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Attualità

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FOGGIA18OTTOBREDomani giornata di sensibilizzazione per la rianimazione cardiopolmonare: "Le tue mani per la vita".
L'Università di Foggia e il Centro Dipartimentale di Formazione Capitanata tra i protagonisti della Campagna "VIVA 2014"
Il 14 giugno 2012 il Parlamento europeo, prendendo atto del fatto che ogni anno oltre 400.000 persone in Europa sono colpite da arresto cardiaco improvviso e che molte di queste potrebbero essere salvate da tempestivi interventi di soccorso, ha invitato gli Stati Membri a istituire una Settimana di sensibilizzazione dedicata all’arresto cardiaco, con lo scopo di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare. L'obiettivo è realizzare una serie di eventi volti a informare le diverse fasce della popolazione italiana circa la rilevanza dell’arresto cardiaco e l’importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita: manovre semplici, sicure, che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare, quando è testimone di un arresto cardiaco.

La campagna avrà il suo culmine nella settimana dal 13 al 19 ottobre. Data la rilevanza del progetto, il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, diretto dalla prof.ssa Maria Pia Foschino tramite il Centro Dipartimentale di Formazione “Capitanata” presieduto dal prof. Michele Dambrosio e diretto dal dott. Pasquale del Vecchio, ha organizzato una manifestazione pubblica di sensibilizzazione sulla "Rianimazione cardiopolmonare" che si terrà a Foggia, in Piazza Cesare Battisti, domani 18 ottobre 2014 a partire dalle ore 8.00 e fino alle ore 22.00. L'evento, patrocinato dal Comune di Foggia, sarà realizzato con il contributo delle Associazioni P.A.TUR 27 di Troia e INSIEME ONLUS di Lecce. Durante la manifestazione istruttori specializzati saranno impegnati nella dimostrazione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e disostruzione delle vie aeree nell'adulto e nel bambino.

"Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche da sempre sostiene e promuove iniziative volte ad attuare percorsi di informazione e formazione non solo a favore degli studenti universitari ma anche dei cittadini nella consapevolezza dell'importante ruolo sociale che come Ateneo pubblico e multidisciplinare siamo chiamati a svolgere. Ha dichiarato la prof.ssa Maria Pia Foschino - Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche. - Siamo particolarmente lieti di partecipare attivamente alla campagna di sensibilizzazione VIVA dedicata alla rianimazione cardiopolmonare e di contribuire al successo di questa iniziativa che auspichiamo possa conseguire un grande riscontro da parte della cittadinanza su una tematica sociale di estrema importanza".


"Si tratta di un'iniziativa davvero rilevante perchè mira a informare le diverse fasce della popolazione sulla rilevanza dell’arresto cardiaco e al contempo a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di conoscere e sapere eseguire alcune semplici manovre che possono salvare la vita. - Ha dichiarato il prof. Michele Dambrosio, Presidente del Centro Dipartimentale di Formazione Capitanata. - Erroneamente si pensa che sia necessario avere una preparazione sanitaria specifica per operare il primo soccorso ma non è così. Con il semplice massaggio cardiaco si può mantenere in vita e aumentare le probabilità di ripresa di un soggetto colpito da arresto cardiaco. Così come è fondamentale imparare le tecniche di disostruzione delle vie aeree in particolare nei bambini che posso davvero salvare la vita ed evitare tragedie che continuano a ripetersi proprio a causa della mancata preparazione. L'invito, quindi, ad un'ampia partecipazione a questa manifestazione che vedrà medici specializzati ed infermieri, nonché istruttori certificati impegnati in questo percorso formativo-informativo dedicato ai cittadini."


Alcune informazioni

Le percentuali di sopravvivenza nei pazienti vittime di arresto cardiaco extra-ospedaliero in Italia e in Europa sono molto basse. Meno del 20 per cento delle vittime di arresto cardiaco sopravvive alla dimissione dall'ospedale, nonostante in molti casi siano testimoniati da cittadini presenti durante l’evento. E' necessario migliorare la percentuale di sopravvivenza poiché la maggior parte dei cittadini italiani non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare (RCP). La ricerca internazionale dimostra come le persone hanno maggiori probabilità di iniziare la RCP se devono eseguire solo compressioni toraciche su una vittima di arresto cardiaco anche se la RCP con ventilazioni di soccorso rimane il gold standard.Se il testimone di un arresto cardiaco è una persona inesperta che non ha ricevuto una formazione adeguata oppure è incerta su come eseguire la RCP con ventilazioni e compressioni toraciche, la rianimazione con solo compressioni toraciche potrebbe migliorare le percentuali di sopravvivenza. Se, invece, il testimone di un arresto cardiaco è una persona addestrata e sicura nell’eseguire le manovre di RCP con ventilazione e compressioni toraciche queste devono essere erogate secondo le linee guida internazionali con un rapporto di compressioni:ventilazioni 30:2.

I numeri
• 15% – Percentuale europea di persone che, colpite da arresto cardiaco, vengono soccorse con la rianimazione cardiopolmonare
• 70% – Percentuale di arresti cardiaci che avvengono in presenza di altre persone (che potenzialmente potrebbero effettuare una rianimazione cardiopolmonare).
• 90 – In Europa ogni 90 secondi si registra l’insuccesso di una rianimazione cardiopolmonare perché iniziata tardi.
• 1.000 – Numero di persone che in Europa muoiono ogni giorno per arresto cardiaco.
• 60.000 – Numero di persone che in Italia, ogni anno, vengono colpite da un arresto cardiaco.
• 100.000 – Persone che potrebbero essere salvate ogni anno in Europa se si riuscisse ad aumentare l’incidenza della rianimazione cardiopolmonare immediata, portandola dall’attuale 15% dei casi al 50-60% dei casi.
• 400.000 – Persone che in Europa ogni anno sono colpite da arresto cardiaco.

Info:

Centro Dipartimentale di Formazione "Capitanata" *Segreteria Tecnico – Scientifica*: Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione
Viale L. Pinto, 1 -71122- Foggia
dott. del Vecchio cell. 3334722824
e-mail: formcap@libero.it
www.unifg.it

 

Area Comunicazione e Rapporti istituzionali
Settore Stampa e Comunicazione
Tel. +39 0881 338426
e.mail comunicazione@unifg.it

Comunicato stampa 

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OmicidioNadiaRocciaDa gennaio le lezioni che formeranno specialisti del settore.
Via all'unica esperienza del genere in Puglia, garantirà 60 Crediti formativi universitari: dopo il bando oltre 3200 manifestazioni di interesse, previsti stage a “Gazzetta” e “Corriere” e approfondimenti specifici di Medicina legale.
A un mese dalla pubblicazione del bando e del regolamento per potervi partecipare, il Master in Criminologia e Psicologia Investigativa dell'Università di Foggia (I° Livello, incardinato nel Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione) ha fatto registrare oltre 3200 manifestazioni di interesse e 1286 contatti unici sul sito dedicatogli www.unifg.it/masterincriminologia: considerate l'indicizzazione di un'esperienza scientifica come questa e i professionisti del settore, a cui è sostanzialmente destinato, si tratta di un risultato lusinghiero che lascia ben sperare per la riuscita dell'unico Master del genere in Puglia (uno dei pochi nel Mezzogiorno e nel resto d'Italia). Un Master che formerà specialisti nella “analisi e nella comprensione dei crimini e dei delitti”, poiché oltre all'aspetto medico e legale si occuperà anche dell'aspetto logistico e pratico (ad esempio della lettura e soprattutto dell'interpretazione dei tabulati telefonici redatti durante delle intercettazioni, finiti in un processo e divenuti pubblici), quindi dell'aspetto socio-psicologico della personalità del reo. Sei mesi di lezioni, una autentica full immersion tra ricerche e stage (alcune ore verranno trascorse presso le redazioni centrali delle testate La Gazzetta del Mezzogiorno e Il Corriere del Mezzogiorno) nonché approfondimenti “sul campo” eseguiti direttamente al seguito dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Foggia risultato il migliore d'Italia nell'ultima valutazione Anvur 2004-2010 per la Qualità della Ricerca eseguita all'interno degli Atenei. «Sarà un'esperienza bellissima – spiega la prof.ssa Emanuela Turillazzi, direttore dell'Istituto di Medicina legale dell'Università di Foggia – poiché cercheremo di coinvolgere i corsisti in tutte le fasi del nostro intervento, dalla chiamata sul luogo del reato all'analisi dei reperti rinvenuti, dalle prime valutazioni del caso alle conclusioni oggettive, controllabili e basate su evidenze scientifiche che offriamo a colui che dovrà, in definitiva, decidere. Questo Istituto è stato direttamente coinvolto in casi molto importanti come la ricostruzione della dinamica dei fatti in occasione della morte di Stefano Cucchi e come la ricostruzione di alcune ombre, poi per la verità emerse in maniera evidente, nel caso della morte di Elisa Claps. Ai corsisti assicuriamo competenza scientifica, rigore metodologico e passione: cercare di portare alla luce la verità scientifica è un'attività che richiede molto tempo, molta tenacia e pazienza, ma soprattutto una rigorosa metodologia medico legale». Sei mesi di lezioni, si diceva, che assicureranno 60 Crediti formativi universitari e soprattutto una sorta di “patente scientifica” nella comprensione e nella lettura di reati anche molto gravi: un aspetto importante del Master sarà infatti quello riservato alla ricostruzione del profilo del criminale, di chi commette delitti per rabbia, frustrazione, vendetta o semplicemente per malvagità. «Questo genere di professionalità, come quelle che formeremo in questi mesi, è sempre più richiesto all'interno dei Tribunali – spiega il prof. Pier Paolo Limone, associato di Pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia – per la soluzione di casi complicati in cui, molto spesso, movente e rabbia sociale centrano poco: molti delitti hanno a che fare unicamente con il delicato quadro personale di chi li commette, per cui attraverso le nostre lezioni cercheremo di rintracciare e ricostruire quelle debolezze umane che, a contatto con determinate cause scatenanti, possono diventare un vero e proprio detonatore di violenza. Noi ci crediamo molto, pensiamo che questo Master possa fare davvero la differenza e possa qualificare chi lo frequenterà, nel senso che l'analisi dei fenomeni criminali rappresenta uno dei punti chiave da cui partire per migliorare la società in cui viviamo: capire perché si sbaglia, impedire che lo si faccia ancora». Tutte le informazioni necessarie all'iscrizione e alla frequentazione del Master sono reperibili sul sito www.unifg.it/masterincriminologia, il bando scade il 19 dicembre p.v. e il costo complessivo del corso ammonta a 3000 euro (1500 da versare all'iscrizione, il saldo da effettuare entro il 29 maggio 2015). Tuttavia, per mezzo di una convenzione UniFg-BancApulia, è possibile rateizzare il costo del Master in 30 mensilità dell'importo di 103 euro circa (calcolo effettuato con Euribor 3 mesi rilevato ad oggi). Inoltre, grazie a un importante accordo UniFg-Adisu, sarà possibile soggiornare per tutta la durata del Master in alloggi dell'Agenzia regionale per il diritto allo studio a prezzi assolutamente calmierati rispetto al mercato: ad esempio 10 euro al giorno per una camera doppia.

Per ulteriori informazioni sul Master in Criminologia e Psicologia Investigativa:
prof. Pier Paolo Limone
associato di Pedagogia sperimentale
Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia
Tel.: 320.4394809

Per ulteriori informazioni sul finanziamento agevolato convenzione UniFg - Banca Apulia:
Banca Apulia, dott. Antonio Spada - Coordinatore territoriale di Area
Tel.: 0882.248612

Davide Grittani

Comunicato stampa 

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mammografo2All'IRCCS Casa Sollievo un nuovo mammografo 3D per diagnosi precoci e abbattere ulteriormente le liste d'attesa (45-60 giorni)

• Sarà in grado di fornire diagnosi più precise e tempestive grazie ad immagini migliori ottenute con una minor dose di radiazioni.
• Installata per la prima volta in Italia anche la tecnologia "Sensory Suite”: suoni e video rilassanti e profumi delicati per ridurre l’ansia e migliorare l’esperienza delle pazienti durante la mammografia
Martedì 14 ottobre alle 10, nel Centro di Senologia Diagnostica e Interventistica del Poliambulatorio Giovanni Paolo II dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, verrà inaugurato l'innovativo mammografo 3D Senographe Essential.

Il macchinario - prodotto da GE Healthcare, divisione medica di General Elettric - introduce una nuova modalità di esecuzione della mammografia basata su due innovative tecniche di imaging: la Tomosintesi Digitale Senoclaire™ (mammografia 3D) e la Cesm Senobright™ (mammografia in doppia energia con mezzo di contrasto).

La prima permette di elaborare elettronicamente le immagini acquisite e ottenere così una rappresentazione 3D del seno intero. Questa tecnica di imaging permette di ottenere la separazione dei tessuti e ridurre la sovrapposizione delle strutture e al contrario della mammografia 2D standard, permette di riconoscere un maggior numero di tumori in fase di screening. La seconda è una tecnica di immagini in grado di render estremamente visibili lesioni che una mammografia e/o ecografia potrebbero non individuare a causa delle strutture dei seni più densi.

Per distrarre la paziente dalla sensazione di disagio, dolore e ansia, il mammografo è stato installato per la prima volta in Italia all'interno di una Sensory Suite: un ambiente accogliente composto da luci e suoni gradevoli e rilassanti, accompagnati da profumi e immagini proiettate negli schermi tutt'attorno. É provato, infatti, che un quarto delle donne eviti l'esame diagnostico per ansia o paura.

In Italia il tumore al seno rappresenta, da solo, quasi un terzo delle patologie neoplastiche della donna ed è la prima causa di morte. Ecco perché è fondamentale la prevenzione, l'informazione ed affidarsi a strutture attrezzate. All'interno del Dipartimento Oncoematologico dell'Ospedale fondato da San Pio è attiva una Breast Unit (Unità di Senologia) composta da un core-team che già dal 2009 opera in sinergia per combattere i tumori alla mammella: Oncologia Medica, Radioterapia, Anatomia Patologica, Chirurgia Senologica e Radiologia Senologica.

Attualmente presso il Centro di Senologia Diagnostica, ubicato al Poliambulatorio Giovanni Paolo II, con i due mammografi digitali già installati si riuscivano ad effettuare 20.000 accessi e 16.000 mammografie annue, garantendo il primo accesso all'esame in una forbice di tempo che oscilla dai 45 ai 60 giorni. Liste d'attesa che il terzo mammografo andrà sicuramente a ridurre ulteriormente. Di questi, i pazienti trattati in Oncologia Medica sono mediamente 700 all'anno, con circa 600 interventi chirurgici di tipo demolitivo o ricostruttivo.

"Ai fini della prevenzione del cancro mammario - spiega Domenico Di Bisceglie, direttore sanitario della Casa Sollievo - l'attività radiodiagnostica rappresenta solo uno degli elementi del percorso diagnostico complessivo disponibile, composto da: visita medica, ecografia, mammografia, eventuale ago biopsia e risonanza magnetica. Prevenzione che rientra a pieno titolo nel Percorso Donna che abbiamo istituito e che racchiude le Unità di Senologia, Ostetricia e Ginecologia, Oncologia, Neonatologia e Banca del latte umano donato".

Per l'attenzione nei confronti delle patologie femminili l'O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) ha premiato nel dicembre scorso l'impegno dell'IRCCS Casa Sollievo attribuendo, per il biennio 2014-2015, 3 bollini rosa, il massimo del riconoscimento, l'unico nella Regione Puglia.

Secondo lo Sportello Cancro del Corriere della Sera, inoltre, nel trattamento del tumore alla mammella il nostro Istituto occupa il primo posto in Puglia per esperienza, ricoveri ordinari e day-hospital, e per indice di "Medicare", parametro che tiene conto di una ampia serie di fattori che descrivono l'impiego di risorse quali macchinari, farmaci, personale medico e paramedico.

"Siamo davvero orgogliosi di aver fornito a una struttura all’avanguardia, di grande eccellenza nazionale e internazionale come l'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, una delle nostre migliori tecnologie per la mammografia, e un’innovazione come Sensory Suite, che portiamo per la prima volta in Italia partendo da un’importante Regione del Sud come la Puglia" commenta Marco Campione, amministratore delegato di GE Healthcare Italia. "La prevenzione del cancro al seno è uno dei principali impegni di GE Healthcare a livello globale e in Italia, e la collaborazione con eccellenze scientifiche e cliniche come l’IRCCS di San Giovanni Rotondo è per noi fondamentale nell’ambito di questa strategia”.

All'inaugurazione interverranno: Mons. Michele Castoro presidente della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza, il vice presidente e direttore generale Domenico Crupi, Marco Campione amministratore delegato della GE Healtcare Italia e la benefattrice che con la sua generosa donazione ha consentito l'acquisto del macchinario.

COMUNICATO STAMPA

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fotonicoSi chiama “Se ci tieni, lo FAI” la nuova iniziativa della Delegazione di Foggia del FAI-Fondo Ambiente Italiano promossa per proseguire e rafforzare l’impegno a favore del patrimonio culturale del territorio.
L’iniziativa, ideata dal Capo Delegazione Nico Palatella, fa leva sulla Legge Franceschini che ha introdotto “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo” (il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, con la relativa legge di conversione 29 luglio 2014, n. 106 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2014) ed in particolare sull’articolo 1, che ha dato vita all’Art-Bonus, ovvero il “Credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura”.
Con questo incentivo, la Delegazione FAI di Foggia invita tutti i sindaci dei comuni di Capitanata a coinvolgere i privati nel restauro di beni culturali mobili del proprio territorio particolarmente bisognosi di interventi conservativi.
In pratica, grazie a questa iniziativa realizzata con il patrocinio ed il supporto tecnico-logistico del FAI Foggia, ciascun Comune dovrà individuare tre oggetti, che abbiano almeno cento anni, posseggano un valore storico-artistico e abbiano bisogno di restauro. Per motivi pratici, il costo dell’intervento di recupero dovrà essere contenuto tra i mille e i tremila euro.
I cittadini dovranno esprimere la preferenza per uno solo dei beni “candidati” nel proprio comune di residenza. Per i beni più suffragati, città per città, sarà realizzata una campagna di raccolta fondi che inviterà i privati a concorrere alla spesa con il vantaggio di poter usufruire di un credito di imposta al 65%.
Un modo per recuperare elementi importanti ma a volte poco conosciuti e trascurati del patrimonio culturale locale e per favorire il senso di responsabilità civile e lo spirito di appartenenza degli abitanti di Capitanata.
L’invito ai Sindaci partirà domani e, raccolte le disponibilità a partecipare all’iniziativa, il FAI Foggia e i Comuni aderenti procederanno a adeguate campagne di informazione sull’iniziativa e ad organizzare i relativi eventi di raccolta fondi. Le campagne di informazione serviranno anche a conoscere le date di scadenza delle fasi del progetto: indicativamente, entro la fine di novembre dovranno essere identificati gli oggetti da restaurare, mentre entro la fine dell’anno dovrà essere raccolto il denaro necessario agli interventi.

Intanto, prosegue l’attività sociale sul territorio della delegazione foggiana: il 9 novembre è in programma una gita FAI a Matera per vedere i “Sassi” e Casa Noha, uno dei beni del FAI: un’antica dimora attrezzata per raccontare con strumenti avanzati ai visitatori la storia da diverse prospettive. L’escursione è aperta anche a chi non è socio FAI. Per informazioni ed iscrizioni si può scrivere all’indirizzo e-mail della delegazione (faifoggiadue@gmail.com) o telefonare al numero 340.1854119.

Comunicato Stampa

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foggiaOggi, 10 Ottobre 2014, sono scesi in piazza: 1000 studenti a Foggia, 300 a San Nicandro Garganico, 2000 a Barletta, 1000 ad Andria, 7.000 a Bari, 4.000 a Taranto, 500 ad Altamura, 2000 a Brindisi, 3000 a Lecce.
In tutta la regione abbiamo espresso a gran voce la nostra contrarietà ai provvedimenti di questo Governo: siamo fermamente contrari alla finanziarizzazione delle scuole attraverso i "Social Impact Bond", alla trasformazione delle scuole in aziende, allo sfruttamento mascherato come "apprendistato", ad un'idea di scuola come strumento per insegnare la “flessibilità”. Riteniamo che il processo messo in atto dal Governo Renzi sia un passo indietro storico nel nostro paese: tanto all'interno delle scuole, quanto all'interno del mondo del lavoro si cerca di annullare il piano dei diritti in favore del “merito” con la logica del “lavoro come dovere”.

I cortei in Puglia hanno seguito percorsi congruenti alle rivendicazioni degli studenti, i quali sin dall'inizio dell'anno scuolastico hanno discusso in assemblee e collettivi i contenuti della “buona scuola” riscontrando un provvedimento parallelamente opposto alla loro idea di formazione. In tutte le città tappa comune sono stati gli Uffici Scolastici.
Tra questi, il massimo rappresentante del MIUR in Puglia: l'Ufficio Scolastico Regionale con sede a Bari in Via Castromediano n°123, è stato occupato dagli studenti.
Avevamo richiesto, infatti, un incontro ufficiale al quale tuttavia non abbiamo ricevuto risposta.

Il Governo sta attuando una “consultazione” tramite Rappresentanti di consulta come uno strumento di propaganda, senza ascoltare realmente la voce degli studenti.
“Riteniamo assurda la strumentalizzazione che vien fatta della rappresentanza studentesca, il cui ruolo sarebbe ridotto ad “ambasciatori del governo” invece di essere amplificatori delle istanze studentesche. Sono sei anni che gli studenti rifiutano l'entrata dei privati nelle scuole, rivendicando maggiore potere decisionale e diritti” dichiara Francesca Picci, coordinatrice dell'Unione degli studenti Puglia e prosegue “ dalle piazze di oggi è emersa la volontà di costruire una vera informazione all'interno delle scuole, non vogliamo subire una finta consultazione, ma vogliamo decidere! E' per questo che non ci fermeremo, metteremo in atto percorsi di partecipazione reali in cui poterci esprimere.
Ci mobiliteremo nei luoghi della formazione dal 20 al 25 Ottobre in tutte le forme e le modalità che conosciamo.”

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