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locandinaLa personale dell’artista lucerino sarà visitabile fino a venerdì 6 settembre
L’Auditorium Vincenzo D’Alterio si conferma spazio ideale per talenti e vocazioni culturali

ALBERONA – Sarà visitabile fino a venerdì 6 settembre, nell’Auditorium Vincenzo D’Alterio di Alberona, la personale pittorica dell’artista lucerino Gianni Mentana. La mostra, intitolata “La nostra terra”, è un percorso attraverso la bellezza e le caratteristiche del territorio e della gente di Capitanata. Quella di Gianni Mentana è la quarta mostra d’arte ospitata negli ultimi 30 giorni nell’Auditorium Vincenzo D’Alterio. La personale dell’artista lucerino, infatti, è stata preceduta dall’esposizione dei quadri della quarta Estemporanea di Pittura di Alberona; dalla collettiva “Pauperes commilitones Christi, I Templari tra storia e leggenda", a cura di Ecstrarte A.P.S; e da sculture e tele del Premio Lupo. Lo spazio sottostante alla Terrazza Panoramica, dunque, si conferma come luogo ideale per valorizzare iniziative e manifestazioni che promuovono talenti e vocazioni culturali.
L’Auditorium comunale, lo scorso anno, è stato intitolato alla memoria del poeta alberonese Vincenzo D’Alterio. Anche in quella occasione (era il 4 agosto 2013), la struttura accoglieva una mostra, con l’esposizione di “Daunia, poesia di un paesaggio”, la galleria di immagini realizzate dal fotografo lucerino Raffaele Battista.
“Alberona aveva un antico debito con Vincenzo D’Alterio”, disse il sindaco Tonino Fucci. “E’ stato ed è uno dei figli migliori di questo paese, ma era stato dimenticato, almeno negli atti dell’ufficialità”. “La vicenda umana e poetica di Vincenzo D’Alterio – ha scritto Giuseppe Trincucci nell’antologia intitolata “L’immagine dell’ombra – è un chiaro esempio di come una grande e irripetibile energia creativa spesso, per una serie di vicende inspiegabili, fiorisce solo nel silenzio e non viene colta per tempo, privando il mondo delle lettere e delle arti di un arricchimento singolare e unico”. Nato ad Alberona l’8 dicembre 1940, ma legatissimo a Lucera e ai Monti Dauni, Vincenzo D’Alterio ha alternato il suo impegno di decifrare e riscrivere la realtà sociale in cui visse con l’intuizione creativa del componimento in vernacolo e delle rappresentazioni teatrali. Esordì con la raccolta “Aria e Arie di Alberona”, in collaborazione con Michele Caruso e Giuseppe De Matteis, per dedicarsi poi alla ricerca sociale con “Alberona e l’emigrazione” e “Chi insidia Napoli” in collaborazione con l’allora sindaco Maurizio Valenzi. Lo studio dei poeti dialettali e la sua personale e originale rilettura dei classici restarono suoi interessi preminenti. Curò l’opera omnia dell’alberonese Giacomo Strizzi, il maggior poeta dialettale della Daunia. Scrisse numerosi testi teatrali. Vincenzo D’Alterio è morto a Biccari il 28 luglio 2000. Le sue opere continuano a essere attuali e vivissime.

comunicato stampa