La GDF ha sequestrato un litro di Gbl, meglio conosciuta come la droga dello stupro. Questo liquido, incolore ed insapore, spesso viene allungato nei cocktail delle vittime che, intontite, venivano poi violentate. Un incensurato foggiano di 31 anni, Vito de Filippis, è finito in manette insieme al suo complice che aveva ordinato il liquido su internet da un sito tedesco.
Cronaca
Sabato sera aveva effettuato la rapina ai danni del supermercato Carni & Affini di Foggia in via Consagro, ma grazie all'intervento di alcuni clienti, i polizzioti sono riusciti ad arrestare il giovane 19enne foggiano.
Sabato sera intorno alle 20.00 due persone incappucciate sono entrate nel negozio ed armate hanno costretto i dipendenti a farsi consegnare il registratore di cassa con circa 900 €, ma mentre stavano fuggendo, dei clienti hanno annotato il numero di targa col quale i due complici fuggivano, visto che l'arrestato ha perso tempo con un cliente, permettendo così l'arrivo delle forze dell'ordine.
Durante un normale controllo, atto al rafforzamento della prevenzione di spaccio, i carabinieri di Manfredonia hanno arrestato un giovane spacciatore in fragranza di reato. Il giovane stava dando un involucro ad un ragazzo, alla vista dei carabinieri lo spacciatore ha cercato di nascondersi. I carabinieri hanno rinvenuto nelle tasche dello spacciatore 2 involucri di eroina, mentre nella sua abitazione sono state trovate altre dosi.
Incastrati dalle telecamere di sorveglianza, 2 rapinatori di cerignola hanno negato anche l'evidenza dicendo che quei due non erano loro, sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perchè accusati di esser stati gli autori della rapina effettuata il 6 luglio alla Banca Popolare di Bari a Margherita di Savoia.
Ricordiamo che il bottino fruttò circa 13500 €, ma lo stesso non è stato ritrovato.
I carabinieri di Orta Nova hanno braccato il presunto autore dell'omicidio Santoro, avvenuto due giorni fa ad Orta Nova, si tratta di Vito Nicola Silvestri
Gli inquirenti avevano anche un testimone oculare, che per giunta poteva rimanere ferito anche lui nella sparatoria. Il giovane è stato fermato in provincia di Bologna dove stava scontando un anno di domiciliari.
Dopo l'omicidio il giovane ha preso la prima auto nell'autolavaggio ed è scappato verso Bologna, durante la fuga ha commesso altri due reati in un distributore di benzina è scappato senza pagare dopo aver fatto il pieno, una volta a Bologna ha fatto una rapina in una tabaccheria, però li un testimone ha preso il numero di targa, così l'avventura del Silvesti è finita.
Si ipotizza che la causa dell'omicidio, fosse la spartizzione dei territori di spaccio.