Campagna olivicolo-olearia, i riscontri di “Un giro d’olio” a Cerignola, Torremaggiore, Vieste e Vico
FOGGIA “Dovremo aspettare la prima decade di dicembre per avere un quadro definitivo su quantità e qualità della campagna olivicolo-olearia 2023-2024, di certo queste prime settimane di raccolta hanno iniziato a darci risposte positive su tutte e due i fronti, per questo motivo siamo cautamente fiduciosi, l’olio prodotto quest’anno in Capitanata sarà il top”. É Guido Cusmai, presidente dell’Associazione Provinciale degli Olivicoltori di Foggia, al termine del secondo educational tour nell’ambito di “Un giro d’olio”, a tracciare un primo bilancio sulle settimane più importanti per il settore olivicolo.
“Un giro d’olio” è un’iniziativa organizzata da Apo Foggia, il progetto è stato finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, Misura 3 - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, sottomisura 3.2 “Sostegno alle attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno”.
A CERIGNOLA. A Cerignola, sono ancora diversi i grandi produttori olivicoli impegnati nella raccolta della coratina. Tempi della raccolta che, anche a causa del clima, quest’anno si sono piuttosto allungati, con gli olivicoltori che hanno dovuto affrontare una serie di disagi. Giornalisti e buyer di “Un giro d’olio”, nella terra di Giuseppe Di Vittorio, hanno visitato sia gli uliveti di coratina sia quelli in cui nasce la Bella di Cerignola, la regina delle olive da tavola.
A TORREMAGGIORE. Il viaggio è proseguito dal Basso all’Alto Tavoliere, con gli ospiti approdati nella terra d’elezione della Peranzana, l’oliva dalla doppia vocazione, da mensa e da spremitura, che dà vita a un olio extravergine d’oliva sempre più apprezzato e richiesto sui mercati di tutto il mondo. Anche a Torremaggiore la stagione olivicola va delineandosi in modo positivo, sia per la quantità che per la qualità.
SUL GARGANO. A Vieste, attività frenetica e febbrile dei frantoi ancora in piena campagna olearia. Sono decine i piccoli produttori che, proprio in questi giorni, si affrettano a conferire le proprie olive alle aziende olearie per la molitura. Il profumo dell’olio novello che se ne ricava si fa sempre più intenso, in questi giorni, nel vasto agro viestano. Stesse scene nei due frantoi di Vico del Gargano dove, come a Vieste, prevalgono gli oliveti di ogliarola garganica. Anche a Vico la campagna olivicolo-olearia sta procedendo in modo positivo, dopo una serie di annate, le ultime, che qui sono state caratterizzate da grandi difficoltà.
PROMESSE MANTENUTE. “Abbiamo mantenuto le nostre promesse”, dichiara Guido Giuliani, “perché, come avevamo detto ai nostri ospiti al giorno del loro arrivo, il viaggio nell’olivicoltura della Daunia avrebbe messo in evidenza un territorio e delle aziende davvero meritevoli di attenzioni e capaci di stupire per le loro eccellenze”. La sottomisura 3.2, strumento attraverso il quale è stato promosso e finanziato il progetto, ha alcuni obiettivi precisi: innanzitutto, le attività poste in essere mirano a migliorare la conoscenza dei regimi di qualità; a innovare le caratteristiche dei processi produttivi e a ottimizzare le tecniche agricole utilizzate per esaltare proprietà qualitative, nutrizionali e organolettiche degli olii extravergini d’oliva. Un altro obiettivo del progetto è quello di promuovere azioni di sostegno della fase di commercializzazione, con attività rivolte prevalentemente agli operatori del settore, in particolar modo a buyers, stampa, opinion leader, attraverso l’utilizzo di strumenti di comunicazione e iniziative di incoming.