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Attualità

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prodottitipiciorsaraQuesta sera, viaggio del tg satirico di Canale 5 tra il pane e i sapori orsaresi
 “Paesi e paesaggi” e un percorso che comincia dal forno a paglia più antico d’Europa

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Oggi, venerdì 28 febbraio 2014, alle ore 20.30, “Striscia la Notizia”, il tg satirico di Canale 5, si occuperà di Orsara di Puglia. Lo farà all’interno di “Paesi e paesaggi”, la rubrica di “Striscia” che si occupa di mostrare a milioni di telespettatori le eccellenze dei piccoli borghi italiani. Davide Rampello, curatore degli eventi artistici di EXPO 2015 e inviato d’eccezione del programma in onda su Mediaset, farà compiere agli italiani un viaggio nelle bontà enogastronomiche orsaresi partendo da uno dei forni a paglia più antichi d’Europa, quello di “Pane e Salute”, aperto dal 1526 a Orsara di Puglia. “Si tratta indubbiamente di un bel colpo per il nostro paese e la promozione delle migliori tipicità agroalimentari prodotte dalle piccole e medie imprese del territorio”, dichiara Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia. “Il nostro paese continua a farsi conoscere in modo positivo in Italia e nel mondo proprio per la capacità di produrre cose buone, autentiche, ricche di gusto e di proprietà nutritive”.
IL PANIERE DEL “MADE IN ORSARA”. A Orsara di Puglia, l’enogastronomia, piatto forte di una vocazione agroalimentare a tutto tondo, conta su 21 tra ristoranti, strutture agrituristiche, pizzerie, bar ed enoteche. A tavola, le tipicità del cacio ricotta caprino e del pane di grano duro cotto nel forno a paglia si possono gustare sorseggiando tre vini di Orsara che hanno ottenuto la Igt (Identificazione Geografica Tipica): “Il Tuccanese”, “Aliuva” e “Ursaria”. Proprio il buon cibo, negli ultimi 15 anni, è stato il biglietto da visita ideale per far conoscere e apprezzare il patrimonio materiale e immateriale di Orsara di Puglia. Sono più di 20 i principali luoghi orsaresi d’interesse storico, culturale e architettonico che rappresentano la narrazione vivente di una trama che mette insieme tradizione, fede e leggende.
I RICONOSCIMENTI. Nel 2012, a Orsara di Puglia, unico comune della provincia di Foggia tra quelli premiati, è stato riconosciuto il premio “Antichi sapori delle Puglie” dall’Associazione dei Consumatori pugliesi per “essersi distinto, con la propria amministrazione, nella promozione della cultura e delle tradizioni dei saperi e dei sapori della Puglia”. Il premio “Antichi sapori delle Puglie” è il sesto marchio di qualità riconosciuto al Comune di Orsara di Puglia negli ultimi 6 anni: nel 2007, il “paese dell’Orsa” è stato premiato con l’ingresso nella rete delle Cittaslow; nel 2010 sono arrivati la “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano e il marchio di “Comune amico del turismo itinerante” assegnato da una rete nazionale di associazioni che mette insieme 108 gruppi italiani di camperisti; nel 2011, la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) ha riconosciuto a Orsara di Puglia la “Bandiera Verde-Agricoltura 2011”, marchio di qualità nazionale che attesta la bontà delle politiche attuate per promuovere “la qualità e la tipicità delle produzioni agroalimentari”; nel 2012, infine, sono arrivati dapprima l’ingresso nella “Rete italiana di cultura popolare”, poi il premio “Antichi Sapori delle Puglie”.

Info: www.comune.orsaradipuglia.fg.it

comunicato stampa

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FrancoPersianoLa denuncia di Stampone (Spi-Cgil Lucera): “Situazione drammatica degli anziani sui Monti Dauni”

A Foggia cresce la popolazione anziana, 25mila ultra 65enni, quasi 5mila i non-autosufficienti

 

FOGGIA – Più forte di prima, più determinato di sempre: si è concluso ieri, mercoledì 26 febbraio 2014, il lungo e appassionante percorso del Congresso provinciale Spi-Cgil Foggia. Franco Persiano è stato rieletto Segretario Generale Spi-Cgil Foggia all’unanimità. Nell’ultima giornata, prima della relazione di Claudio Cola (Direzione Nazionale Spi-Cgil), il dibattito è stato animato da 13 interventi e dalle proposte su come dare continuità e maggiore forza all’azione del Sindacato.

PIU’ FORMAZIONE, PIU’ MILITANZA, PIU’ DIRITTI. E’ Carlo D’Andrea il nuovo segretario dellla lega Spi-Cgil di Foggia. “Ci aspettano sfide importanti per la contrattazione sociale, la tutela dei diritti, le iniziative di coinvolgimento dei militanti”, ha detto D’Andrea nel suo intervento. “E’ importante tornare a puntare sulla formazione degli attivisti per rafforzare la partecipazione, la militanza, la nostra efficacia nella negoziazione sociale. Ugualmente fondamentale è rafforzare l’azione unitaria con Cisl e Uil. Uniti siamo più forti e possiamo ottenere risultati importanti”. Nel corso dell’assemblea, ai delegati è stato distribuito un opuscolo di 16 pagine sulle prestazioni sanitarie e quelle farmaceutiche in Puglia, una guida completa con informazioni sulle esenzioni e i requisiti per fruirne.

LUCERA E MONTI DAUNI, TERRITORIO SOFFERENTE. Martino Stampone, segretario Spi-Cgil della lega intercomunale Lucera-Monti Dauni, ha messo in evidenza la situazione di estremo disagio vissuta nel centro svevo e nei paesi dell’entroterra montano. “In quest’area della Capitanata”, ha spiegato Stampone, “negli ultimi 10 anni, le poche industrie che operavano sul territorio hanno chiuso. Col ritorno dell’emigrazione, troppi anziani restano soli e col sostegno economico del tutto insufficiente di una pensione minima. Dovremo vigilare con grande attenzione sul prossimo Piano Sociale di Zona: tra i residui 6milioni di euro inutilizzati nel precedente piano e i 9 milioni di euro del nuovo, l’ambito di Lucera e dei Monti Dauni settentrionali avrà a disposizione 15milioni di euro per interventi sull’assistenza socio-sanitaria. E’ fondamentale che quelle risorse siano impiegate bene, perché le emergenze, soprattutto sui Monti Dauni, sono molte e pesanti”.

FOGGIA, CRESCE LA POPOLAZIONE ANZIANA. “Quest’anno ricorrono i 25 anni dalla nascita dell’Auser”, ha detto Vittorio Cucci, presidente provinciale dell’associazione di volontariato fondata nel 1989 da Cgil e Spi per sostenere gli anziani e favorirne l'invecchiamento attivo. “Nella città di Foggia, ci sono 25mila anziani, tra i 4 e i 5mila non autosufficienti. In questi anni abbiamo fatto molto, ma c’è ancora da fare tanto. Con lo Spi, abbiamo istituito l’Università della Libera Età: abbiamo avuto uno studente di 99 anni, un medico pensionato, che ha deciso di imparare a utilizzare il computer e che ora si è reso disponibile per tenere un corso sull’invecchiamento attivo”.

“IL DIRITTO A PRETENDERE I DIRITTI”. In Capitanata, ci sono circa 166 mila pensionati. Il 66% di loro riceve pensioni minime, inferiori a 500 euro mensili. L’importo medio delle pensioni erogate in provincia di Foggia è pari a 616 euro. Sono quasi 94mila le donne pensionate, poco meno di 73mila gli uomini in pensione. Sono circa 32mila le prestazioni riconosciute agli invalidi civili per un importo medio mensile di quasi 400 euro ciascuno. “Oggi i pensionati sono diventati gli ammortizzatori sociali della crisi all’interno delle famiglie”, ha denunciato Angela Villani della Cgil San Severo. “Non siamo un peso”, ha detto Maria Palumbo, Segretaria lega intercomunale Spi-Cgil di San Severo, “ma un supporto per le lotte in favore del lavoro ai più giovani. Abbiamo il diritto a pretendere i diritti”.

I NUMERI DEL CONGRESSO PROVINCIALE. In 37 assemblee svolte in tutta la Capitanata, hanno votato 17.486 iscritti, vale a dire il 65% degli aventi diritto, che hanno eletto 85 delegati per il Congresso Provinciale. “Siamo riusciti a coinvolgere 6.951 pensionati nel dibattito, con un’altissima partecipazione delle donne. Sono stati fatti 351 interventi nei nostri congressi delle leghe, e di questi 147 ad opera di donne”, ha evidenziato Franco Persiano. “E’ stato un bel viaggio partecipare a questi congressi di base”, continua Persiano. “Un risultato che abbiamo raggiunto grazie all’impegno straordinario della segreteria, dei nostri segretari delle leghe, di tutti quelli che ancora una volta non si sono risparmiati. Ecco, questo è lo Spi-Cgil in Capitanata, la più grande organizzazione sociale della provincia, un sindacato che rimane ‘confederalmente’ attivo continuando ad avere una sua carta d’identità. Lo diciamo a coloro che pensano di confinare lo Spi in un recinto di testimonianza o di soli servizi”.

RADICAMENTO E INNOVAZIONE. Lo Spi-Cgil è presente con una propria sede, dirigenti e attivisti in 34 paesi e città della Capitanata. Sui Monti Dauni, l’area dove maggiore è la presenza di anziani e la necessità di sostegno ai pensionati, Spi-Cgil è attivo con 10 sedi. “Dobbiamo accettare la sfida del cambiamento e dell’innovazione”, ha detto Franco Persiano. “Allo stesso tempo, dobbiamo continuare a essere un sindacato che si sporchi le mani con i problemi di tutti i giorni, sapendo indicare una prospettiva nel territorio”.

SINDACATO DI PROPOSTA E DI DENUNCIA. Nei prossimi mesi, così come negli ultimi anni, lo Spi-Cgil Foggia continuerà a proporre le proprie idee come ha fatto anche in queste settimane promuovendo dibattiti e confronti su lavoro, welfare, condizione delle donne, liste d’attesa, contrattazione sociale. Temi che riguardano la vita delle persone, la determinazione a costruire un futuro che restituisca peso specifico ai diritti, alla buona occupazione e allo sviluppo sociale ed economico per tutti. Il Sindacato Pensionati della Cgil, anche in questi giorni, è tornato a denunciare i gravissimi ritardi e le risorse inutilizzate dei Piani Sociali di Zona, i drammatici disagi dovuti alle liste d’attesa nella sanità, le crescenti difficoltà delle famiglie.

CONTRATTAZIONE SOCIALE STRATEGICA. “La contrattazione sociale”, ha spiegato Franco Persiano nella sua relazione, “deve diventare nei territori e nella strategia della Cgil un’attività di difesa dei diritti di cittadinanza, per l’inclusione sociale e l’accesso di tutti ai diritti sociali. Una negoziazione sociale territoriale efficace ci impone un impegno quotidiano con gli interlocutori istituzionali: solo così è possibile condividere una responsabilità di governo della cosa pubblica”.

L’APPELLO UNITARIO AL GOVERNO RENZI. “Non siamo tutti sulla stessa barca: nel mare agitato della crisi, c’è chi naviga su un panfilo e chi, invece, rema a fatica su una zattera. I pensionati italiani, quegli stessi che sempre più spesso aiutano figli e nipoti e intere famiglie ad arrivare alla fine del mese, hanno già contribuito pesantemente al risanamento dei conti pubblici con 12 miliardi di euro attraverso il blocco della rivalutazione previdenziale. Basta tagli alle pensioni. Vogliamo una legge nazionale sulla non-autosufficienza. Lottiamo per il lavoro ai giovani, per un’Italia più giusta e solidale. E’ questo l’appello che, assieme a Fnp-Cisl e Uilp-Uil, lanciamo al Governo Renzi per una svolta nella politica economica e sociale del Paese”.

 

Info: www.spicgilpuglia.it - www.cgilfoggia.it

comunicato stampa

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uni

l'Università di Foggia capofila di un progetto nazionale
per il monitoraggio del lavoro dei braccianti autoctoni e stranieri
Insieme a Cgil-Flai, all'Istituto di studi sui servizi sociali
e agli Atenei della Calabria, Catania e Salerno, costituita una rete
che raccoglierà dati e informazioni anche per l'Osservatorio “Placido Rizzotto”

Una rete di Osservatori che avrà il compito di monitorare la condizione dei braccianti autoctoni ed extracomunitari. Una rete che raccoglierà ed elaborerà dati e informazioni sulla loro vita e, più in generale, sul fenomeno del lavoro nero in agricoltura. Ancora una volta un progetto di ricerca nazionale vede come capofila il nostro Ateneo, che qualche giorno fa ha approvato all'unanimità la convenzione stipulata tra il Dipartimento di studi umanistici, lettere, beni culturali e scienze della formazione dell'Università di Foggia, la Segreteria nazionale Cgil – Flai, l'Istituto di studi sui servizi sociali di Roma e le Università della Calabria, di Catania e Salerno. La convenzione – che avrà durata fino al 31 dicembre 2018, ma che potrà essere rinnovata – ha lo scopo si monitorare e analizzare da vicino gli standard di sicurezza dei braccianti sul posto di lavoro, le loro condizioni abitative e retributive, le eventuali pratiche di caporalato, la programmazione e la gestione dei servizi sociali presenti sul territorio, la caratterizzazione delle aree rurali in cui lavorano, i loro processi di mobilità. Tutti questi dati, che attribuiscono agli Osservatori una forte connotazione economica e sociale, daranno vita ad analisi ed approfondimenti che, vista la consistenza del fenomeno, potranno interessare anche altre sedi Universitarie, alcune delle quali (come Bergamo) già interessate ad entrare in questa rete. Gli Osservatori per l'analisi del lavoro in agricoltura che nasceranno dall'unione tra le Università di Foggia, Calabria, Catania e Salerno avranno, inoltre, il compito di realizzare progetti info-formativi relativi al lavoro autoctono ed immigrato in agricoltura, utilizzando come destinatari di questa banca dati ricercatori, dottorandi, studenti ma anche istituzioni, enti, associazioni e tutti coloro che dovessero mostrare particolare interesse per l'argomento. “Diciamo che abbiamo messo a frutto anni di esperienza maturata direttamente sul campo – fa notare la prof. ssa Fiammetta Fanizza, re- sponsabile scientifica del progetto per conto del Dipartimento di studi umanistici, lettere, beni culturali e scienze della formazione dell'Università di Foggia – visto che la Capitanata ogni estate, e non solo, ospita decine di migliaia di extracomunitari impiegati nella raccolta del grano, del pomodoro e delle olive. Tutto è cominciato dal 2011, quando abbiamo cominciato a raccogliere questi dati insieme ai colleghi responsabili degli Osservatori presso le Università partner, dati confluiti in una pubblicazione del 2013 dal titolo “Globalizzazione delle campagne” (Franco Angeli). Da questo libro sono partite una serie di consultazioni e collaborazioni, coinvolgimenti che hanno irrobustito la nostra idea di partenza: ovvero che occorresse un monitoraggio di questo spaventoso flusso di anime e di soldi. In precedenza tutti si sono occupati della loro condizione, dai giornali alla nostra stessa Università, senza però approfondire troppo le considerazioni di natura sociologica che stanno alla base di questi viaggi della speranza, da una parte all'altra del Mediterraneo, che molto spesso finiscono tragicamente in mezzo al mare. Questi Osservatori consentiranno, invece, di capire con maggiore cognizione e precisione che portata ha, veramente, questo flusso migratorio. E che incidenza ha, realmente, sulla nostra economia, sulla nostra società, sulle nostre abitudini”. Da qui la partnership, quasi naturale, con le Università della Calabria, di Catania e Salerno, che a loro volta insistono su territori che – proprio come la Capitanata – d'estate triplicano la presenza di lavoratori extracomunitari: tutti costretti a condizioni lavorative e umane che non sono degne di un Paese che si considera civile. Il traffico di lavoratori extracomunitari è all'attenzione dell'Europool, poiché il flusso di denaro proveniente dalle campagne rappresenta uno dei mercati neri più grandi del mondo. “Il nostro obiettivo? Puntiamo alla richiesta di costituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta – aggiunge la prof.ssa Fanizza – che possa valutare l'opportunità di un intervento finalmente coordinato e incisivo”. Le attività degli Osservatori per l'analisi del lavoro in agricoltura saranno co-finanziate dalla Segreteria nazionale della Cgil – Flai (per il raggiungimento di questo obiettivo è stata preziosa l'opera del Segretario Flai Gino Rotella) tramite l'erogazione di alcune borse di studio, nonché da tutti gli enti e le istituzioni locali, nazionali e internazionali interessate alla ricerca e alla formazione in tema di lavoro autoctono ed immigrato nel settore dell'agricoltura. Ciascun Osservatorio godrà di una propria autonomia, rendendo inevitabilmente speculari al territorio le ricerche condotte "sul campo". In Capitanata, com'è noto ormai da anni, insistono diverse aggregazioni di braccianti extracomunitari, la più consistente è certamente quella ribattezzata come il “ghetto di Rignano Garganico” (a pochi chilometri da Foggia): una permanenza temporanea, quella dei braccanti extracomunitari in Capitanata, poiché legata quasi esclusivamente ai lavori stagionali che riescono a rimediare da maggio a settembre. Un transito, quindi, che una volta esaurito l'impiego si concretizza in un nuovo esodo stavolta verso il Nord Italia. “Un flusso che vogliamo studiare approfonditamente – aggiunge il prof. Maurizio Ricci, Rettore dell'Università di Foggia – dalle sue origini alla sua fine, poiché solo seguendo questo lungo tragitto legato, perlopiù alla sopravvivenza, si riesce a comprendere pienamente le ragioni che stanno alla base di questa diaspora non solo di matrice africana, ma anche delle popolazioni dell'Europa dell'Est e, da qualche anno, anche di porzioni del popolo arabo. Questi studi ci aiuteranno a capire meglio chi sono queste persone, cosa avrebbero voluto fare se fossero rimaste a casa loro, che vita sognavano e con quale vita si ritrovano invece a fare i conti: tenuto conto che la loro dignità, in alcuni casi, rappresenta una vera e propria lezione per le cosiddette popolazioni civili”.

Comunicato stampa 



Per maggiori informazioni: prof.ssa Fiammetta Fanizza
Dipartimento di studi umanistici, lettere, beni culturali e scienze della formazione dell'Università di Foggia
Tel. +39.320.4394756

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crocegaddAD OGNUNO LA SUA ...CROCE

 Abbiamo molto apprezzato il restauro che ha finalmente restituito alla sua originaria bellezza la croce cinquecentesca posta sulla sommità della colonna che di fronte alla chiesa di San Giovanni Battista, così come abbiamo condiviso la scelta di non riposizionarla - per preservarla - nella sua originaria collocazione, sostituendola con una copia.

Purtroppo sono passati alcuni mesi e della copia si son perse notizie e tracce.
È nello stile del GADD (gli amici della domenica) segnalare, denunciare e proporre soluzioni evitando per quanto possibile di sostituirci a chi ha il dovere di “risolvere”, ma questa volta abbiamo fatto un passo in avanti: la tanto attesa copia della croce l’abbiamo realizzata noi, a nostre spese.
Invitiamo tutti gli amici e tutti i cittadini a presenziare al grande evento del riposizionamento della croce, che avverrà DOMENICA 2 MARZO, alle ore 11,30.
Ci vediamo alla colonna!


Gli Amici della Domenica – Foggia

comunicato stampa

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congressoprovfoggiaTutti i numeri del Congresso provinciale: 37 assemblee, 7mila persone coinvolte nei dibattiti
Altissima la partecipazione delle donne, tanti i momenti di confronto su lavoro, welfare e diritti

FOGGIA – Ci sono anche i numeri a testimoniare la partecipazione e l’entusiasmo che hanno caratterizzato il Congresso provinciale Spi-Cgil: hanno votato 17.486 iscritti, vale a dire il 65% degli aventi diritto; “abbiamo svolto 37 assemblee”, ha detto Franco Persiano, Segretario Generale Spi-Cgil Foggia, presentando la sua relazione. Il congresso provinciale Spi-Cgil Foggia si concluderà oggi, mercoledì 26 febbraio, all’Hotel Holiday di Foggia (via Napoli, km 2,8). L’inizio del dibattito è in programma alle ore 9.30. Alle ore 11, è previsto l’intervento di Filomena Trizio, Segretario Generale Cgil Foggia. Le conclusioni saranno affidate a Claudio Cola, della Direzione Nazionale Spi-Cgil.
“Siamo riusciti a coinvolgere 6.951 pensionati nel dibattito, con un’altissima partecipazione delle donne. Sono stati fatti 351 interventi nei nostri congressi delle leghe, e di questi 147 ad opera di donne”. “E’ stato un bel viaggio partecipare a questi congressi di base”, continua Persiano. “Un risultato che abbiamo raggiunto grazie all’impegno straordinario della segreteria, dei nostri segretari delle leghe, di tutti quelli che ancora una volta non si sono risparmiati. Ecco, questo è lo Spi-Cgil in Capitanata, la più grande organizzazione sociale della provincia, un sindacato che rimane ‘confederalmente’ attivo continuando ad avere una sua carta d’identità. Lo diciamo a coloro che pensano di confinare lo Spi in un recinto di testimonianza o di soli servizi”.
RADICAMENTO E INNOVAZIONE. Lo Spi-Cgil è presente con una propria sede, dirigenti e attivisti in 34 paesi e città della Capitanata. Sui Monti Dauni, l’area dove maggiore è la presenza di anziani e la necessità di sostegno ai pensionati, Spi-Cgil è attivo con 10 sedi. “Dobbiamo accettare la sfida del cambiamento e dell’innovazione”, ha detto Franco Persiano. “Allo stesso tempo, dobbiamo continuare a essere un sindacato che si sporchi le mani con i problemi di tutti i giorni, sapendo indicare una prospettiva nel territorio”.
SINDACATO DI PROPOSTA E DI DENUNCIA. Nei prossimi mesi, così come negli ultimi anni, lo Spi-Cgil Foggia continuerà a proporre le proprie idee come ha fatto anche in queste settimane promuovendo dibattiti e confronti su lavoro, welfare, condizione delle donne, liste d’attesa, contrattazione sociale. Temi che riguardano la vita delle persone, la determinazione a costruire un futuro che restituisca peso specifico ai diritti, alla buona occupazione e allo sviluppo sociale ed economico per tutti. Il Sindacato Pensionati della Cgil, anche in questi giorni, è tornato a denunciare i gravissimi ritardi e le risorse inutilizzate dei Piani Sociali di Zona, i drammatici disagi dovuti alle liste d’attesa nella sanità, le crescenti difficoltà delle famiglie.
CONTRATTAZIONE SOCIALE STRATEGICA. “La contrattazione sociale”, ha spiegato Franco Persiano nella sua relazione, “deve diventare nei territori e nella strategia della Cgil un’attività di difesa dei diritti di cittadinanza, per l’inclusione sociale e l’accesso di tutti ai diritti sociali. Una negoziazione sociale territoriale efficace ci impone un impegno quotidiano con gli interlocutori istituzionali: solo così è possibile condividere una responsabilità di governo della cosa pubblica”.
L’APPELLO UNITARIO AL GOVERNO RENZI. “Non siamo tutti sulla stessa barca: nel mare agitato della crisi, c’è chi naviga su un panfilo e chi, invece, rema a fatica su una zattera. I pensionati italiani, quegli stessi che sempre più spesso aiutano figli e nipoti e intere famiglie ad arrivare alla fine del mese, hanno già contribuito pesantemente al risanamento dei conti pubblici con 12 miliardi di euro attraverso il blocco della rivalutazione previdenziale. Basta tagli alle pensioni. Vogliamo una legge nazionale sulla non-autosufficienza. Lottiamo per il lavoro ai giovani, per un’Italia più giusta e solidale. E’ questo l’appello che, assieme a Fnp-Cisl e Uilp-Uil, lanciamo al Governo Renzi per una svolta nella politica economica e sociale del Paese”. Info: www.spicgilpuglia.it - www.cgilfoggia.it

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