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Comunicato Stampa – Stop alla  Puzza                                                       francescopgentile@gmail.com


 I FATTI NON CESSANO DI ESISTERE SOLO PERCHÉ NOI LI IGNORIAMO
Sono ormai più di 4 anni che le notti estive nelle città di Foggia, Lucera e Troia, a seconda di come tira il vento, sono disturbate da un fetore inteso che ad alcuni provoca anche irritazione alle mucose.
La cosa assurda è che nonostante il fenomeno si presenta puntuale già da anni, le istituzioni non sono in grado di stabilire con certezza il punto d’origine del fetore.  Ancor più strano che le autorità competenti pare che ignorino la composizione di quel olezzo nauseabondo, e se ci sono eventuali rischi per la salute dei cittadini .
Su Wikipedia si legge: L'atmosfera di Giove è la più estesa atmosfera planetaria del sistema solare. È composta principalmente da idrogeno molecolare ed elio … con tracce di metano, ammoniaca, acido solfidrico ed acqua; …
Abbiamo più notizie sulla composizione di un pianeta che dista dalla terra, nell’allineamento più vicino, 628,7 milioni di km e non sappiamo nulla della puzza che siamo costretti a respirare le sere d’estate se ci si trova nel posto sbagliato?
Con il FLASCH MOB che si terrà Sabato 28 settembre alle ore 18 in P.zza XX Settembre e che terminerà in davanti il Comune di Foggia 15 minuti dopo i Cittadini di Foggia
chiedono:
Al Prefetto di farsi garante di una unità di crisi per verificare a quali rischi sono stati sottoposti i Cittadini;
All’ARPA e alla ASL di investigare con adeguate attrezzature e nelle ore effettive in cui si verifica il fenomeno e di attivare centraline per verificare le composizioni di tali miasmi;
Alla Magistratura di indagare sul perché, dopo tanti anni, ancora non c’è certezza di chi sia il responsabile e sul perché la ASL e le altre istituzioni locali, non abbiamo agito secondo il principio di precauzione, monitorando e valutando, in funzione della reale composizione dei miasmi, gli eventuali rischi per la salute dei cittadini.
La manifestazione non ha fini politici e si invita la cittadinanza a manifestare in maniera pacifica, senza simboli o bandiere di partito, affinché le istituzioni comprendano che i Cittadini di Foggia, NOI, non siamo come gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia.
Invitiamo tutti a riflettere su una frase di A. Huxley “ I fatti non cessano di esistere solo perché noi li ignoriamo”.

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uniComunicato stampa del 26 Settembre  2013

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia ha disciplinato le modalità per beneficiare delle agevolazioni previste a favore dei ‘figli della crisi’per l’anno accademico 2013 - 2014.

Nel pomeriggio di martedì il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia ha approvato il disciplinare per l’accesso alle agevolazioni a favore degli studenti i cui genitori siano stati interessati da provvedimenti di cassa integrazione, da mobilità o di licenziamento nell’ultimo anno.  

Nella seduta del luglio scorso, su proposta del Rettore, prof. Giuliano Volpe, il Consiglio aveva infatti deliberato di avviare un’iniziativa tesa a scongiurare il rischio che giovani intelligenze della nostra terra potessero rinunciare allo studio universitario a causa delle sopravvenute difficoltà economiche legate alla crisi e, a tale scopo, aveva nominato una apposita Commissione presieduta dal Prorettore, prof. Giuseppe Carrieri, dallo studente Guido Di Toro (componente del Consiglio di Amministrazione) e dai dott.ri Antonio Formato, responsabile dell’Area Didattica, Servizi agli studenti e Alta Formazione e Tommaso Campagna, Capo di Gabinetto del Rettore per elaborare un disciplinare di attuazione dell’iniziativa.

L’agevolazione sarà concessa a beneficio di studenti lavoratori che siano stati colpiti da provvedimenti di cassa integrazione, di mobilità o di licenziamento e di studenti i cui genitori siano stati colpiti da provvedimenti analoghi. Si riporta il testo del disciplinare nella sua interezza:

“Gli Studenti che possono beneficiare dell’esonero, a domanda, dal pagamento delle tasse e dei contributi per particolari situazioni familiari o personali sono i seguenti:

- studenti con genitore disoccupato iscritto al Centro per l'impiego;

- studenti con genitore iscritto nelle liste di mobilità;

- studenti con genitore beneficiario della cassa integrazione guadagni;

- studenti coniugati o con figli minori che sono stati licenziati nell'anno 2013 e risultano iscritti al Centro per l'impiego;

- studenti coniugati o con figli minori iscritti nelle liste di mobilità;

- studenti coniugati o con figli minori beneficiari della cassa integrazione guadagni.

L'esonero non può essere concesso:

-          se lo studente dichiara un valore ISEE o ISEEU attualizzato superiore a € 20.000,00;

-          se lo studente è iscritto da oltre cinque anni accademici per i corsi di laurea triennali, da oltre tre anni accademici per i corsi di laurea specialistica o magistrale biennali, da oltre sei anni accademici per i corsi di laurea quadriennali, da oltre sette anni accademici per i corsi di laurea specialistica o magistrale a ciclo unico quinquennali e da oltre otto anni accademici per i corsi di laurea specialistica o magistrale a ciclo unico sessennali (calcolando gli anni di iscrizione a partire dall'anno di prima immatricolazione);

-          agli studenti che si immatricolano ed hanno un voto di maturità inferiore a 90/100;

-          agli studenti che si iscrivono alla laurea magistrale ed hanno conseguito un voto di laurea (I livello) inferiore a 99/110;

-          agli studenti che si immatricolano per il conseguimento di una laurea dello stesso livello di una laurea già posseduta.

Per la conferma dell’esonero, relativamente all’anno accademico nel quale è stato richiesto, gli studenti dovranno acquisire almeno 12 CFU entro il mese di marzo 2014 e 30 CFU entro il 31 dicembre 2014.

Potranno essere valutate eventuali richieste di esenzione presentate, successivamente alla scadenza, da quegli studenti che venissero a trovarsi nelle situazioni familiari o personali sopra descritte se intervenute in corso d’anno. Il pronunciamento dell’Ateneo è inappellabile.

Sarà, comunque, mantenuto il diritto all’esonero se lo studente consegue il titolo nell'anno accademico.

In caso di mancata conferma dell’esonero, gli studenti saranno tenuti al pagamento di tasse e contributi, spettanti in funzione del reddito e del merito, senza applicazione di sovrattassa.

Le istanze dovranno essere presentate, improrogabilmente, entro il 31 ottobre 2013, presso l’Area didattica, servizi agli studenti e alta formazione, allegando adeguata certificazione che attesti le situazioni che danno luogo all’esonero.

Nell’istanza lo studente dovrà dichiarare, in particolare:

-          di essere consapevole della responsabilità penale a cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci;

-          di essere consapevole che le dichiarazioni rese nella domanda saranno soggette a una attenta verifica da parte della Guardia di Finanza.

Entro il 31 gennaio 2014 lo studente dovrà confermare che continuano a sussistere tutte le condizioni dichiarate nella domanda presentata per l’ottenimento del beneficio in questione.

Lo studente dovrà comunicare tempestivamente ogni variazione relativa a tutte le condizioni dichiarate nella domanda che eventualmente dovesse verificarsi nel corso dell’anno accademico di riferimento.”

"Ringrazio il Prorettore e tutta la Commissione per l’ottimo lavoro svolto ed il Consiglio di amministrazione per aver mostrato immediata sensibilità in rapporto a questa mia proposta. – ha dichiarato il Rettore, prof. Giuliano Volpe - L’Università di Foggia non poteva restare indifferente di fronte a situazioni di oggettiva difficoltà economica e sociale in cui versano larghi strati di popolazione. Il compito di ogni Pubblica Istituzione è quello di dare risposte concrete ai cittadini. Ho ancora presente nella mente l’intervista fatta in una popolare trasmissione della RAI ad un genitore che si augurava che il proprio figlio non superasse i test di ammissione all’università. L’istruzione universitaria non può essere appannaggio solo delle classi sociali più agiate. Il diritto allo studio universitario è un diritto sacrosanto e va garantito a tutti, nel reale rispetto dell’art. 34 della nostra bella Costituzione: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Ricordo che già esistono, nel nostro regolamento, misure di tutela per chi ha redditi familiari bassi: al di sotto di 17.000 euro ISEE si ha diritto all'esonero totale e anche alla borsa di studio regionale e all'accesso alle residenze studentesche. Nell'Università di Foggia ben 1600 studenti sono in queste condizioni, lo ricordo di continuo, anche perché ho sempre sostenuto che sia un loro diritto l'accesso agli studi universitari, ma ho anche ricordato che lo Stato non contribuisce in nessun modo a sostenere le Università per questi minori introiti che sono particolarmente significativi al Sud. Immagino che chi si trovi in queste condizioni (disoccupazione, perdita del lavoro, mobilità, cassa integrazione) appartenga già a questa fascia e dunque sia già tutelato. Ma può succedere - e succede spessissimo - che questa condizione si sia improvvisamente e inaspettatamente realizzata nel corso dell'anno, mentre dall'ISEE risulta il reddito dell'anno precedente. Ebbene in tali casi trovo giusto dare un segnale di attenzione e di sostegno per garantire il diritto allo studio, esonerando o sospendendo il pagamento delle tasse universitarie. Mi pare importante, infine, ricordare che all’Università di Foggia gli immatricolati meritevoli e appartenenti a famiglie non particolarmente agiate hanno già dallo scorso anno un’altra importante opportunità: chi si è diplomato nelle scuole della provincia di Foggia con almeno 98/100 può fare domanda di borsa di studio alla Fondazione Apulia Felix, che coprirà integralmente il pagamento delle tasse: lo scorso anno ben 18 studenti si sono avvalsi di questo sostegno”.

Il disciplinare è stato pubblicato nell’home page del portale istituzionale www.unifg.it

Per ogni informazione è possibile contattare direttamente l’Area Didattica, Servizi agli studenti e Formazione 0881/338329 – 0881/338352 – 0881/338574, altaformazione@unifg.it, nonché l’Ufficio per le Relazioni con il pubblico 0881338415 - 0881338506 - 0881338315, urp@unifg.it

Per maggiori informazioni:

www.unifg.it

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uniComunicato stampa del 25 settembre 2013

Corsi a numero programmato dell'Università di Foggia: nessuna irregolarità alle prove di ammissione del Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive.

Si sono svolte questa mattina, mercoledì 25 settembre 2013, le prove selettive per accedere al Corso di Laurea a numero programmato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Università degli Studi di Foggia. Le operazioni di svolgimento dei test di ammissione si sono concluse senza alcuna irregolarità presso l’Aula Magna dell’Ateneo foggiano, sita in via Caggese 1 - Foggia.

Ai test hanno partecipato 281 studenti (402 le domande presentate). I posti disponibili sono 99 per i cittadini comunitari e non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia, 10 riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero, 1 riservato ai candidati di nazionalità cinese e 20 riservati ad atleti agonisti di alto livello.

Anche per le prove selettive di questa mattina l’Università di Foggia ha rispettato tutte le misure di sicurezza adottate per garantire il regolare svolgimento delle prove di accesso.

I partecipanti sono stati sottoposti a rigidi controlli durante le fasi di identificazione e assegnazione del posto.

I risultati saranno pubblicati su www.unifg.it venerdì 27 settembre 2013.

Per maggiori informazioni:

www.unifg.it

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trischitta prudente copy copySan Giovanni Rotondo, 26 settembre  2013
 

COMUNICATO STAMPA

Diabete e malattia cardiovascolare: identificata una variante
genetica che aumenta il rischio cardiovascolare nei pazienti diabetici

I ricercatori dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza hanno identificato un nuovo gene che gioca un ruolo significativo nell'aumentare il rischio di malattia coronarica. La scoperta del nuovo gene, denominato GLUL, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista «Journal of American Medical Association». L'esatto meccanismo tramite cui GLUL modula il rischio cardiovascolare non è ancora noto, ma diversi dati riportati nello studio appena pubblicato suggeriscono che il suo effetto sia mediato dal ruolo svolto sul metabolismo dall'acido glutammico e dalla glutammina, due amminoacidi che, a loro volta, controllano diverse funzioni delle cellule, compresa la loro stessa sopravvivenza e sono coinvolti nella regolazione del metabolismo degli zuccheri e nell'azione dell'insulina.

É importante sottolineare che GLUL aumenta il rischio di malattia coronarica specificamente nei pazienti diabetici, il cui numero sta aumentando progressivamente, e per i quali l'infarto rappresenta la prima causa di morte, senza avere invece effetti significativi nei soggetti non diabetici. Il risultato ottenuto, che apre prospettive nel campo della predizione e cura di questa terribile complicanza della malattia diabetica, potrebbe quindi avere ricadute pratiche per un gran numero di pazienti caratterizzati da alto rischio cardiovascolare. Lo studio ha coinvolto 5 centri di ricerca italiani in collaborazione con due centri americani della Harvard Medical School di Boston.        
     
Il coinvolgimento dei ricercatori del nostro Ospedale ha visto la partecipazione sia della dottoressa Sabrina Prudente - responsabile del Gruppo di Ricerca sul Diabete presso l'Istituto Casa Sollievo-Mendel di Roma - che ha curato la parte sperimentale riguardante i livelli di espressione genetica e la loro correlazione con i diversi genotipi della variante di suscettibilità, sia del professor Vincenzo Trischitta - responsabile Laboratorio di Ricerca di Diabetologia ed Endocrinologia - che, oltre ad aver fornito parte delle casistiche studiate, coordina da anni l'intensa collaborazione che caratterizza alcuni dei centri italiani che hanno partecipato allo studio.

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FG TratturoCamporeale ViaDAgostino 17-09-2013 01 copy copyUn dosso per salvare la vita.            Foggia, sabato 21 settembre 2013.     L’ultimo episodio d’incidente mortale avvenuto tra un automobile e una motocicletta la dice lunga quanto a Foggia sia imminente una rivisitazione sulla sicurezza stradale. Non parliamo solo di rispetto del Codice Stradale –sul quale ritornerò in seguito-, bensì di efficienza delle infrastrutture stradali. Buche a parte e avvallamenti del manto stradale dovuti alla totale mancanza di interventi laddove radici di alberi si fanno strada prepotentemente –e giustamente secondo Madre Natura-, il problema cui tutti noi dobbiamo focalizzare l’attenzione è la percorribilità di molte strade cittadine che pare siano diventate circuiti da formula1. Sfatando il solito scenario di un’auto che travolge una moto, questa volta è il due ruote che ha travolto l’altro mezzo. Il centauro in corsa che ha perso la vita dopo aver travolto un’auto è l’ennesimo caso –e non sarà l’ultimo purtroppo- di totale non curanza delle primarie norme di educazione stradale che un “patentato” impara e deve rispettare. Se il limite di velocità è di 50 Km/h bisogna transitare col proprio mezzo senza superare la velocità indicata, rispettando le segnaletica stradale specie se si è in prossimità di un incrocio. Ora qui non si stanno processando l’inadempimento delle norme stradali e certe cose non dobbiamo dirle solo noi attraverso la stampa o la discussione solo dopo l’avvenuto incidente mortale. Credo che sia compito delle istituzioni, quelle che compiutamente agli enti locali dovrebbero mettere in sicurezza la rete stradale del territorio cui fanno riferimento e sono responsabili. L’incrocio tra il Tratturo Camporeale e via N. D’Agostino è stato l’ultimo teatro di morte per un motociclista. La dinamica dell’incidente è la stessa di tanti altri, forse al contrario di quanti ne accadano ogni giorno; un’auto esce da un incrocio –perlopiù a pochi metri da un centro abitato- e una moto in corsa la travolge: il centauro prende il volo e cadendo al suolo si procura ferite che risulteranno mortali. Se poi ci mettiamo che l’automobilista, secondo quanto detto dalle Forze dell’Ordine, era sotto l’effetto di stupefacenti (affermazione che l’avvocato difensore rigetta al mittente), il quadro di molti scenari di morte su strada si ripete crudelmente. Una vita spezzata per una velocità evitabile, per un attimo di distrazione o mancanza di lucidità, e anche per una carenza di infrastrutture stradali che potrebbero rallentare mezzi guidati da incoscienti e spesso arroganti patentati. L’area del terribile scenario di morte è oramai parte integrante della struttura urbana, forse oltre la cinta più densa, ma vissuta quotidianamente da centinaia di foggiani che si recano presso palestre rinomate, ristoranti e residence privati e plessi abitativi di nuova costruzione. I residenti del plesso abitativo cui ha avuto luogo l’incidente mortale da molti mesi chiedono all’Amministrazione Comunale un intervento risolutivo affinché ponga termine  ai permanenti pericoli che la strada gli riserva. Chiedono che lungo la via del Tratturo Camporeale l’installazione permanente di dossi artificiali che rallentino la velocità di auto e moto. Una richiesta già avanzata mesi addietro attraverso una petizione popolare e consegnata alle autorità competenti, senza averne avuta risposta. L’istanza è lecita giacché il perdurare delle infrazioni stradali mietono paura, ferite e morte, perlopiù avvallata dalla presenza di bambini che vivono in quell’area che giocando a pallone, con la bici, a rincorrersi, a nascondino, spesso sono in balia di una sorte che non li risparmierebbe. Dossi artificiali che rallentino la velocità installabili anche nelle altre vie della cinta urbana potrebbero essere la soluzione per diminuire la mortalità per incidenti stradali. Ma ciò non deve diventare l’alibi per non rispettare il Codice Stradale. Infatti –e non è una novità, basta essere più attenti e verificare la bontà di quanto si sta per dire- Foggia è una città con un traffico spesso caotico, che produce ahinoi infrazioni del Codice Stradale. Si passa col rosso, non si danno precedenze e non si rispettano le aree pedonabili –specie quelle a strisce-, si strombazza e si aggredisce il ciclista che pedala alla destra della carreggiata, si corre e si sorpassa ovunque, motorini classe 50 cc che scorazzano senza targhe, per non dire dell’odiosa abitudine di guidare con il telefonino in mano e senza cinture, e da qualche periodo è cresciuta esponenzialmente l’utilizzo dei mezzi senza copertura assicurativa.  La Polizia Municipale, congiuntamente con le altre Forze dell’Ordine, fanno il possibile per arginare e sanzionare queste infrazioni ottenendo risultati soddisfacenti. Ma se non siamo noi “patentati” a capire che il rispetto del Codice Stradale ci salvaguardia,  gli storpiati e i morti ammazzati da incidenti stradali non diminuiranno mai. E innanzitutto prima di metterci alla guida di un mezzo valutiamo le nostre condizioni di salute e non assumiamo alcool e mai gli stupefacenti.


Nico Baratta

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