“La storia impietosamente si ripete, a distanza di pochi mesi da quel febbraio 2021. È la storia di un individuo che detiene cani da caccia per farli proliferare e vendere. Questa è la terribile storia di un numero non precisato di cani che hanno rimpiazzato altri poveri simili circa due anni e mezzo fa, quando, dopo dolori e sofferenze, erano stati finalmente liberati. Questa la terribile vicenda che si perpetra in via Almirante, nel territorio di Foggia, dove è presente una struttura abusiva - su suolo pubblico, e su cui era già stato effettuato un intervento - di fronte ad un terreno incolto e alle spalle di un esercizio di tabaccheria ed alimentari. Già negli scorsi giorni Rivoluzione Ecologista Animalista aveva denunciato mediaticamente le condizioni indicibili e gravi di quei poveri esseri indifesi all’interno di quella capanna di fortuna, fatta di lamiere e pannelli di legno: una gabbia lager, non fatichiamo a definirla, da dove spesso si odono strazianti lamenti e il fetore di sostanze di rifiuto stagnanti. Una situazione scandalosa, aggravata dalle temperature torride e asfissianti di queste settimane, su cui però le istituzioni competenti, Polizia municipale e ASL incluse, non sono intervenute in maniera concreta ed efficace anzi sono rimaste praticamente immobili, in particolare la Asl medesima che non ha considerato il maltrattamento ed il malgoverno ma addirittura una condizione soddisfacente per gli animali, avendo trovato cibo ed acqua a sufficienza. Presumibilmente a seguito di preavviso al proprietario. In questo modo la Asl di Foggia preposta ai controlli sul benessere degli animali tutela la salute degli animali reclusi all'interno della struttura? Alla stessa maniera, non si può neppure sottacere il comportamento usato dalla responsabile della stessa Asl che ha effettuato il sopralluogo in Via Almirante alle nostre richieste che certamente non dà una buona immagine di una preposta a tale incarico. Dunque, ci chiediamo: perché questo comportamento negligente e questo atteggiamento poco professionale? Perché il Comune sembra voltarsi dall’altra parte di fronte a questi fatti allarmanti? Bisogna fare presto perché la vita dei cani potrebbe essere in imminente pericolo e non dobbiamo perdere più un secondo di tempo. Da parte nostra, siamo pronti a denunciare tutte le istituzioni competenti nelle sedi opportune affinché siano salvaguardati i diritti di quei poveri animali. Basta con l’immobilismo e le inefficienze”. Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.