Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 456 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Occupare gli spazi, invadere la discussione, prendersi tutto il tempo possibile. Sottrarre i territori alla criminalità organizzata riempiendoli di argomentazioni. Seppellire il vuoto dell'ignoranza con l'ondata della conoscenza. Riassunti, sono questi i fini sottesi a "LIB(E)RIAMO I TERRITORI. MINI RASSEGNA LIBRARIA PER DISCUTERE DI CRIMINALITA' ORGANIZZATA PUGLIESE". Nello specifico, si tratta di una serie di incontri, organizzati dal Coordinamento Provinciale di Libera Foggia e dalla Biblioteca Provinciale ‘La Magna Capitana' e che, di volta in volta, vedranno avvicendarsi la collaborazione di altri partner. Si inizia martedì 22 maggio, in contemporanea con l'arrivo a Foggia della Carovana Internazionale Antimafia. Il primo incontro, con inizio alle ore 17.00 presso la Sala Narrativa "Arturo Marcone" della Biblioteca Provinciale, vedrà la partecipazione illustre di Leandro Limoccia, napoletano, Dottore di Ricerca presso la Seconda Università - Facoltà Studi Politici ‘Jean Monnet' della città di Partenope. Limoccia, grande esperto di caporalato e conoscitore della terra di Capitanata come pochi, presenterà il suo secondo libro, "Cittadinanza digitale e legalità in terra del lavoro" (Edizioni Scientifiche Italiane). Con lui, discuteranno Magda Jarczak (segretaria Fillea Cgil Foggia) e Daniela Marcone (Libera Foggia); porteranno i loro saluti Franco Mercurio (Direttore Biblioteca Provinciale ‘La Magna Capitana') e Michele Trecca (Ubik). Modererà Emiliano Moccia (Frontiera tv). Oltre a Libera ed alla Biblioteca Provinciale, partner dell'evento sono la Cgil - Camera del Lavoro di Foggia, Banca Etica Foggia ed il Coordinamento provinciale Arci. Il 7 giugno sarà la volta di Francesco Minervini che presenterà il suo "Il grido e l'impegno" (Stilo Editore). Ora e luogo sono le stesse (ore 17, sala Marcone). Mutano, invece, i protagonisti. Con Minervini, infatti, dibatterà Pinuccio Fazio, padre del giovanissimo Michele, ucciso dalla criminalità organizzata barese a soli 15 anni. E' della sua storia che parla il libro di Minervini. Presiederà l'incontro Daniela Marcone (Libera Foggia), modererà Vito Lacirignola (Stilo editrice). Nel corso del pomeriggio la Piccola Compagnia Impertinente di Pierluigi Bevilacqua leggerà alcuni passi del testo. Chiuderà la rassegna, il 25 giugno (ore 17, sala Marcone), un dibattito sulla Sacra Corona Unita. Ospite del Coordinamento Provinciale, la giornalista del gruppo l'Espresso Mara Chiarelli autrice, per Editori Internazionali Riuniti di "Sacra Corona Unita". La Chiarelli dibatterà con Daniela Marcone. Le due si confronteranno, moderate dal Coordinatore Regionale di Libera, Alessandro Cobianchi, sulle difformità e le similitudini della criminalità organizzata del Nord e del Sud della Puglia.
Di seguito, il calendario riassuntivo dei tre appuntamenti
Il 22 maggio presso la BIBLIOTECA PROV.LE, SALA 'A.MARCONE'
'Cittadinanza digitale e legalità in terra del lavoro'
(Edizioni Scientifiche Italiane)
Discutono:
Leandro Limoccia (autore)
Magda Jarczak (Fillea Cgil)
Daniela Marcone (Libera Foggia)
Franco Mercurio (Direttore Biblioteca LaMagna Capitana)
Michele Trecca (Ubik Foggia)
Emiliano Moccia (Frontiera Tv, moderatore)

Il 7 giugno presso la BIBLIOTECA PROV.LE, SALA 'A.MARCONE'
'Il grido e l'impegno'
(Stilo editrice)
Discutono:
Francesco Minervini (autore)
Pinuccio Fazio (padre di Michele Fazio)
Daniela Marcone (Libera Foggia)
Vito Lacirignola (Stilo editrice, moderatore)

Il 25 giugno presso la BIBLIOTECA PROV.LE, SALA 'A.MARCONE'
'Sacra corona unita'
(Editori Internazionali Riuniti)
Discutono:
Mara Chiarelli (autrice)
Daniela Marcone (Libera Foggia)
Alessandro Cobianchi (Coordinatore Regionale Libera Puglia)

Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 17:00



comunicato stampa

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Al celebre organista, petraiolo d'origine, sarà conferita la cittadinanza onoraria


A Matteo Imbruno, il celebre organista nato a Pietramontecorvino 48 anni fa ma al quale lo Stato italiano non riconosce più la cittadinanza italiana, il Comune di Pietramontecorvino conferirà la cittadinanza onoraria. Sarà il sindaco Rino Lamarucciola, nel corso di una solenne cerimonia che si terrà giovedì 17 maggio alle 16.30 nel Palazzo Ducale, a consegnargli le chiavi della città. Pietramontecorvino, dunque, si prepara a vivere due giorni dalle emozioni e dai significati molto intensi: domani, mercoledì 16 maggio, i petraioli celebreranno il 124° pellegrinaggio a Montecorvino in onore del patrono Sant'Alberto, poi accoglieranno il loro celebre concittadino.
E' tutto pronto, intanto, per l'antichissima e spettacolare processione dei palii che si tiene ogni anno il 16 maggio, dal 1889. Il popolo di Sant'Alberto renderà omaggio al patrono del borgo portando la sua statua in mezzo al grano, per sette chilometri, fino ai ruderi dell'antica cattedrale di Montecorvino che fu dimora del vescovo eremita. Fede e paganesimo, festa e penitenza, il santo e la "sedia del diavolo" com'è chiamata la Torre di Montecorvino: nel pellegrinaggio del 16 maggio si fondono contrasti e complementarietà per dare vita a un evento dai profondi significati. Alle ore 8, da Largo Rosario, saranno in centinaia coloro che s'incammineranno preceduti dai palii addobbati e dalla statua del santo. Oltre ai petraioli e agli emigranti tornati per l'occasione, alla processione prenderanno parte comitive arrivate dalla Lombardia e da tutta la Puglia.
L'evento che omaggia Sant'Alberto è uno spettacolo di colori e partecipazione. Di buona mattina, dal borgo si mette in cammino una lunga teoria di donne, uomini e bambini. Centinaia di persone sono precedute da enormi palii, i fusti d'albero ‘vestiti' di fazzoletti variopinti che vengono portati eretti, con la sola forza delle braccia e l'aiuto di lunghe funi. Per arrivare lassù, ai piedi di un'antica torre che domina sui ruderi di un'antica città e si staglia possente nel cielo, devono camminare in mezzo alla campagna, in un sentiero di terra battuta, attraversando il mare verde dei campi di grano ancora fresco. L'usanza del palio ha origine dalla tradizione pagana come rito propiziatorio della fertilità. Le donne offrivano al santo i loro fazzoletti per chiedere che il patrono proteggesse i loro uomini. I palii, che oggi raggiungono in alcuni casi i 20 metri, permettevano a chi restava in paese e non poteva partecipare alla processione, di individuare e di seguire la statua di Sant'Alberto a chilometri di distanza. Una tradizione che si rinnova dal 1889 e che ha fatto del 16 maggio il giorno più importante per i petraioli.




comunicato stampa

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

 

Ho deciso di pubblicare quest’importante testimonianza, che mi è giunta a mezzo e-mail personale da un carissimo amico, Michele Loporchio ex libraio di Foggia (nella foto), per rendere note le difficoltà in cui versa il mittente. La sua è una situazione disperata, concausa della crisi globale che attanaglia il Paese, ma anche e soprattutto della gravosa situazione finanziaria cui il Comune di Foggia da qualche anno è protagonista. Non vi nascondo che conoscendo il mittente dietro questa missiva si celano pensieri non belli per la sua vita. E ciò fa rabbia e mi da, come dovrebbe farla avere ad altri, la forza d’intervenire. Ve la propongo affinché qualcuno o molti, mossi da umanità e principalmente doverosa carica, aiuti l’amico e tutta la categoria cui apparteneva.

 

 

 

 

 

Gentile Sig° Ministro Corrado Passera

P.C. Sig° Presidente del Consiglio

P.C. al mio amico Nico Baratta

 

Gentile Sig° Ministro Corrado Passera

 

Ero un libraio di Foggia che non potendone più del comportamento del Comune, causa la sistematica violazione che esso pratica del diritto allo studio!

Dal primo di gennaio duemiladodici ho cessato la mia attività, oggi sono un disoccupato in più.

La popolazione scolastica, grazie alle furbizie di altri librai, è costretta a pagare anticipatamente le cedole Ministeriali, subendo una grande ingiustizia.

Il sottoscritto, da anni si è battuto per la legalità e non per ultimo fui costretto allo sciopero della fame per otto giorni lo scorso anno, per ottenere i miei e i diritti dei cittadini.

Questo stato di cose evidentemente, fa comodo agli amministratori locali, in quanto provvedono al rimborso delle fatture in tempi molto lunghi ( circa un anno) dalle emissioni delle fatture.

E’ evidente che, non ottemperando in tempo utile al pagamento delle fatture emesse, hanno inesorabilmente messo in crisi la mia attività commerciale!

Negli anni scorsi si raggiunsero intese con l’ente pubblico. Tre protocolli sono intercorsi tra i funzionari responsabili ed i rappresentanti di categoria; ma poi, puntualmente sono stati disattesi!!!

Da circa quattro anni, mi sono categoricamente rifiutato di distribuire i testi Ministeriali ai cittadini

di questa Città, per non chiedere anticipazioni a loro. Tale mia correttezza, ha fatto si che in questo lasso di tempo i miei fatturati si sono ridotti di oltre trecentomila euro, ed hanno procurato un danno irreversibile per la mia attività e verso le banche che mi diedero fiducia e affidamenti.

E’ rimarchevole la condotta di questo Ente che si permette di violare palesemente una legge dello Stato.

E’ chiaro che oltre ad essere calpestata la mia ed altrui dignità, si appalesa un notevole dispregio verso i Principi Costituzionali.

Oggi io vi scrivo, e mi permetto di Disturbarla se non altro per i miei principi morali, per poter e cogliere l’occasione di esprimermi indicando una proposta per poter onorare la fiducia che mi fu concessa indicando una soluzione alla problematica.

Tale soluzione potrebbe aprire uno spiraglio alla crisi generale che attanaglia il nostro Paese, e fare in modo che tutti questi suicidi possano fermarsi anche se vi dico che, tale soluzione si paventava nella mia mente, per poi distogliersi grazie all’intervento del mio parroco don Daniele D’Ecclesia.

Vengo al dunque, la mia proposta è, tenendo ben presente che debbo alle banche oltre centocinquantamila euro per affidamenti e prestiti personali, e che non ho nulla di proprietà o altro, ma solo una grande volontà di poter onorare il mio dedito, se le banche mi aprissero una nuova libreria, divenendo di fatto un loro dipendente e retribuendomi il minimo indispensabile per la sopravvivenza mia e della mia amata moglie, peraltro invalidante del novanta per cento, potrei nell’arco di cinque anni restituire ciò che spetta loro in modo onorevole e congruo.

Sono certo che nella storia della filosofia bancaria non c’è un simile precedente, e mi auguro che tale proposta possa essere di supporto per poter salvare attività e uomini in grande difficoltà.

Certo di un Vostro positivo riscontro, Le Porgo sin da ora Distinti Saluti.

FOGGIA 01/05/2012 da un umile lavoratore

Michele Loporchio



Nico Baratta

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Non è né un carrozzone pubblico, e noi della Redazione aggiungiamo che non è un’agenzia per campagne elettorali poiché il periodo è favorevole per simili azioni, l’Ente Parco Nazionale del Gargano merita tutt’altro che critiche senza fondamenta per un incidente causato da estranei all’Ente. Come sapete il 28 aprile in località Monte Sacro (Mattinata prov. Di Foggia) è stata abbattuta in modo violento un’orchidea spontanea, la Barlia Robertiana, unica nella sua specie in quella particolare area del Gargano. La sua estirpazione causata da una zappa per la potatura dell’erba, ha causato l’estinzione della specie floreale. Molte son state le prese di posizione a favore dell’Ente di esponenti di spicco della politica di garganica per la scellerata azione , che ricordiamo è avvenuta per opera di estranei al Parco. Come non potevano mancare le accuse all’Ente, attacchi infondati che definiamo scriteriati.

Nulla di personale da parte della redazione, ma attaccare l’Ente Parco Nazionale del Gargano che negli anni ha lavorato a favore del territorio e di chi vi lavora, così offrendo opportunità oggi rare, ci sembra uno slogan da campagna elettorale. Il Consigliere Regionale Dino Marino (PD) in una sua nota ha duramente attaccato l’Ente, colpendola alle parti basse, perlopiù riportando, solo nella prima parte, nella sua dichiarazione frasi scritte e pubblicate da noi, perciò copiate e non spontanee. Ripetiamo, nulla di personale, ma noi della redazione non ci stiamo a essere partecipi a giochi non condivisi.

Nel dettaglio Dino Marino, lunedì 7 maggio 2012 nella seconda mattinata, da bari faceva pervenire alle redazioni locali un comunicato che diceva testualmente: «E' gravissima la denuncia fatta del G.I.R.O.S. di Capitanata (Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee) e da alcuni esperti e appassionati di botanica e fotografia naturalistica, che durante una escursione sul Gargano hanno scoperto, dove viveva abitualmente l'orchidea spontanea, Barlia robertiana, che c'erano tracce di una potatura meccanica per opera di un motore con lame. "Quanto accaduto è gravissimo che sconvolge l'equilibrio naturale, cancellando una delle più rare risorse del territorio". Così il presidente della III commissione sanità, Dino Marino, commenta quanto scoperto nei giorni scorsi dagli esperti e annuncia una interrogazione all'assessore all'ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro sulla questione. "Quanto si è verificato - continua il presidente Marino - mette in discussione il Ruolo del Parco Nazionale del Gargano, quello della Regione Puglia e in modo particolare quello dell'Arif (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali). Voglio ricordare che questa agenzia è nata non solo per stabilizzare gli operai agricoli, che in modo particolare sul Gargano, sono passati dal precariato all'assunzione a tempo indeterminato, ma la sua "mission" primaria, era quella di tutelare il nostro territorio e di difende il suolo nella gestione del patrimonio forestale, attraverso attività mirate e iniziative rivolte alla salvaguardia delle foreste, al rimboschimento, alla diffusione e conservazione della biodiversità. Non vorrei che quest'agenzia si sia trasformata in un altro carrozzone pubblico, incapace di rispondere alle esigenze per cui è nata. Nei prossimi giorni presenterò un'interrogazione all'assessore all'ambiente della Regione Puglia e chiederò lumi al presidente del Parco Nazionale del Gargano, perché non è possibile assistere a questa incuria che purtroppo colpisce il Gargano, un luogo da proteggere e da salvaguardare". Secondo Marino questi splendidi fiori attirano l'attenzione di innumerevoli orchidofili e fotografi che da tutto il mondo si recano nelle varie stazioni per carpirne i segreti. In Europa vi sono, infatti, circa 500 specie di orchidee spontanee appartenenti a 33 generi diversi. La penisola italiana è la più ricca con 230 specie, raggruppate in 31 generi. La Puglia con 91 specie si conferma quale territorio italiano più 'popoloso' seguito dalla Toscana, 84 specie, e dalla Emilia Romagna con 82 specie. Di quelle pugliesi sul promontorio del Gargano, ce ne sono circa 86 specie che vanno quindi tutelate».

Noi della Redazione ci dissociamo dalla seconda parte di questo comunicato che non premia chi negli anni ha lavorato per il Parco Nazionale del Gargano. E ciò non va visto come una dissociazione politica (anche perché non ci riguarda e lo sottolineiamo), bensì come promotori e comunicatori a favore del territorio. Troviamo fuorviante le critiche rivolte alla funzione di questo Ente quando si parla si “carrozzone pubblico, incapace di rispondere alle esigenze per cui è nata” e dello stravagante passaggio sull’interrogazione all’Assessore all’Ambiente della Regione Puglia per chiedere “lumi al presidente del Parco Nazionale del Gargano, perché non è possibile assistere a questa incuria che purtroppo colpisce il Gargano, un luogo da proteggere e da salvaguardare". E come dire che l’Ente dovrebbe installare un sistema di controllo per ogni specie botanica protetta, parlando nel merito, senza invece investire sulla sensibilizzazione di chi frequenta l’habitat naturale delle nostre bellissime orchidee spontanee. A noi della Redazione ci verrebbe spontaneo aggiungere che a chi attacca l’Ente e perciò la figura del Presidente Pecorella, suggerire sarcasticamente a Marino l’installazione di una tenda che veda il Presidente dell’Ente perennemente sul luogo: impensabile e molto folkloristica l’idea, specie se è suggerita a chi politicamente è avverso a Pecorella.

Noi della Redazione ci sentiamo molto vicini al Presidente Pecorella, ringraziandolo per tutti gli sforzi compiuti a favore del territorio, che no è solo una parte del Parco Nazionale del Gargano bensì quella del Lago Salso, della Foresta Umbra, delle nostre coste e del nostro mare, tutelando le Isole Tremiti dalla scellerata decisione del Governo per l’estrazione del petrolio. Siamo vicini alla comunità di Mattinata e al suo Sindaco spronandolo benevolmente a far di più, anche per non essere vittima di facili attacchi pretestuosi e inconcludenti. Nel contempo condanniamo la politica sciagurata di nostri esponenti Regionali, quali tutori del territorio e di tutte le casacche, sempre assenti e pronti a puntare il “dito politico” verso avversari che non hanno tessere politiche uguali.

La nostra non è solo una denuncia contro le Istituzioni che meriterebbero di rinunciare a ricoprire incarichi che dovrebbero tutelare la nostra provincia, ma contro noi stessi, cattivi cittadini nel gestire la natura quale bene comune e soprattutto nel decidere nell’urna a favore di personaggi che non amano la nostra terra, preferendo sedie baresi e compensi pubblici senza un adeguato lavoro per la nostra provincia.

A giorni il Gargano e in particolare l’area interessata dall’estirpazione dell’orchidea spontanea, che ricordiamo è la Barlia Robertiana, sarà visitata dalla RAI e da Telenorba per girare un documentario sulle orchidee, puntando i riflettori sulla specie estinta e sul senso civico. Un traguardo raggiunto dal lavoro di gruppo svolto da noi di newsGargano.com, dal Parco Nazionale del Gargano, dagli amici del G.I.R.O.S., dall’Associazione “Gargano Nature”, dagli orchidofili e da chiunque abbia chiesto di collaborare per salvaguardare le orchidee ma senza puntare dita e muovere accuse contro chi da sempre difende la natura.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Alberona, Di Florio: “Il bullismo è una trappola”
Lezioni di legalità del direttore della Casa Circondariale di Lucera agli studenti delle medie
“Contro la realtà della criminalità minorile serve un riscatto del Sud che parte da voi ragazzi”

ALBERONA – “Dai 14 anni in su, se commettete un reato potete essere arrestati. Dovete esserne consapevoli. Chi comincia a fare il bullo a scuola ha molte probabilità di rovinarsi la vita finendo in carcere”. E’ di Davide Di Florio, direttore della Casa Circondariale di Lucera, la prima lezione agli studenti delle medie di Alberona nell’ambito del progetto “La legalità cresce sui banchi di scuola”. Il primo incontro si è tenuto venerdì 11 maggio nell’aula magna dell’istituto scolastico alberonese. Di Florio ha risposto alle domande degli studenti e ha spiegato loro quanto sia importante iniziare dalla più tenera età a tenersi lontani da comportamenti dannosi per se stessi e per gli altri. “E’ importante che a qualsiasi età si prenda coscienza dell’esistenza di una realtà che si chiama carcere – ha detto il direttore della Casa Circondariale di Lucera – Per la legge, questa è l’età in cui cominciate a diventare grandi e iniziate ad avere una maggiore responsabilità delle vostre azioni”. Per Di Florio, la cultura della legalità va coltivata, sostenuta, incentivata, perché “è più facile compiere il male che fare del bene”. “Avere comportamenti sani, responsabili, e contribuire al riscatto del nostro Sud, non solo è giusto ma conviene – ha concluso Di Florio – Solo in questo modo, infatti, potremo creare anche nel nostro territorio le condizioni che portano sviluppo, lavoro e benessere per tutti, in particolare per voi ragazzi”. In Puglia il fenomeno del coinvolgimento dei minorenni nelle più svariate attività delinquenziali si ricollega all’alto tasso di disoccupazione e alla presenza di una criminalità organizzata particolarmente aggressiva, anche grazie alla presenza capillare di una subcultura della mafiosità che si va estendendo dagli adolescenti ai bambini e che viene assorbita così bene da essere assunta come modello di comportamento. In generale, in quelle regioni italiane dove più si è sviluppato il fenomeno della criminalità organizzata, si può agevolmente constatare come essa si sia servita di ragazzi molto giovani per reati di facile esecuzione, quali il furto di motocicli e autovetture, le rapine ai commercianti, lo spaccio al minuto di droghe. Si è osservato un progressivo abbassamento dell’età degli adepti alla malavita organizzata, dovuto soprattutto alla necessità di ripristinare le strutture interne, spesso decimate da operazioni di polizia. Da uno studio fatto su minori transitati all’interno gli Istituti Penali minorili si è evidenziato che i ragazzi vengono spesso coinvolti in attività criminali in età molto precoce, anche prima dei 14 anni. I minori attivi nel Nord sono dediti quasi esclusivamente a reati connessi con lo spaccio di droghe, mentre nel Meridione non c’è alcun limite di tipologia delittuosa (fonte, rapporto Krimen 2000).
Il prossimo incontro del progetto si terrà giovedì 17 maggio, alle ore 10: gli studenti, questa volta, incontreranno il Capitano Alessandro D’Errico, Comandante della Compagnia Carabinieri di Lucera.


comunicato stampa, sabato 12 maggio 2012

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)