Politica
"I controlli severi e puntuali rinviamoli alla fase successiva l'erogazione"
Dichiarazione del segretario cittadino del Partito Democratico di Foggia, Davide Emanuele, e dei consiglieri comunali del Partito Democratico Lino Dell'Aquila, Lia Azzarone, Franceso De Vito, Michele Norillo e Anna Rita Palmieri
La gravità e l'urgenza dell'intervento a sostegno di chi è in difficoltà economiche al punto di non potersi garantire l'acquisto di cibo impone alle forze politiche e alle rappresentanze istituzionali senso di responsabilità e cooperazione.
Lo ha ben compreso la Giunta regionale che si appresta a stanziare 11,5 milioni di euro per le prime necessità delle famiglie pugliesi, oltre ad aver incrementato il fondo del Reddito di dignità con 36 milioni di euro.
L'intervento della Regione offre l'opportunità al Comune di Foggia di ampliare la platea dei benificiari individuati sulla base delle indicazioni del Governo, così da ricomprendere i singoli e le famiglie che versano in sostanziale stato di bisogno.
Ci riferiamo ai lavoratori che non percepiscono reddito e sono in attesa di cassintegrazione, ai liberi professionisti che ancora non hanno incassato il bonus erogato dall'INPS e dalle casse previdenziali dei rispettivi ordini, ai titolari di piccole imprese a conduzione familiare che non possono esercitare l'attività. Più in generale, ai residenti o domiciliati a Foggia che hanno perso reddito e capacità d'acquisto e non sono in grado, innanzitutto, di provvedere all'acquisto di cibo per sè e la propria famiglia.
Dalla Regione viene anche un'indicazione operativa più che condivisibile: l'affidamento della gestione delle attività ai Centri Operativi Comunali della Protezione civile, da svolgersi in raccordo con il Comune e con la collaborazione de "il terzo settore e - laddove attive - le rappresentanze sindacali attraverso anche la rete dei patronati e dei Caf".
L'indispensabile rapidità operativa e il necessario rispetto del divieto di assembramento, inoltre, suggeriscono di attivare strumenti di contatto utente-Comune snelli e diffusi, come un numero whatsapp, e di posticipare accertamenti e controlli ad una fase successiva all'erogazione.
Prendendo a modello quanto deliberato dall'Amministrazione comunale di Barletta, suggeriamo che chiunque ottenga l'accesso al fondo di solidarietà debba consentire al Comune l'accesso ai propri depositi bancari o postali per una verificare severa e puntuale sulla giacenza media del trimestre gennaio-marzo. Si potrebbe sancire che un nucleo familiare composto da una sola persona dovrà restituire le somme ottenute se titolare di un deposito superiore a 3.000 euro. Tale limite è incrementato di 1.500 euro per ciascun componente della famiglia: per cui dovrebbero essere restituiti i bonus di solidarietà alimentare da una famiglia di 2 persone che risultasse avere a disposizione in banca o alla Posta somme per 4.500 euro; da una famiglia di 3 persone che abbia 6.000 euro; eccetera.
Proprio la volontà di partecipare attivamente alla gestione operativa di questa delicata e complessa fase emergenziale ci ha indotto a richiedere, pubblicamente e formalmente, la convocazione urgente della Conferenza dei capigruppo e della Commissione consiliare Politiche sociali, meglio se allargata al Terzo settore allargato. Richiesta che ribadiamo, offrendo la nostra disponibilità a parteciparvi qualunque sia la forma scelta per il suo svolgimento.
L'obiettivo comune è sostenere i foggiani più deboli a superare l'emergenza.