Ennesimo omicidio a San Nicandro Garganico, questa volta la vittima è un pregiudicato di 37 anni.
La vittima Massimiliano di Pardo è stato freddato in strada, non si sa ancora se a colpi di pistola o con un fucile, visto che sul posto le forze dell'ordine non hanno rinvenuto nessun colpo.
Gli inquirenti stanno cercando di capire il movente dell'omicidio, non si eslude nessuna pista, dato che il Di Pardo in paese aveva molti nemici visto il suo carattere molto irrascibile. La vittima era uscito dal carcere 3 mesi fa, dove aveva scontato una pena di un anno.
In serata le forze dell'ordine hanno sottoposto 4 persone all'esame dello stub.
Cronaca
Vigili del Fuoco presi a pietre, è quanto accaduto la scorsa notte a Foggia, in via F. Crispi. I Vigili del Fuoco erano alle prese con l'incendio di alcuni cassonetti, nella via indicata, quando alcuni sconosciuti, hanno lanciato verso i pompieri alcune pietre.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Parole di conforto sono arrivate anche dal Sindaco Gianni Mongelli e dal Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Piemontese, è assurdo che gente onestà che rischia la vita, sia presa di mira da vandali.
E' stato arrestato Rocco Morra, pregiudicato, dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia accusato di violenza sessuale.
Gli vengono contestati due episodi avvenuti: a luglio a danno di una signora che camminava da sola per strada; a settembre nei confronti di una minorenne. L'arresto è scattato dopo che le due vittime lo hanno riconosciuto dalle foto.
Morra già in passato era stato agli arresti domiciliari per aver usato violenza sessuale su altre donne tra le quali anche minori.
"Siamo al limite della sopportazione, non possiamo rischiare la vita ogni volta che cadono due gocce d'acqua". E' questo lo sfogo del sindaco di Carlantino, Dino D'Amelio, dopo le diverse denunce dei carlantinesi in merito alla percorribilità della strada provinciale n. 3 "Macchia delle Forche - Carlantino", ossia l'arteria che collega il comune della diga di Occhito a quello confinante di Celenza Valfortore. Cinque chilometri di strada caratterizzati dalla presenza di fango e detriti riversati sistematicamente sulla carreggiata da poche gocce di pioggia. Il problema, nato già da alcuni anni, si è riproposto circa un mese fa quando un violento nubifragio abbattutosi su tutto il preappennino dauno settentrionale ha causato addirittura la chiusura della S.P. n. 3 isolando per alcune ore il comune Carlantino dato che l'arteria in questione è l'unica via di collegamento fra il paese ed il resto del mondo. I tecnici della Provincia di Foggia, in quell'occasione, sono intervenuti per ripristinare la circolazione ma il problema è che il fango tolto dalla carreggiata non è stato portato via bensì appoggiato ai lati della stessa o riversato nelle cunette. In questo modo, è sufficiente una leggera pioggerellina per riversare i detriti nuovamente sulla strada creando un sottile ma pericolassimo strato di melma scivolosa. In questi casi, bisogna percorrere a passo d'uomo l'arteria per evitare incidenti o di finire nella scarpata. Molti sono i disagi denunciati sia dai pendolari che si recano nei centri più grandi per motivi lavorativi sia per gli autobus che ogni giorno trasportano gli studenti a Lucera e a Campobasso. "Ho telefonato più volte ai tecnici dell'Assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia di Foggia ed ho inviato diversi fax allo stesso ente provinciale per chiedere interventi immediati - ha proseguito D'Amelio - le risposte sono state negative perchè, a loro dire, non ci sono fondi. Eppure - ha concluso il sindaco - servirebbero interventi minimi che richiedono pochi soldi per mettere in sicurezza non solo la strada ma soprattutto l'incolumità dei miei concittadini che ogni giorno devono augurarsi che non venga a piovere".
comunicato stampa
Sfiorata la tragedia a Castelnuovo della Daunia. Due cugini agricoltori un 46enne ed un 56enne, nel pomeriggio di sabato hanno avuto un'acceso diverbio per questioni legati a terreni e a mezzi agricoli. La cosa sembrava esser finita lì, quando il più giovane dei due è andato via da casa del cugino, per farvi ritorno più tardi, con in mano una pistola. Il 46enne ha esploso dei colpi di pistola verso l'abitazione del 56enne, in casa si trovava il figlio del 56enne e per pura fatalità i colpi non hanno colpito il giovane ragazzo 25enne.
L'aggressore si è poi costituito alla polizia, dove è stato tratto in arresto, per porto abusivo di arma da fuoco esplosione d'arma da fuoco in luogo pubblico e danneggiamento aggravato.