Politica
DIMISSIONI AGNESE RINALDI, IL SINDACO D’ARIENZO DIA RISPOSTE ALLE GRAVI ACCUSE MOSSE DA RINALDI
Il 2 aprile 2021 si è celebrato, dopo mesi, il Consiglio Comunale. In quella sede tanto attesa la Consigliera Comunale Agnese Rinaldi non ha avuto la possibilità di spiegare le ragioni delle sue dimissioni da Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Monte Sant’Angelo. Non solo. La cosa ancora più grave è che non vi sia stato alcun dibattito in aula e i Consiglieri Comunali della “sedicente minoranza” presenti alla seduta non hanno sentito il dovere di opporsi alla decisione di limitare addirittura il tempo di intervento, come se le dimissioni di un Assessore Comunale fossero una questione di scarso rilievo, mentre si tratta sempre di una vicenda politica di notevole rilievo, di cui i cittadini hanno diritto di conoscere ogni particolare.
Comprendiamo, ma non giustifichiamo, il comportamento del Sindaco e dei Consiglieri di maggioranza che avevano e hanno tutto l’interesse a far scendere il silenzio sulle dimissioni di Agnese Rinaldi. Condanniamo, invece, il comportamento “complice” di quei Consiglieri di minoranza che, dal primo giorno, stanno tradendo ripetutamente il ruolo di opposizione che nel 2017 aveva loro assegnato l’elettorato di Monte Sant’Angelo.
È talmente vero che all’ex Assessore Comunale Agnese Rinaldi non era stata concessa la possibilità di chiarire le ragioni delle sue dimissioni che la stessa poche ore dopo ha registrato una comunicazione rivolgendosi direttamente ai cittadini di Monte Sant’Angelo.
I fatti e le accuse mosse dalla Rinaldi, principalmente contro il Sindaco, sono talmente gravi che è d’obbligo fare un’analisi attenta, anche se sarà lunga, utilizzando le parole che la stessa Rinaldi ha espresso nel suo comunicato video.
Da questa comunicazione, che circola su internet e che ci auguriamo arrivi anche al Prefetto di Foggia, emergono situazioni e circostanze raccapriccianti soprattutto sul comportamento, appunto, del Sindaco:
1. Nel mese di ottobre 2018, cioè a poco più di un anno dall’insediamento della Giunta Comunale, dopo che il Sindaco aveva fatto all’Assessore Rinaldi una sorta di “processiono”, due Assessori Comunali e un Componente della maggioranza, invitano l’Assessore Agnese Rinaldi a dimettersi. Perché? Da chi hanno ricevuto questa missione? Crediamo sia opportuno che il Prefetto accerti se sussistano gli estremi di un tentativo di estorsione!
2. Il 26 agosto 2020, durante una seduta di Giunta Comunale, in un momento d’ira, alla presenza anche della Segretaria Comunale, il Sindaco d’Arienzo ha urlato alla Rinaldi di andare via e di lasciare il posto ad altri.
3. Il 30 dicembre 2020 presso la Casa di Riposo, dove alcuni ospiti erano stati contagiati dal Covid-19, su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Sociali e del Centro per anziani viene inaugurata la “Camera degli abbracci”. Siccome ai rappresentanti del Centro non viene consentito di parteciparvi, l’Assessora Rinaldi per solidarietà non si presenta all’inaugurazione presieduta dal Sindaco. Il Sindaco non chiede le motivazioni dell’assenza della sua collaboratrice, autrice della iniziativa, né seduta stante né nei giorni successivi. Per lui nulla conta l’Assessora Agnese Rinaldi!
4. A metà gennaio 2021 da un Assessore e dal Capogruppo di CambiaMonte viene organizzato un incontro tra il Sindaco d’Arienzo e l’Assessora Rinaldi per chiarire quanto era accaduto il 30 dicembre 2020. Durante l’incontro l’Assessora Rinaldi propone al Sindaco di chiedere scusa ai Rappresentanti del Centro per anziani perché non era stato loro consentito di essere presenti all’inaugurazione della “Camera degli abbracci”. Il Sindaco le ribatte che le scuse sono state già chieste per interposta persona. Successivamente, l’Assessora Rinaldi accerta che il Sindaco le aveva mentito: quelle scuse non erano state mai presentate!
5. Il 2 marzo 2021, il Responsabile del Settore delle Politiche Sociali chiede un appuntamento con l’Assessore Rinaldi per discutere in merito alla concessione dei buoni Covid. L’appuntamento è stato fissato di lì a due giorni ma, non avendo potuto l’Assessore essere presente per motivi personali, salta tutto e la Giunta, dimenticandosi di avere un assessore al welfare, decide e delibera le modalità di concessione dei buoni scavalcando l’Assessora stessa e non informandola di quanto era stato deciso. Questa notizia viene appresa dall’Assessore in data 10 marzo, dopo la telefonata di un cittadino, notizia già apparsa sul giornale locale. È accettabile questo comportamento del Sindaco d’Arienzo che, tra l’altro, ha il compito di coordinare i suoi collaboratori e di tenerli informati? Perchè un privato cittadino già sapeva dei buoni e un assessore no? Chi informa in privato i cittadini prima ancora che la cosa venga comunicata all’assessore e venga resa pubblica con i canali ufficiali del Comune, cioè con l’Albo on line o con il sito internet?
6. Durate la seduta del Consiglio Comunale di venerdì 2 aprile 2021, l’Assessore Agnese Rinaldi rivolge un’altra grave accusa al Sindaco, quando afferma che non è mai stata inserita nel “Tavolo della legalità” pur essendo lei Assessore al Welfare. Quali sono i motivi di questa esclusione? È lecito conoscerli?
7. Durante lo svolgimento del suo incarico, l’Assessora Rinaldi riceve delle intimidazioni e delle minacce personali e familiari tanto da recarsi, immaginiamo spaventata, al Pronto Soccorso. Dell’accaduto viene tempestivamente informato il Sindaco d’Arienzo, che non solidarizza con la sua Assessora neanche telefonicamente, né informa del grave accaduto la cittadinanza con una comunicazione istituzionale. Il Sindaco d’Arienzo ha segnalato al Prefetto le intimidazioni subite da una sua Assessora?
Quanto diverso il comportamento del Sindaco d’Arienzo quando furono fatti bersaglio di atti intimidatori gli Assessori Comunali Rignanese e Fusilli!
Nel messaggio registrato dell’Assessora Rinaldi emergono altre due circostanze: la prima meno grave, spesso i manifesti pubblici del suo Assessorato non riportavano la sua firma; la seconda assai grave, all’Assessora Rinaldi molte volte non veniva trasmessa la posta protocollata indirizzata a lei e al suo assessorato. Crediamo che anche per questo fatto sia opportuno che il Prefetto faccia chiarire questa circostanza, della quale a suo tempo (a novembre 2019) fu messa a conoscenza anche la Segretaria Comunale.
Quanto accaduto, naturalmente, non riguarda soltanto il livello delle relazioni tra il Sindaco d’Arienzo e l’ex Assessora Rinaldi, ma attiene alla sfera prettamente politica.
Infatti, le dimissioni di Agnese Rinaldi da Assessora si aggiungono alle dimissioni misteriose del Consigliere Comunale Antonio Fusilli. I due riscossero nelle elezioni comunali del 2017 uno straordinario successo ottenendo, in due, 1606 voti, senza dei quali l’alleanza CambiaMonte non avrebbe vinto. A questo punto è giusto o no che il Sindaco d’Arienzo si dimetta in modo da andare a nuove elezioni? Noi riteniamo di sì!
Infine, i contrasti tra il Sindaco e alcuni elementi della maggioranza, da una parte, e l’ex Assessora Rinaldi dall’altra hanno contribuito a gettare in una grave crisi il sistema della protezione sociale nella nostra Comunità, lasciando abbandonate a sé stesse molte famiglie problematiche. Molte risorse finanziarie comunali, di fatto sottratte alle politiche sociali, sono state dirottate verso i lavori pubblici alimentando la filiera delle gare d’appalto e degli affidamenti diretti.
Ora che Agnese Rinaldi è rientrata nella sua veste di Consigliera Comunale, ci auguriamo che “apra per tempo gli occhi” e svolga efficacemente la funzione di controllo dell’attività di governo della maggioranza, riparando in tal modo all’inaccettabile distorsione istituzionale della “minoranza collaboratrice”.
Se ciò non accadrà, in cuor suo il Sindaco d’Arienzo sarà autorizzato a pensare che Agnese Rinaldi è “poca cosa” anche come Consigliera Comunale, nonostante l’ampio suffragio elettorale ricevuto.
Forza Italia, Verso il Futuro, Lega Monte Sant’Angelo