L'angolo dello psicologo a cura del dott. Salvatore Panza
Quando la notte spegne i riflettori della coscienza razionale, il cervello è più libero di portarci lì dove la nostra natura, il nostro Sé più autentico, vuole andare per rigenerarsi: nell’Inconscio.
Il sonno occupa circa un terzo della nostra vita, i sogni popolano circa il 25% del nostro riposo e, di conseguenza, sogniamo mediamente per un dodicesimo della nostra intera esistenza.
Qual è la funzione di queste immagini bizzarre e per lo più incomprensibili che colorano le nostre notti?
L’attività onirica ha un’importante funzione nella vita di ognuno di noi. Premettiamo che il nostro cervello è veramente instancabile: non smette mai di lavorare. Persino nelle fasi più profonde del sonno, quando la nostra coscienza sembra essere annullata, l’attività cerebrale si riduce solo lievemente rispetto allo stato di veglia. La fase del sonno in cui sogniamo viene definita REM (Rapid Eyes Movement). Durante il sonno REM il cervello va incontro ad un “superlavoro”. Durante una nottata si alternano diverse fasi REM (almeno 4 0 5): generalmente la prima comincia dopo circa 60 minuti da quando ci addormentiamo. In tutto, ogni notte, accumuliamo almeno un’ora e mezza di sogni. Tutti sogniamo, anche chi dice di non farlo!
Il sogno è necessario all’equilibrio biologico e mentale quanto il sonno stesso, l’ossigeno ed una sana alimentazione. Alternando rilassamento e tensione dello psichismo, esso assolve ad una funzione vitale. Serve, dal punto di vista psicologico, a liberare gli impulsi repressi nel corso della giornata, fa emergere problemi da risolvere, suggerisce nel suo svolgersi alcune soluzioni.
È stato Sigmund Freud, nei primi del ‘900, a porre un’attenzione particolare ai sogni e ad introdurne la loro interpretazione per fini terapeutici. Freud iniziò a trattare i sogni come materiale clinico quando, applicando la tecnica dell’”associazione libera”, i suoi pazienti iniziarono a portarglieli in seduta. Li studiò e ne descrisse il funzionamento, nonché il loro valore clinico.
Che cos’è il sogno?
Il sogno è un prodotto psichico che si esprime per immagini, ha un valore individuale specifico, e si può analizzare ed interpretare (in modo serio e professionale) unicamente in un contesto psicoterapeutico.
Il sogno ha origine da un desiderio inconscio, è la manifestazione di un contenuto psichico rimosso, quindi porta un messaggio che attraverso l’interpretazione può essere decifrato.
I sogni sono una via diretta all’inconscio, definito da Freud come “il luogo del rimosso”. I sogni hanno un loro linguaggio specifico che si allontana dagli usuali parametri di riferimento spazio-temporali. Il sogno, infatti, parla per simboli, cioè attraverso immagini il cui significato è universale. “Interpretare” i sogni significa, dunque, svelare come il patrimonio eterno di saggezza della specie umana venga a congiungersi con la storia personale di ciascun sognatore.
Come si interpretano i sogni?
Da sempre l’uomo si interroga sulle visioni che popolano il suo riposo notturno, cercando di coglierne il significato nascosto.
Il sogno usa i residui diurni, ovvero attinge a fatti accaduti da poco o nei giorni immediatamente precedenti, preleva questo materiale e attraverso il lavoro onirico maschera e deforma il desiderio che vuole appagare.
Per incominciare ad imparare ad interpretare (in modo leggero ed ingenuo) i sogni, seguite i seguenti passaggi:
1. Innanzitutto scrivete il vostro sogno il più presto possibile, prima che la coscienza lo cancelli o lo modifichi
2. Cogliete l’emozione che vi accompagna durante questo sogno e al risveglio (tristezza, rabbia, tranquillità, ecc..)
3. Spezzettate il sogno: individuate il protagonista, il luogo dove si svolge la scena, le azioni che si compiono, ecc..
4. A mano a mano che rileggete il sogno pezzo per pezzo, notate le associazioni che il vostro cervello produce (parole, ricordi, immagini, persone, episodi, idee, ecc..)
5. Chiedetevi: che cosa vuole dirmi il mio Inconscio, la parte più profonda e saggia di me?
6. Infine ricordate che così come non deve essere sottovalutato, il sogno non va neppure posto su di un piedistallo. Non angosciatevi se non riuscite a capirci niente… interpretare un sogno non è così facile.
7. Per aiutarvi a decifrare autonomamente i vostri sogni, vi svelo il significato psicologico latente ed universale di alcuni simboli:
- CASA: rappresenta il nostro “Io”, cioè la nostra intima sfera personale, il nostro “mondo interno”, quella casa siamo noi e quindi ciò che accade nella casa accade in noi stessi. Ovviamente il significato cambia se la casa appare bella, luminosa, solare oppure decadente, buia e malinconica.
- MARE: il mare rappresenta l’”Inconscio”, che non può mai essere sondato, afferrato e compreso fino in fondo. Anche qui il significato cambia se il mare ci appare calmo, tranquillo, pulito o al contrario agitato, sporco, pericoloso.
- ESAME: questo sogno abbastanza comune si presenta spesso quando il soggetto vive una situazione di ansia per una prova che deve superare. Può denotare carente fiducia in sé.
- NASCITA: corrisponde ad un rinnovamento, una rigenerazione, un desiderio di ricominciare, di rinascere psicologicamente.
P.S.: Se avete dei quesiti da porre a Salvatore Panza, inoltrateli direttamente alla casella di posta del Dottore: salvatore_panza@virgilio.it. Per altre informazioni visitate il sito: www.salvatorepanza.it oppure telefonate al: 340.2351130.