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Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

Le comunità pugliesi che ospitano impianti di produzione di energia elettrica, che siano alimentati da vento e sole o da gas e altre fonti fossili, hanno diritto ad essere compensate per lo squilibrio ambientale e territoriale inevitabilmente prodotto dalle società che realizzano fatturati di tutto rispetto.
È il principio affermato con le modifiche alla legge regionale che incentiva la transizione energetica, approvate oggi dal Consiglio regionale, e che definisce il quadro di regole entro cui attivare e gestire la relazione con i produttori che gestiscano nuovi impianti o intendano potenziare quelli esistenti.
Nel caso specifico di quelli destinati all’estrazione e al trasporto del gas, tale compensazione potrà arrivare fino al 3 per cento del valore commerciale della materia estratta o commercializzata.
È un risultato storico, quello ottenuto oggi, frutto del lavoro svolto dalla Regione Puglia, in tutte le sue articolazioni, e del dialogo avuto con il Governo, che garantisce l’efficacia esecutiva delle norma approvate.
A partire da oggi inizia una nuova fase del dialogo tra chi estrae energia e chi ospita impianti con l’obiettivo di rendere ambientalmente più sostenibile ed equa la produzione di energia elettrica.