Il Foggia cerca la continuità nei risultati. Oggi affronta una squadra esperta come il Brescia allo Zaccheria.
La gara è molto spezzettata, per i molteplici falli di giuoco e tante perdite di tempo.
La prima vera palla goal arriva al 31esimo, Guarna è bravo a deviare in angolo sul bel diagonale di Caracciolo, lasciato inspiegabilmente solo dalla difesa rossonera.
Al 37esimo, il Foggia passa. Cross dalla sinistra di Kragl per Mazzeo che di testa indirizza verso la porta, un difensore devia in extremis ma Nicastro è più veloce e realizza.
Al 45esimo, Furlan crossa da sinistra, Caracciolo di testa ma è ancora bravo e reattivo Guarna che compie una gran parata deviando in angolo.
Finisce il primo tempo
Ripresa.
Subito Foggia vicino al raddoppio con Zambelli, che al 48esimo, in contropiede, servito da Mazzeo, manda alto.
Al 60esimo, Ndoj, rasoterra la palla sfiora il palo.
Al 67esimo, il Brescia pareggia. Spalek crossa e Torregrossa di testa anticipa tutti i difensori.
Al 75esimo, arriva la doccia gelata, il Brescia raddoppia. Agnelli atterra in area Torregrossa, per l'arbitro è rigore. Dagli undici metri va Caracciolo che realizza.
Il Foggia cerca di reagire ma l'unica occasione arriva al 94esimo, quando Kragl scaglia uno dei suoi tiri dalla distanza ma la palla finisce di pochissimo a lato.
Sport
Si ritorna allo Zaccheria dopo la gara a porte chiuse.
Subito Foggia al 9°, Kragl crossa dalla sinistra, Mazzeo di testa esalta i riflessi di Colombi, che respinge d´istinto.
Al 15esimo, Deli serve Nicastro che calcia a volo, palla di poco alta.
Al 20esimo, arriva la rete del Foggia. Martinelli serve Nicastro, che crossa per l´accorrente Mazzeo che di testa insacca.
Al 28esimo, ancora Foggia. Martinelli appoggia a Mazzeo, che crossa, Gerbo di testa serve Agnelli, che da pochi metri dalla porta, cicca la sfera.
C'è solo una squadra in campo.
Al 42esimo, il Foggia raddoppia. Punizione dalla distanza, sulla palla si presenta Kragl, che con un missile terra-aria, batte, nell´angolino basso, Colombi.
Il primo tempo finisce qui.
Ripresa.
Al 56esimo, il Foggia la chiude. Greco per Nicastro che di testa serve Deli, il quale salta due avversari e serve a Kragl che di corsa sferra ancora un tiro micidiale. 3 a 0.
La partita finisce qui, nessun altra azione degna di nota, se non alcuni cambi.
Alla fine la vittoria non è semplicemente espressa dal risultato, soprattutto quando si parla di ragazzi Under 12. La Fovea Embers porta i propri “piccoli” al primo impegno stagionale di categoria e il successo è assicurato. In tutto e per tutto, perché se è vero quanto affermato in precedenza, è altrettanto vero che la vittoria aiuta a… imparare a vincere. Lo sanno in casa Fovea Embers e vogliono abituare bene i propri ragazzi, così 4 vittorie in altrettante gare e ottime giocate di baseball quasi “da grandi”.
A Chieti, nella Winter League abruzzese, i risultati dei giovani players foggiani sono stati di ottimo livello e domenica sono tornati dalla trasferta con 4 affermazioni su 4 gare.
Soddisfazione massima dei coach Alfredo Strippoli, Claudio Stefanelli, Angelo Ciavarella e Rocco Raffaele per l’impegno e per la dedizione, atteggiamento che questa società mette come base di insegnamento per i ragazzi, oltre al divertimento puro, che è essenziale vista l’età di cui stiamo parlando.
“Oggi è stata scritta una bellissima pagina di sport dai nostri ragazzi – afferma il presidente Giovanni Battista Vitrani – che hanno messo in campo concentrazione, compattezza, sostegno vicendevole e voglia di giocare e di divertirsi insieme. Questi gli ingredienti fondamentali delle meravigliose vittorie odierne”.
Non c’era classifica, per cui hanno vinto tutti. Ma in queste occasioni, a vincere è soprattutto lo sport.
I RISULTATI DELLE GARE DEL TORNEO
Fovea-Teramo 1= 12-3
Atoms-Fovea = 5-11
Fovea-Chieti 2 = 5-0
Fovea-Teramo 2= 11-3
Chieti 1-Teramo 2= 8-5
Chieti 1-Chieti 2= 6-4
Ufficio Stampa Fovea Embers
comunicazione.foveaembers@gmail.com
Nel mondo del calcio, culmine della visibilità e della celebrità oggigiorno, la strada per arrivare in alto è lunga e tortuosa e inizia spesso da piccoli centri che risultano sconosciuti alla maggior parte degli addetti ai lavori. Nel caso di Mino Raiola, colui che insieme a Jorge Mendes spicca come l'agente di calciatori più quotato del momento, la storia della scalata al successo inizia a Foggia, all'inizio degli anni '90. Nel mercato del 1992, quando Zdenek Zeman sedeva sulla panchina dei Satanelli dando vita al fantastico periodo di Zemanlandia, l'attaccante olandese Bryan Roy arrivava allo stadio Pino Zaccheria proprio ad opera del giovane Raiola, nato in provincia di Salerno e cresciuto ad Haarlem, Olanda, in una famiglia campana che gestiva una pizzeria. Con questa manovra di mercato, Raiola iniziò dunque la propria carriera alla gestione di calciatori di rilievo, dimostrando una grandissima abilità nelle trattative con i presidenti dei club e nella ricerca delle migliori condizioni economiche per lui e i propri assistiti.
Un decennio dopo circa, l'agente olandese di origini italiane si sarebbe dimostrato ancora più maturo e sapiente iniziando ad acquisire la procura di calciatori di livello come ad esempio Maxwell, terzino brasiliano da poco approdato all'Ajax. Fu proprio grazie al sudamericano che Raiola conobbe Zlatan Ibrahimovic: l'attaccante svedese era da poco ad Amsterdam e non riusciva a fare il salto di qualità, soprattutto a livello di immagine. Molto amico di Maxwell, che lo aveva ospitato per un lungo periodo al suo arrivo in Olanda, Ibrahimovic decise di dare una possibilità all'agente dietro consiglio proprio del brasiliano. A quell'epoca l'Ajax era tra i favoriti dai bookmaker nel calcio olandese e il suo bacino d'utenza era importantissimo, ma il giovane Zlatan voleva comunque espandere le sue possibilità di crescita, per questo cercò di incontrare quanto prima Raiola.
Il primo incontro tra l'agente e il calciatore resterà per sempre nella memoria di entrambi. Ibra si presentò in un hotel di Amsterdam ben vestito, quasi come se dovesse andare a un matrimonio, mentre Raiola arrivò in maglietta e pantaloncini corti. Schietto e quasi menefreghista, Raiola fu piuttosto superficiale nel suo approccio con l'attaccante svedese, uno che non le aveva mai mandate a dire a nessuno. Comparando i suoi dati statistici relativi ai goal con quelli di cannonieri europei come Vieri e Trezeguet, Raiola disse a Zlatan che non era al loro livello, causandone l'ira. Lo svedese lasciò l'albergo in malo modo.
Poco dopo, però, Ibra contattò nuovamente Raiola per fargli sapere che intendeva offrirgli un contratto come agente. Evidentemente le parole dure del procuratore furono decisive, perché da quel momento in poi lo svedese non avrebbe più smesso di progredire a suon di goal e giocate funamboliche. Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Paris Saint Germain e Manchester United sarebbero state le squadre in cui avrebbe giocato in seguito. La riprova dell'ottimo lavoro di Raiola, la cui avventura nel mondo del calcio iniziò proprio a Foggia, con l'arrivo di Bryan Roy.
Gara dura per il Foggia lla Favorita di Palermo.
Nei primi minuti della gara le due squadre cercamo di passare subito in vantaggio, affrontandosi a viso aperto.
Al 16esimo, angolo per il Palermo, Coronado indirizza verso il secondo palo, dove Nestorovski di testa manda alto.
Al 28esimo, Gerbo ci prova dalla distanza con un diagonale a filo d'erba, Posavec blocca.
Al 31esimo, Gnahorè da fuori, Guarna si tuffa e devia in angolo.
Il primo tempo finisce qui.
Ripresa.
Al 48esimo, Agnelli serve Nicastro che cerca il tiro a giro, palla fuori.
Al 50esimo, Kragl calcia direttamente in porta sul secondo palo. Posavec compie un salvataggio in extremis sul tiro di Nicastro.
Al 63esimo, i padroni di casa passano in vantaggio. Contropiede del Palermo, Coronado serve Nestorovski che tira, la palla impatta sul braccio di Loiacono. Per l'arbitro è rigore. Dal dischetto va Nestorovski che batte Guarna.
Al 69esimo il Palermo resta in dieci per il rosso diretto a Coronado. Brutto fallo su Gerbo.
Al 78esimo, il Foggia pareggia. Scaglia serve Mazzeo che da a Duhamel, il quale calcia da fuori area di prima intenzione e piega le mani a Posavec.
All'84esimo, il Foggia passa in vantaggio. Punizione corta di Agnelli per Kragl che fa partire un grandissimo sinistro che batte ancora Posavec.
All'87esimo, pericolo per il Foggia. Rispoli crossa, Nestorovski di testa manda sulla traversa.
La partita termina qui.