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Monte Sant’Angelo, 04 ottobre 2012

Era nelle previsioni. Dopo la pubblicazione dell’articolo “A Monte si fa la “Differenziata” o la discarica a cielo aperto?” in redazione ci sono giunte molte altre segnalazioni sull’inefficiente servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Ci sono giunte anche altre foto che in sostanza ritraggono ciò che abbiamo pubblicato. Star qui a farne una “mostra all’indifferenziata” ci pare inopportuno sia per non dar adito a voci contrapposte che vorrebbero manipolare l’effetto del servizio comunale, sia per non mostrare le indecorose immagini che farebbero il giro del mondo mostrando una Monte Sant’Angelo diversa da quella che realmente è, una cittadina che ha tante belle cose. Ricordiamo a tutti che Monte Sant’Angelo è quel paese del Gargano che si fregia dello stemma dell’UNESCO grazie alla Grotta dell’Arcangelo Michele patrimonio dell’Umanità. La notizia sulla inefficiente raccolta differenziata, tuttavia, ha destato clamore tra gli organi istituzionali di Monte, come era prevedibile, tant’è che non è tardata la replica dell’amministrazione comunale a mezzo di una nota stampa su un altro giornale on-line del centro garganico. Noi di newsGargano.com ne prendiamo atto e rispondiamo alla suddetta amministrazione con questa nota, a cura del redattore della rubrica “Fatti & Misfatti”, sicuri che oltre a chiarire la nostra posizione, si chiariscano alcune “ombre” sul funzionamento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani a Monte Sant’Angelo. E questo per la buona riuscita del servizio cui teniamo.

Il direttore, Nico Baratta

«Dopo aver letto la risposta dell’Assessore all’Ambiente del comune di Monte Sant’Angelo, prof. Antonio Mazzamurro, sul sito “ilgiornaledimonte (…anche se le risposte sono gradite direttamente sul portale che diffonde la notizia…) in merito alla questione raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti nella zona sperimentale, mi sembra doveroso chiarire alcuni aspetti e ampliare la discussione su come viene effettuata. Premetto che sono a favore di questo progetto e che nella segnalazione ricevuta non era specificato il nome di nessun operatore ecologico in particolare. Con ciò non si vogliono strumentalizzare questi eventi a discapito del singolo: l’intenzione è quella di sollevare una discussione per evidenziare una serie di problematiche ed eventualmente provare a risolverle, come è nella mission di questa rubrica.

A tal riguardo elenco gli strumenti per questo progetto sperimentale che l’Amministrazione Comunale ha dotato i cittadini:

  • 1 contenitore da lt.10 per l’Umido Compostabile da posizionare nel sotto lavello;

  • 1 contenitore da lt.20 per l’Umido Compostabile con codice a barre identificativo del cittadino, da esporre fuori dall’uscio di casa nei giorni di raccolta;

  • 70 sacchetti bio-compostabili da usare con il contenitore da 10 lt.

  • 25 sacchetti di colore grigio per il secco indifferenziato da esporre fuori dall’uscio di casa nei giorni di raccolta;

  • Kit di etichette con codice a barre personale da utilizzare con le buste del secco indifferenziato.

Come leggete nell’elenco c’è un “codice a barre” che dovrebbe essere la carta d’identità del rifiuto da differenziare, e nello specifico del materiale umido compostabile raccolto nel sacchetto dell’indifferenziato preposto. Questo rifiuto viene rilevato per una mera differenziazione, e ciò va bene. Ma quello che la popolazione di Monte vuol sapere se questa tecnica del codice a barre servirà per quantificare la percentuale di partecipazione dei cittadini. Un dato rilevante e importante ai fini del traguardo dell’obiettivo finale: città pulita, ecosostenibile e inserita nei meccanismi di un’Europa che premia.

In sintesi quello che noi tutti cittadini di Monte sant’Angelo ci chiediamo è:

  • In base a quale criterio l’amministrazione comunale giudicherà la buona riuscita della fase sperimentale visto che non viene rilevato da nessuno il codice a barre identificativo del cittadino?

  • Come riuscirà a capire se un cittadino effettua o non effettua la raccolta differenziata, visto che nessuno rileva il codice a barre identificativo del cittadino?

  • Quale sarà il ritorno economico al cittadino che effettua la raccolta differenziata: in poche parole la Tarsu sarà sempre la stessa, diminuirà o aumenterà?

Caro Assessore prof. Antonio Mazzamurro queste sono alcune delle domande alle quali l’amministrazione comunale deve rispondere e non addossare colpe o mettere in piedi una task force dei vigili urbani per il controllo dei cassonetti. Se mi permette, basterebbe dotare la ditta di un lettore per codice a barre, scaricare a fine giornata i dati e monitorare l’eventuale buona riuscita del progetto, senza basarsi solo su quello che vi vengono a raccontare».


Vittorio de Padova

La ‘’Differenziata’’ di Monte non deve avere capri espiatori

Monte Sant’Angelo, 04 ottobre 2012

 

Era nelle previsioni. Dopo la pubblicazione dell’articolo “A Monte si fa la “Differenziata” o la discarica a cielo aperto?” in redazione ci sono giunte molte altre segnalazioni sull’inefficiente servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Ci sono giunte anche altre foto che in sostanza ritraggono ciò che abbiamo pubblicato. Star qui a farne una “mostra all’indifferenziata” ci pare inopportuno sia per non dar adito a voci contrapposte che vorrebbero manipolare l’effetto del servizio comunale, sia per non mostrare le indecorose immagini che farebbero il giro del mondo mostrando una Monte Sant’Angelo diversa da quella che realmente è, una cittadina che ha tante belle cose. Ricordiamo a tutti che Monte Sant’Angelo è quel paese del Gargano che si fregia dello stemma dell’UNESCO grazie alla Grotta dell’Arcangelo Michele patrimonio dell’Umanità. La notizia sulla inefficiente raccolta differenziata, tuttavia, ha destato clamore tra gli organi istituzionali di Monte, come era prevedibile, tant’è che non è tardata la replica dell’amministrazione comunale a mezzo di una nota stampa su un altro giornale on-line del centro garganico. Noi di newsGargano.com ne prendiamo atto e rispondiamo alla suddetta amministrazione con questa nota, a cura del redattore della rubrica “Fatti & Misfatti”, sicuri che oltre a chiarire la nostra posizione, si chiariscano alcune “ombre” sul funzionamento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani a Monte Sant’Angelo. E questo per la buona riuscita del servizio cui teniamo.

Il direttore, Nico Baratta

«Dopo aver letto la risposta dell’Assessore all’Ambiente del comune di Monte Sant’Angelo, prof. Antonio Mazzamurro, sul sito “ilgiornaledimonte” (…anche se le risposte sono gradite direttamente sul portale che diffonde la notizia…) in merito alla questione raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti nella zona sperimentale, mi sembra doveroso chiarire alcuni aspetti e ampliare la discussione su come viene effettuata. Premetto che sono a favore di questo progetto e che nella segnalazione ricevuta non era specificato il nome di nessun operatore ecologico in particolare. Con ciò non si vogliono strumentalizzare questi eventi a discapito del singolo: l’intenzione è quella di sollevare una discussione per evidenziare una serie di problematiche ed eventualmente provare a risolverle, come è nella mission di questa rubrica.

A tal riguardo elenco gli strumenti per questo progetto sperimentale che l’Amministrazione Comunale ha dotato i cittadini:

  • 1 contenitore da lt.10 per l’Umido Compostabile da posizionare nel sotto lavello;

  • 1 contenitore da lt.20 per l’Umido Compostabile con codice a barre identificativo del cittadino, da esporre fuori dall’uscio di casa nei giorni di raccolta;

  • 70 sacchetti bio-compostabili da usare con il contenitore da 10 lt.

  • 25 sacchetti di colore grigio per il secco indifferenziato da esporre fuori dall’uscio di casa nei giorni di raccolta;

  • Kit di etichette con codice a barre personale da utilizzare con le buste del secco indifferenziato.

Come leggete nell’elenco c’è un “codice a barre” che dovrebbe essere la carta d’identità del rifiuto da differenziare, e nello specifico del materiale umido compostabile raccolto nel sacchetto dell’indifferenziato preposto. Questo rifiuto viene rilevato per una mera differenziazione, e ciò va bene. Ma quello che la popolazione di Monte vuol sapere se questa tecnica del codice a barre servirà per quantificare la percentuale di partecipazione dei cittadini. Un dato rilevante e importante ai fini del traguardo dell’obiettivo finale: città pulita, ecosostenibile e inserita nei meccanismi di un’Europa che premia.

In sintesi quello che noi tutti cittadini di Monte sant’Angelo ci chiediamo è:

  • In base a quale criterio l’amministrazione comunale giudicherà la buona riuscita della fase sperimentale visto che non viene rilevato da nessuno il codice a barre identificativo del cittadino?

  • Come riuscirà a capire se un cittadino effettua o non effettua la raccolta differenziata, visto che nessuno rileva il codice a barre identificativo del cittadino?

  • Quale sarà il ritorno economico al cittadino che effettua la raccolta differenziata: in poche parole la Tarsu sarà sempre la stessa, diminuirà o aumenterà?

Caro Assessore prof. Antonio Mazzamurro queste sono alcune delle domande alle quali l’amministrazione comunale deve rispondere e non addossare colpe o mettere in piedi una task force dei vigili urbani per il controllo dei cassonetti. Se mi permette, basterebbe dotare la ditta di un lettore per codice a barre, scaricare a fine giornata i dati e monitorare l’eventuale buona riuscita del progetto, senza basarsi solo su quello che vi vengono a raccontare».

 

Vittorio de Padova

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Comunicato stampa del 3 ottobre 2012

L’Università degli Studi di Foggia proroga i termini per partecipare alla I edizione del Premio di Studio “Mario Beccia e Angelo Ricchetti”. Il Bando ha, infatti, adeguato i tempi di presentazione della domanda al termine utile previsto per le immatricolazioni: il 31 ottobre 2012. Una decisione che consentirà la più ampia partecipazione degli studenti e offrirà l’importante opportunità anche agli ultimi immatricolati.

Il Premio di Studio “Mario Beccia e Angelo Ricchetti” è stato organizzato dalla Fondazione Apulia Felix in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia per ricordare due giovani studenti scomparsi prematuramente, due ragazzi originari di Troia e venuti a mancare il 28 novembre 2010 in tragico incidente avvenuto sulla strada provinciale 115.

La partecipazione al Premio è riservata ai migliori talenti della Capitanata.

Il premio di studio:

La I edizione del premio di studio “Mario Beccia e Angelo Ricchetti prevede l’attribuzione di n. 12 Premi di Studio che consistono nella copertura di tasse e contributi, relativi all’ iscrizione al I anno di studi presso l’Università di Foggia, per gli studenti che non siano già esonerati dal pagamento dei medesimi perché beneficiari o idonei al conferimento di borsa di studio regionale (Bando A.DI.S.U.).

Possono presentare domanda di partecipazione al Concorso  tutti gli Studenti che per l’anno scolastico 2011-2012 abbiano conseguito la Maturità presso uno degli Istituti Scolastici Superiori  della provincia di Foggia con votazione da 98/100 a 100/100 e lode, con un reddito  familiare,   risultante dal Mod. ISEE relativo all’anno 2011, da euro 17.001 in su (gli studenti con reddito inferiore  accedono, previa presentazione di apposita domanda, al conferimento di Borsa di studio regionale e, se beneficiari o idonei, sono esonerati dal pagamento di tasse e contributi universitari)  e che intendano immatricolarsi per l’AA. 2012-2013 ad uno dei Corsi di Studio dell’Università di Foggia.

Gli interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione alla procedura per il conferimento del Premio mediante compilazione di apposito modulo  da inviare, a mezzo raccomandata A.R. o da consegnare all’Ufficio Protocollo dell’Università degli Studi di Foggia, entro il giorno 31/10/2012. Le domande dovranno essere indirizzate a: Magnifico Rettore, Università degli Studi di Foggia, Via A. Gramsci n. 89/91– 71122 Foggia. Sulla busta dovrà essere riportata la dicitura “I Concorso premi di studio Mario Beccia e Angelo Ricchetti”.

La Fondazione Apulia Felix, costituitasi nel marzo scorso, è composta da un insieme di imprenditori interessati a perseguire fini di utilità sociale nei settori della ricerca scientifica, dell'istruzione, dell'arte, della sanità, dell'assistenza alle categorie sociali deboli, della valorizzazione dei beni e delle attività culturali, nonché dei beni ambientali con il compito di favorire e promuovere il territorio della provincia di Foggia con particolar riferimento alla sua Università.

Con l'istituzione di questo Premio di Studio, che vuole riconoscere e valorizzare l'impegno dei migliori studenti delle V classi delle Scuole superiori della Capitanata e sollecitare la loro iscrizione all'Università di Foggia, la Fondazione Apulia Felix inaugura ufficialmente le sue attività di sostegno e promozione della cultura e della formazione.

Info:

www.unifg.it

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I bandi regionali del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Puglia debbono prevedere l’assegnazione e l’erogazione di risorse su base provinciale e non attraverso un’unica graduatoria regionale.

Questa la richiesta avanzata dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Provinciali della provincia di Foggia, illustrata nel corso di una conferenza stampa alla Fiera di Foggia.

Sempre con riferimento alle misure del PSR, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine Luigi Miele – occorre rivisitare l’attuale configurazione delle cosiddette zone omogenee, ridisegnandole in modo più rispondente alla realtà agricola e territoriale delle diverse provincie pugliesi, ma soprattutto è indispensabile che vengano meglio esplicitati alcuni parametri e criteri a nostro avviso troppo discrezionali o comunque non adeguatamente rispondenti a valutazioni oggettive.

E’ una situazione non più sostenibile perché penalizza costantemente l’agricoltura di Capitanata - ha aggiunto Miele illustrando al riguardo i dati disponibili - e che va immediatamente affrontata e risolta, anche per evitare ricorsi amministrativi da parte delle imprese agricole che si ritengono danneggiate.

La soluzione, si è detto alla conferenza stampa, potrà esser efficacemente ricercata e perseguita attraverso un approfondimento ed un confronto con la categoria dei tecnici agricoli e con l’indispensabile coinvolgimento delle organizzazioni professionali agricole.

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Monte Sant’Angelo, 02 ottobre 2012

 

In questi giorni l’Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo ha dato il via alla “Raccolta differenziata porta a porta”. L’ impegno dei cittadini è palese e c’è soprattutto la volontà di rendere il centro garganico un’oasi verde dove i rifiuti diventino materiali da riciclare. Ma a quanto pare questa differenziata non riesce a dare i tanti attesi risultati. Il primo problema che si è riscontrato (ed è sotto gli occhi e il naso di tutti) è la poca capienza dei bidoni per la raccolta della plastica, della carta e del vetro, che tracimano di materiali in disuso mescolati con altri non “ospitabili” negli stessi contenitori. Infatti alcuni cittadini sono costretti a lasciare il materiale differenziato umido e secco a terra nei pressi del cassonetto.

Motivo? I cassonetti per l’umido e il secco sono stati eliminati.

Ma oltre la mancanza ci si mette anche la beffa.

Di cosa stiamo parlando? Ebbene, questa mattina un operatore ecologico anziché raccogliere i rifiuti tracimanti dai cassonetti in essere (che ricordiamo sono adibiti per la raccolta della plastica, vetro e carta), questi li ha buttati nell’aiuola adiacente i bidoni dell’immondizia, sporcando l’area verde e contribuendo, ahinoi, a inquinare un’area cittadina.

“Fatti & Misfatti” (il muro parlante di Monte) ha ricevuto questa segnalazione con le foto scattate da alcuni cittadini al seguito: ci sembra doveroso pubblicarla e inviare il tutto all’Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo per eventuali provvedimenti e prima che la nostra bellissima Monte diventi una discarica a cielo aperto.

Vittorio de Padova

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Il colonnello Antonio Basilicata, di 48 anni, è il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Foggia. Nato ad Arienzo, in provincia di Caserta, subentra al colonnello Antonio Diomeda, nominato vicecomandante del Nas. Basilicata proviene da Roma dove ha ricoperto l'incarico di comandante reparto corsi Scuola ufficiali. Diversi gli incarichi ricoperti nel corso degli anni, tra i quali ufficiale addetto alla Sezione anticrimine (Ros) di Bari, comandante Compagnia carabinieri di Roma-Eur, comandante di Compagnia di Roma-Trionfale e capo sezione ufficio ordinamento del Comando generale.



comunicato stampa

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