Politica
Sì alla gara pubblica trasparente e partecipata per il futuro di Parco San Felice, no al ritorno al buio e all’insicurezza che, a partire dal 3 novembre, ripiomberebbe in tutta quell’area se non si pensasse a mantenere presidiate e attive le strutture riqualificate con il progetto “Parcocittà”, nel frattempo che Giunta e uffici comunali provvedono a elaborare e espletare le procedure di gara.
Il Partito Democratico di Foggia difende come modello positivo l’esperienza di “Parcocittà” iniziata quattro anni fa e chiede certezze su quello che succederà tra due settimane, quando scadrà la convenzione con l’associazione temporanea di scopo che, dal 2016, assicura servizi, attività sociali e culturali, provvedendo anche alla cura e alla manutenzione dell’anfiteatro e delle strutture a servizio, a cui l’Amministrazione comunale ha deciso di non rinnovare comodato d’uso e convenzione.
“La città e l’Amministrazione comunale che hanno osservato gli effetti positivi di questa esperienza devono farsi carico di un modello che dovremmo essere capaci di moltiplicare per altre aree urbane, non di disperdere con tutte le competenze che hanno anche creato 9 contratti di lavoro con giovani operatori diventati un punto di riferimento di tutti con i loro progetti”, ha rimarcato il segretario cittadino del PD di Foggia, Davide Emanuele, aprendo la conferenza stampa organizzata, stamattina, a Parco San Felice, nell’area antistante alla zona gestita dall’ATS Progetto Parcocittà.
All’incontro era presente tutto il Gruppo del PD nel Consiglio comunale, dal capogruppo Pasquale Dell’Aquila a Lia Azzarone, da Annarita Palmieri a Francesco De Vito e Michele Norillo, e il consigliere e assessore regionale Raffaele Piemontese.
“Le immagini di com'era quattro anni fa questa zona e di com'è adesso – ha aggiunto Emanuele indicando le fotografie scelte come sfondo del tavolo dell’incontro con la stampa – sono eloquenti, eppure non esprimono tutta la ricchezza di attività che hanno coinvolto bambini e anziani, in una serie di progetti che, se dovesse spezzarsi la continuità nella gestione di questi spazi, finirebbero nel nulla, anche perdendo risorse”.
“Io abitavo qui di fronte e, arrivando stamattina, sono stata fermata dai commercianti e da alcuni cittadini che mi hanno chiesto di fare qualcosa per non cancellare una realtà di cui ha beneficiato tutto il quartiere e tutta la città”, ha detto Lia Azzarone, sfidando il sindaco ad andare sul serio dai magistrati “se pensa, come ha dichiarato, di avere ricevuto pressioni indebite perché questa esperienza prosegua”. “Noi – ha ribadito la segretaria provinciale del PD – siamo i primi a chiedere che sia espletata la gara pubblica, ma denunciamo il ritardo del Comune che, a pochi giorni dalla scadenza della convenzione che rende dinamico e sicuro questo pezzo di Parco San Felice, non ha indetto alcuna gara, mettendo a rischio quello che è stato costruito con la fatica e la passione dei foggiani”.
“A Parco San Felice si sono accese le luci di attività che hanno portato decoro e legalità, non possiamo tornare al buio del degrado e dello spaccio di droga”, ha aggiunto Raffaele Piemontese, ricordando “l’eco positiva che le attività di Parcocittà hanno raccolto all’Università Bocconi di Milano e sulle colonne del Corriere della Sera, come buona prassi di antimafia sociale e di rigenerazione di un quartiere urbano difficile”.
Nel pomeriggio di ieri, si è fatta sentire anche l’impresa sociale “Con i Bambini”, società senza scopo di lucro che attua i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, previsti dal Protocollo d’Intesa tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Presidente delle Fondazioni di origine bancaria. Ricordando che “i progetti che insistono nell’area del parco sono stati selezionati con bandi a evidenza pubblica nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e, quindi, non potranno proseguire con soggetti diversi da quelli che li hanno presentati e finora regolarmente attuati”.
Questione sollevata, stamattina, nel corso della conferenza stampa in cui gli esponenti de-mocratici hanno ricordato i progetti “Foggiachildren”, promosso dall'ARCI provinciale di Foggia; “L’isola che c’è”, promosso dall’associazione di volontariato L’Aquilone; “Le Case Speciali dei Ragazzi e delle Ragazze”, gestito da un'associazione temporanea di scopo con capofila la Cooperativa sociale Progetto Città; “Dare di più a chi ha avuto di meno”, promosso da Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il Sociale. Tutte attività sociali e culturali rivolte a giovani e famiglie, che sparirebbero se non fosse assicurata continuità nelle more delle procedure di selezione del soggetto cui concedere in uso anfiteatro e manufatti di Parco San Felice.
“Attività che, insieme alla cura e alla manutenzione degli spazi e dei servizi pubblici, sono state assicurate per quattro anni senza costare un centesimo ai foggiani”, ha sottolineato in conclusione Piemontese.