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treniDichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

Trasferire dai tir ai treni e alle navi il 30% dell’attuale traffico merci su gomma entro il 2030. È uno degli obiettivi strategici del Piano Regionale delle Merci e della Logistica, approvato oggi in V Commissione all’unanimità.
A questo traguardo si può arrivare investendo nei collegamenti ferroviari di ultimo miglio e nel miglioramento dell’accessibilità marittima dei porti, con interventi mirati sullo sviluppo strutturale e tecnologico dei nodi logistici e sull’eliminazione dei colli di bottiglia esistenti nella connessione con la dorsale ferroviaria adriatica.
Rientra appieno in questa strategia tanto la conferma della strategicità del terminal ferroviario di Foggia Incoronata che gli investimenti sulla sua infrastrutturazione, finalizzata a migliorare l’efficienza delle attività di manovra durante lo scarico e il carico delle merci e connetterla più efficacemente alla linea adriatica.
La sola realizzazione di questo progetto, la cui esecuzione è in capo all’ASI di Foggia, porterebbe, a regime, la riduzione della percorrenza di merci su strada per oltre 3,5 milioni di chilometri all’anno, con un taglio dei costi per le aziende superiore a 11 milione di euro.
Parallelamente alla strategia infrastrutturale, è stato elaborato un articolato sistema di incentivi fiscali e finanziari – ferrobonus, ecobonus, cargo byke, zone economiche speciali – orientato al riequilibrio delle quantità di merci trasportate su strada e quelle su ferro e mare, a favorire la sostenibilità della logistica nelle città, a promuovere l’aggregazione tra imprese locali per rafforzarle rispetto alle multinazionali della logistica, ad utilizzare la rete autostradale per alleggerire le strade statali.
Il Piano Regionale delle Merci e della Logistica approvato è risultato coerente con gli obiettivi strategici dell’Unione Europea sul rafforzamento sostenibile della mobilità a vantaggio di una più efficiente connessione tra i Paesi dell’UE. Motivo in più per approvare e sostenere questo strumento di programmazione regionale orientato a coniugare lo sviluppo economico con la tutela dell’ambiente.