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Attualità

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posteDisservizi Poste. “Nei piccoli Comuni dei Monti Dauni cittadini danneggiati dal mancato recapito della corrispondenza"
Interrogazione dei deputati Colomba Mongiello e Michele Bordo al ministro dello Sviluppo Economico

"I disservizi di Poste Italiane nei piccoli comuni appenninici provocano danni agli utenti e aumentano il senso di isolamento di queste comunità". Lo affermano i deputati Colomba Mongiello e Michele Bordo, componenti del gruppo del Partito Democratico alla Camera, nell'interrogazione rivolta al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda per sollecitare il "ripristino di un corretto ed efficiente servizio".
Il 'caso' sollevato dai parlamentari riguarda alcuni Comuni dei Monti Dauni - Carlantino, Volturara Appula, San Marco la Catola e Motta Montecorvino - in cui i sindaci e la stampa hanno registrato e riportato "innumerevoli lamentele" relative a "gravissimi disagi causati dalla mancata consegna di pacchi, bollette, fatture e raccomandate".
"La mancata e tempestiva ricezione di bollette, avvisi di pagamento o atti giudiziari - affermano Mongiello e Bordo - espone i cittadini al pagamento di interessi di mora e, nei casi più gravi, a responsabilità di carattere penale.
Ha ragione il sindaco di Carlantino, quando afferma che i disservizi sono aumentati con la privatizzazione di Poste Italiane ed il conseguente taglio di dipendenti e sedi, da cui è derivato l'annacquamento del servizio pubblico prima garantito.
Il disservizio creato da Poste Italiane, inoltre, contribuisce ad aggravare l'isolamento di questi piccoli Comuni dal resto del mondo, al punto da doversi ritenere una concausa dello spopolamento delle aree interne e disagiate.
Abbiamo ritenuto nostro dovere informare il ministro della mancata erogazione del servizio di recapito da parte di Poste Italiane - concludono Mongiello e Bordo - e chiedere l'adozione di provvedimenti urgenti ed idonei ad evitare l'interruzione di un pubblico servi-zio".

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comunesanseveroLA CITTA’ DI SAN SEVERO, INSIEME AD ALTRI 19 COMUNI DELLA PROVINCIA, CON IL PROGETTO “IO SONO GARGANO”, BENEFICIARIA DEL BANDO MIBACT DI 300.000 EURO.

La Città di San Severo, insieme ad altri 19 comuni della Provincia di Foggia è risultata vincitrice, con il progetto "Io sono Gargano", della selezione - tra le quasi 60 domande pervenute al Ministero per i Beni Culturali - del Bando MiBACT per gli "Interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione cultuale".
Il bando finanziato con risorse europee provenienti dal Piano di Azione e Coesione del MiBACT 2007-2013, sosterrà i costi delle progettazioni nell'ambito di iniziative integrate di scala territoriale e locale orientati alla valorizzazione culturale. Il finanziamento del bando per i 20 Comuni è di complessivi 300.000 euro.
L’unione dei Comuni, dell’ambito Gargano e della Figura Mosaico San Severo oltre a San Severo ed a Manfredonia, città capofila, comprende anche Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Serracapriola Vico del Gargano e Vieste.
"Io sono Gargano – dichiara il Sindaco, avv. Francesco Miglio - è un progetto strategico integrato, che abbina la valorizzazione culturale ai talenti della nostra terra. Abbiamo un obiettivo ambizioso: sviluppare, comunicare e sostenere una nuova cultura del territorio e del paesaggio, nel tentativo di promuovere le risorse umane e produttive e implementare nuove forme di gestione delle organizzazioni culturali e creative quali luoghi della contemporaneità e fonti dell’innovazione”.
“Il risultato a cui si mira - aggiunge l’Assessore alla Cultura, avv. Celeste Iacovino - è dar vita a percorsi culturali, enogastronomici, museali, artigianali, naturalistici ed a manifestazioni culturali locali di valorizzazione delle nostre tradizioni e delle eccellenti qualità patrimoniali. San Severo risulta beneficiario in tutte le quattro linee d’intervento della filiera culturale, un fatto che ci inorgoglisce e che conferma la vivacità e la grande qualità espressa dal nostro attento e variegato sistema culturale cittadino".
In particolare le quattro filiere culturali in cui è stata inserita San Severo sono.
- Filiera di Musei e Beni Culturali (IO SONO BELLEZZA) con il MAT – Museo dell’Alto Tavoliere, Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Palazzo Celestini;
- Filiera delle Produzioni e Prodotti Tipici (IO SONO BUONO) Filiera vino San Severo DOC e Filiera olio di oliva di Peranzana DOP Dauno , Locanda di S. Severo e Paniere della Rete Daunia Rurale;
- Filiera della Musica e delle Tradizioni (IO SONO FOLK) con il Festival delle batterie e dei fuochi pirotecnici legato ai festeggiamenti in onore di Maria SS. del Soccorso;
- Filiera del Sacro (IO SONO SACRO) Sulle orme di Celestino V, Via Francigena, Via Sacra Langobardorum, Barocco di San Severo.
Il percorso, che sarà presto avviato, prevede una sinergia di azioni e interventi interdisciplinari che sono finalizzati ad aumentare la domanda culturale e ad elevare la qualità dell’offerta culturale e turistica. “Io sono Gargano” coinvolge i soggetti pubblici titolari e gestori dei beni e avrà ricaduta sui soggetti privati che erogano servizi culturali.
Per il Comune di San Severo il coordinatore del Progetto è l’Arch. Fabio Mucilli, che ha collaborato con i coordinatori degli altri comuni e con i progettisti per la stesura dello stesso.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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vigili urbaniLa Polizia Municipale intensifica il controllo sui possessori di cani per le deiezioni canine e la verifica dei microchip: elevate sanzioni.

Prosegue senza soste l’attività di controllo degli agenti di Polizia Municipale, coordinati dal Comandante, Maggiore Ciro Sacco, sulle deiezioni canine e la verifica di microchip dei cani.
Si tratta di una specifica attività di controllo per il rispetto dell’Ordinanza n. 121/2016 relativa proprio alle deiezioni canine e ed alla verifica del microchip. Già nel corso dello scorso anno le verifiche effettuate hanno portato ad accertamenti per 71 cani controllati e 25 inviti ad esibire e verificare il possesso del microchip. Complessivamente sono state elevate 15 sanzioni.
“Con il nuovo anno – dichiara l’Assessore dr. Raffaele Fanelli, che segue le deleghe all’Igiene Pubblica ed al Randagismo -, sentito il Sindaco Francesco Miglio e gli altri componenti della Giunta Municipale, abbiamo chiesto al Comando della Polizia Municipale di intensificare i controlli per le piazze e le vie cittadine, predisponendo un servizio mirato che con immediatezza ha dato i suoi primi frutti. Chiediamo nel contempo ai cittadini il rispetto della normativa e dell’ordinanza in vigore, di tenere pulita la nostra città, ricordando a tutti che è necessario munirsi di quanto necessario per la raccolta delle deiezioni dei propri animali”.
Nello specifico, il Comando della Polizia Municipale informa che nella giornata di sabato 28 gennaio 2017 è stato predisposto un servizio mirato, da parte di Agenti in abiti civili, che hanno effettuato verifiche nelle zone centrali della Città. I controlli hanno interessato proprietari e conduttori di cani, per la verifica dell’iscrizione all’anagrafe canina dei propri animali, il riscontro della presenza del Microchip e, in particolare, la raccolta delle deiezioni da parte dei conduttori/proprietari.
I cani controllati sono stati 7, gli inviti ad esibire il possesso di microchip sono stati 2 e 3 le sanzioni elevate per la mancata raccolta delle deiezioni da parte dei proprietari conduttori degli animali. Durante i controlli sono stati monitorati anche i cani randagi: viene posto in essere un lavoro costante da parte del comando Polizia Locale, considerato che nel 2016 sono stati 235 gli interventi per cani abbandonati e cani feriti.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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alberoPARCO BADEN POWELL: PIANTUMATI GLI ALBERI UTILIZZATI PER GLI ADDOBBI NATALIZI.

Un piccolo, ma significativo intervento è stato realizzato negli ultimi giorni nel Parco Baden Powell di Via Giovanni Gentile. Con il coordinamento dell’Assessorato al Verde Pubblico, la cui delega è seguita dall’Assessore rag. Michele Del Sordo, sono stati piantumati gli alberi, del tipo cedrus deodara, utilizzati durante il periodo delle festività natalizie nelle vie e piazze della città
“Da quest’anno – affermano il Sindaco avv. Francesco Miglio e l’Assessore Del Sordo – abbiamo ritenuto di non sprecare le piante servite per gli addobbi natalizi e di riutilizzarle, piantumandole nel Parco Baden Powell, in maniera tale da potenziare in qualche modo il verde cittadino. Tutti gli alberi sono stati regolarmente piantumati e arricchiscono conseguentemente ii verde del Parco, compreso quello più imponente che era stato collocato nei pressi del Teatro Comunale Giuseppe Verdi ed anche quello che aveva ricevuto alcune critiche e che inizialmente era stato posto in Piazza Municipio. La scelta dell’Amministrazione Comunale era ricaduta su alberi naturali – aggiunge l’Assessore Del Sordo – e quindi soggetti anche ad imperfezioni. Il loro recupero è servito per migliorare il verde cittadino nel nuovo importante polmone del popoloso quartiere cosiddetto di Via Fortore”.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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uniSe ne parla il 20 febbraio al Dipartimento di Studi umanistici, ospiti dell'incontro l'Onorevole Paola Boldrini (prima firmataria di una proposta di Legge) e l'Europarlamentare Elena Gentile .
Le osservazioni della parlamentare: «Non si tratta di una banale rivendicazione, ma di osservare i dati scientifici che parlano chiaro: le malattie cardiovascolari sono fatali per il 43% della popolazione femminile contro il 35% di quella maschile. La medicina attuale è stata costruita a misura d’uomo nella definizione dei fattori di rischio, negli studi clinici e nella sperimentazione di farmaci».
Come purtroppo si tende a marginalizzarla, la medicina di genere è tutt'altro che il riconoscimento scientifico di una branca della medicina semplicemente declinata al femminile ma piuttosto l'adozione sistematica di una serie di accorgimenti che potrebbero incidere sullo stato di salute (e conservazione) del genere umano più diffuso al mondo: quello femminile. Un tema che l'Organizzazione Mondiale della Sanità sta affrontando seriamente da anni, invitando gli organi ufficiali – dall'ONU alle Nazioni Unite, dalla Comunità Europea ai governi dei Paesi extra EU – a farsi carico di un messaggio importante che però rischia di passare inosservato: la medicina di genere ha come obiettivo studiare le differenze biologiche e socioculturali tra uomini e donne, per meglio comprenderne l’influenza sullo stato di salute e di malattia.
L'Università di Foggia da tempo – anche grazie all'attività della delegata alle Pari opportunità, prof.ssa Antonella Cagnolati – ha messo in atto una serie di accorgimenti formali e sostanziali finalizzati al riconoscimento ufficiale della medicina di genere, al punto che UniFg fa parte della rete nazionale istituita dal prof. Andrea Lenzi (ordinario di Endocrinologia, direttore della sezione di Fisiopatologia medica ed endocrinologia del Dipartimento di Medicina sperimentale dell'Università La Sapienza di Roma, nonché presidente del Consiglio universitario nazionale) che adotterà la didattica della cd. “Medicina di genere” negli insegnamenti dei corso di laurea in Medicina e chirurgia a partire dal prossimo anno accademico.
Proprio questo ruolo attivo assunto dall'Università di Foggia, consentirà di parlare dell'argomento il 20 febbraio p.v. (dalle ore 15,30 alle 19,30 presso l'aula magna del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione, in via Arpi 176 a Foggia) durante il convegno nazionale Il genere nel benessere e nella cura, a cui prenderanno parte – come ospiti principali – l'Onorevole Paola Boldrini (componente della XII Commissione parlamentare Affari sociali e sanità, prima firmataria della proposta di Legge n. 3603/2016) e l'Europarlamentare Elena Gentile (componente della Commissione Sanità del Parlamento Europeo). «Non si tratta di una banale rivendicazione – sostiene l'Onorevole Paola Boldrini – ma di osservare con attenzione i dati sotto gli occhi di tutti: le malattie cardiovascolari sono fatali per il 43% della popolazione femminile contro il 35% di quella maschile. La medicina attuale è stata costruita “a misura d’uomo” nella definizione dei fattori di rischio, negli studi clinici e nella sperimentazione di farmaci. La mia proposta di Legge vuole inserire tra gli obiettivi del Patto per la salute la promozione e il sostegno alla medicina di genere quale approccio interdisciplinare tra le diverse aree mediche promuovendo: progetti di ricerca biomedica, farmacologica e socio-psicologica; l’adozione di linee guida attente al genere per la pratica clinica delle diverse patologie; l’adozione da parte delle aziende sanitarie locali e ospedaliere di obiettivi divulgativi, formativi e clinici di medicina di genere. Inoltre il Ministro della salute dovrà emanare apposite raccomandazioni destinate agli ordini e ai collegi delle professioni sanitarie. Come è facilmente intuibile, non si propone di fare azioni diverse da quelle che già vengono proposte nel Patto per la Salute, ma farle in modo diverso e l’attuazione non aggiunge costi a quelli già previsti. Mi hanno convinta ad intraprendere la strada della proposta di legge, strada irta di ostacoli, difficoltà e ad esito non certo – conclude l'On. Boldrini – sia le proposte già depositate in passato che, pur ottime nei contenuti, non hanno avuto seguito forse per mancanza di strategia applicativa esplicitata, sia le evidenze scientifiche ormai inconfutabili che, se non conosciute e considerate, ledono effettivamente un diritto di salute rispettato in modo equo. D’altra parte mi convince sempre molto l’affermazione di Aristotele che diceva che la “peggior forma di diseguaglianza è fare uguali cose diverse”. Ne ho fatto filo conduttore del mio impegno».
Appare quindi indispensabile l'adozione di un piano nazionale di prevenzione, diagnosi e cura che tenga conto delle differenze di sesso e genere, sia in virtù delle indicazioni provenienti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sia in ragione degli studi scientifici di settore pubblicati – negli ultimi anni – dalle riviste più accreditate. «Come delegata rettorale alle pari opportunità – aggiunge la prof.ssa Antonella Cagnolati, professore associato di Storia della pedagogia – per me è una notevole soddisfazione portare nella mia Università un convegno di così alto valore scientifico sulla medicina di genere. L’OMS ha sottolineato l’importanza dell’attenzione al genere nei ruoli e nelle responsabilità delle donne e degli uomini, nell’accesso alle risorse, nella diversa posizione sociale e nelle regole sociali che sottendono e governano i loro comportamenti. Dopo una prima parte sistematica e programmatica sulle politiche sanitarie in un’ottica di genere, nella seconda parte il convegno illustrerà lo stato dell’arte relativo ad alcuni aspetti clinici. Sono infatti trattate alcune patologie, descrivendo le principali differenze tra l’uomo e la donna nell’incidenza, nella sintomatologia, nel decorso clinico e nella risposta alle terapie farmacologiche. Gli interventi dei relatori spaziano dall’esame della Legge 3603, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, alle fonti normative che disciplinano la salute e il benessere nei luoghi di lavoro, alle proposte di formazione degli studenti di medicina nei Corsi di Laurea universitari, all’analisi di una serie di patologie differenziate per genere nel campo delle malattie asmatiche, cardiache e dell’apparato immunitario, all’approfondimento del concetto di “appropriatezza della cura”.»
Le conclusioni del convegno saranno affidate all'Europarlamentare Elena Gentile, che dall'alto della sua esperienza – di medico pediatra, prima ancora che di esponente politico di lungo corso – farà il punto sulle indicazioni provenienti dall'OMS all'interno del Parlamento Europeo e, più nel dettaglio, di come si stanno adeguando i Paesi della Comunità Europea.

Davide Grittani

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