il 35% della produzione nazionale.
IL GRANO IN PUGLIA. La sola Capitanata nel 2020 riuscì a produrre 7.125.000 quintali su una superficie di 240mila ettari, con una resa media per ettaro di 29,68 quintali.
“Lo diciamo da tempo: serve un patto tra produttori e trasformatori nel segno del ‘made in Italy’ e del nostro grano duro come elemento principe della pasta italiana di qualità. Nel 2021, le importazioni di grano duro sono calate, purtroppo però si tratta di una tendenza contingente e, senza una precisa volontà, le logiche speculative potrebbero presto tornare a favorire i grani duri esteri a danno di quello italiano, in particolare quello pugliese”.
DURUM DAYS. "Mercato, prezzi e previsioni del grano duro": questo il titolo e il focus del nuovo Durum Days che torna, per la VII edizione, quale evento internazionale organizzato dalla filiera del grano duro per fare il punto sulla produzione attesa in Italia e nel mondo. Appuntamento, come da tradizione, a Foggia, mercoledì 18 maggio dalle 9 alle 13, nella sala conferenze della Camera di Commercio (Via Michele Protano 7). Al centro dell'incontro, lo stato del comparto pasta e le prospettive per la prossima annata. Ne discuteranno, dati alla mano, autorevoli rappresentanti delle sigle promotrici dell’iniziativa.
Interverranno ai lavori: Damiano Gelsomino, presidente della Camera di Commercio di Foggia; Patrizia Marcellini, Coordinatrice del settore grandi colture e servizi, Alleanza delle Cooperative; Mario Gentile, Senior Analyst, Areté; Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza delle Cooperative; Andrea Demontis, Assosementi; Gianmichele Passarini, giunta nazionale di Cia-Agricoltori Italiani; Emanuele Blasi, Università della Tuscia; Diego Canga Fano, Commissione Europea; Dario Manuello, Syngenta; Nathan Kemp, IGC; Nicola Pecchioni e Pasquale De Vita per il CREA, Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali di Foggia; Annachiara Saguatti, Senior Analyst, Areté; Filippo Schiavone, Confagricoltura; Franco Verrascina, Copagri; Enzo Martinelli, Italmopa; Mauro Acciarri, Compag; Luigi Cristiano Laurenza, segretario generale Pastai; Raffaele Piemontese, vicepresidente Regione Puglia. I Durum Days sono organizzati e promossi da Assosementi, Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food, con la partnership tecnica di Areté, con la collaborazione del Crea e con la partecipazione in veste di sponsor di Syngenta-PSB. Si può seguire l’iniziativa, previa registrazione, collegandosi al sito www.durumdays.com.