Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 367 visitatori e nessun utente online


campoDichiarazione di Paolo Campo, presidente del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale

Il governo Meloni vuole svendere l’Acquedotto Pugliese ai privati e pensa di farlo affossando la legge regionale con inconsistenti cavilli legislativi e male interpretate sentenze della Corte Costituzionale.
La verità, di fatto e di diritto, è che la Regione Puglia ha tutelato la proprietà pubblica delle reti idriche e il valore pubblico dell’acqua approvando norme costituzionalmente legittime che agevolano e incentivano l’ingresso dei Comuni nel capitale di AQP. L’ingresso, cioè, dei reali titolari delle funzioni di organizzazione del servizio idrico integrato.
L’Ufficio legislativo del Ministero per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR non ha colto, evidentemente, le differenze tra questa legge e quella approvata nel 2011, poi bocciata dalla Corte Costituzionale. Allora si affidò la gestione del servizio idrico ad un’azienda pubblica regionale, violando le competenze esclusive dell’Autorità Idrica Pugliese relativamente all’affidamento del servizio stesso. Con il nuovo testo, invece, sarà proprio l’AIP a decidere la forma di affidamento, effettuando e motivando la scelta nei tempi e nei modi prescritti dalle norme statali.
Altro errore è affermare che i trasferimenti delle azioni di AQP sono possibili solo con legge dello Stato. Sempre nel 2011 bastò una delibera di Giunta per consentire alla Regione Puglia di acquisire le azioni di AQP possedute dalla Regione Basilicata (pari al 13% del capitale sociale).
La verità, di fatto e di diritto, è che il Consiglio regionale ha reso possibile l’affidamento in house del servizio idrico integrato e offerto un’alternativa all’Autorità Idrica Pugliese (AIP) rispetto alla gara europea.
Al contrario, l’impugnazione della legge, annunciata a mezzo stampa dal ministro Fitto, esprime il chiaro indirizzo politico del centrodestra: mettere sul mercato AQP e privatizzare l’acqua.
Un obiettivo che il gruppo consiliare del Partito Democratico ostacolerà in ogni modo con l’unico scopo di tutelare una vitale e preziosa risorsa pubblica.