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La politica è subordinata all’azione incomprensibile di RFI Spa? Oltre 4,5 mln di pugliesi e lucani ed il turismo ne risulterebbero ulteriormente danneggiati.
Avviato da ieri il “nuovo” collegamento diretto ferroviario tra Puglia e Campania. 4 ore e 10 minuti i tempi di percorrenza. Molto meno veloce del cd. “rapido” di oltre due decenni fa come fa rilevare anche Federalberghi Puglia. Non competitivo con gli attuali servizi su gomma. La politica, senza intervenire subito, consente ad RFI S.p.A. di continuare ad alimentare le disuguaglianze e le disparità tra cittadini del Nord e del Sud come dimostrato anche dall’Istat in un suo recente Focus sul PNRR.
Da ieri emergono ulteriormente le contraddizioni e i ritardi incomprensibili da parte di RFI S.p.A. che, da anni, la FAST-CONFSAL di Puglia e Basilicata denuncia in forma scritta e motivata, unitamente a quella nazionale, a tutti i livelli istituzionali pugliesi e lucani ma anche a livello nazionale, parlamentare e governativo, l’incomprensibile tardiva realizzazione degli investimenti infrastrutturali nelle due regioni, previsti e finanziati da programmazioni addirittura dal 2007-2013.
La linea ferroviaria AV/AC Napoli-Bari costerà non meno di 7.700 mln€. Con il completamento dell’opera, previsto nel 2027, ci sarà un risparmio rispetto agli attuali tempi di percorrenza di: –1 h (60 minuti) (tratta A) tra Roma e Bari e – 2 h (120 minuti) (tratta B) con tra Napoli e Bari con collegamento diretto. Quello attivato ieri impiega oltre il doppio del tempo previsto!
Tra sottoscrizione del relativo CIS ferroviario e completamento opera ci sono oltre quindici anni e per ogni minuto risparmiato, completando l’opera, si spenderanno oltre 128 mln€/min se si considera la riduzione temporale tra Roma e Bari (tratta A) e oltre 64 mln€/min tra Napoli e Bari (tratta B).
A Foggia con la stazione AV in esercizio, per la quale si registrano incomprensibili ritardi realizzativi (doveva essere operativa dal 2° semestre 2022) come riporta la figura seguente:

si risparmieranno rispetto agli attuali tempi circa 20 min. per gli IC e circa 11 min. per treni AV.
L’opera nonostante costi oggi il doppio dei 20 mln inizialmente previsti (2017), cioè 40 mln di euro risulta avere, in pratica, l’equivalente del costo di 40 secondi di riduzione dei tempi attuali nel caso della tratta A o 18 secondi nel caso della tratta B. Ma la stazione AV non c’è e non ci sono cantieri RFI S.p.A. Esattamente come su scambi e deviatoi, per il PRG Ferro del nodo/polo FSI S.p.A. di Foggia.
“Per tali motivi, come dimostrato dall’attivazione del collegamento Intercity diretto Puglia-Campania da ieri, per ogni viaggio, agli utenti dei treni AV che sono costretti, dal II° semestre 2022, ad impiegare oltre 11 minuti in più a viaggio, si aggiungono anche gli utenti degli Intercity (pugliesi, lucani e gli altri fruitori) da ieri sono costretti ad impiegare oltre 20’ in più -afferma Pasquale Cataneo che è anche responsabile del Centro Studi nazionale - eppure l’altra stazione a Foggia, a 4 km dalla prima e da connettere con BRT o con estensione degli attuali servizi ferroviari locali in essere, è già finanziata e condivisa dagli EE.LL con delibere consiliari: Comune (n.13/2017) e Provincia (n.11/2018) di Foggia. Inoltre – sottolinea l’esperto di sviluppo territoriale - è a bassa complessità progettuale, con costi molto contenuti (da 1/20 a 1/40 rispetto ad altri lavori con pari benefici) e tempi di realizzazione molto più ragionevoli rispetto ad opere sulla stessa linea. Essa consentirà di conseguire le stesse riduzioni di percorrenza, una volta che RFI S.p.A. si deciderà a realizzarla… al pari di altre, come il secondo fronte di stazione per quella centrale di Foggia come fatto oculatamente per altre Città pugliesi e non sul quale siamo pure impegnati.”
Stesso trattamento e altrettanto incomprensibili motivazioni di mancata realizzazione sono stati riservati da RFI S.p.A. pure per l’elettrificazione, eliminazione P.L., ecc. della linea ferroviaria Potenza-Foggia (era prevista già nel F.S.C. 2007-2013) con la diramazione per San Nicola di Melfi.

“La FAST-CONFSAL rinnova, per quanto sopra riportato, l’invito pressante a tutta la Politica pugliese e lucana di richiedere un Tavolo urgente a livello ministeriale MIT nel quale affrontare e definire, con la presenza dei vertici istituzionali di Regione Puglia e Basilicata, Provincie di Potenza e Foggia, Comune di Foggia unitamente a quelli di RFI S.p.A. e dei Commissari governativi e delle parti sociali, - rimarca il sindacalista autonomo della Confsal - le eventuali problematiche e le soluzioni su questi segnalati investimenti ed altri interventi in capo ad RFI S.p.A., come l’andamento dei lavori sul raddoppio Lesina-Termoli per la loro valenza sistemica. Queste opere interessano oltre il 7,5% della popolazione italiana, se ci si limita ai soli residenti. Sarà capace la Politica pugliese e lucana di fare ciò? Vedremo. Noi della FAST-CONFSAL – chiosa il Segretario generale di Puglia e Basilicata- siamo pronti insieme alla nostra Segreteria Nazionale e alla Confederazione, come fatto già in altre occasioni, a confrontarci dati alla mano avendo come direttrice d’azione il valore degli investimenti e del lavoro, ponendo innanzi l’interesse pubblico, la riduzione dei divari territoriali, le pari opportunità e gli stessi servizi essenziali, come in questo caso, della mobilità sostenibile per passeggeri e merci per la crescita del Mezzogiorno e complessiva di tutto il nostro Paese.”

FAST CONFSAL DI PUGLIA E BASILICATA