Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale
Migliorare la qualità della vita e degli spazi pubblici è l’obiettivo della proposta di legge che vuole istituire gli ‘Orti di Puglia’ approvata oggi, all’unanimità, dalla V Commissione Ambiente.
Aree in cui “coltivare frutta e verdura, far crescere fiori e piante aromatiche” e, mentre lo si fa si possono seminare e far radicare “buone relazioni, inclusione e integrazione” tra persone di età e culture diverse tra loro che collaborano alla cura di aree comuni, trasmettono saperi e tradizioni da una generazione all’altra, contribuiscono a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Toccherà ai Comuni individuare le aree destinate ad ospitare gli orti urbani, collettivi, didattici e socio-terapeutici. Ed è auspicabile lo facciano tra quelle residuali tra una costruzione e l’altra, spesso abbandonate al degrado, ricettacolo di rifiuti, potenzialmente pericolose per la salute pubblica. Al contrario, grazie agli Orti di Puglia potrebbero diventare luoghi di aggregazione e fattori di miglioramento del contesto urbano.
Ad avvalorare la proposta di legge del collega Cristian Casili, ci sono anche i non marginali temi della promozione dell’autoconsumo di cibo e dell’educazione all’alimentazione sana e sostenibile, come dell’utilizzo della pratica agricola a scopo terapeutico.
Una volta che il Consiglio regionale avrà approvato la legge, la Giunta regionale avrà 90 giorni per adottare le linee guida che regolano la creazione degli Orti di Puglia e fissano i criteri di distribuzione dei fondi stanziati con il bilancio per il 2023 che ammontano a 200mila euro l’anno per il 2023-24-25