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uniFoggia, 28 luglio 2023. Sono sei i nuovi corsi di laurea dell'Università di Foggia per l'a.a. 2023/2024 presentati oggi durante la conferenza stampa svoltasi a Palazzo Ateneo. Oltre al Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Lo Muzio, alla Prorettrice vicaria, prof.ssa Milena Sinigaglia e al delegato rettorale alla didattica, prof. Giorgio Mori, presenti i coordinatori dei nuovi corsi di laurea triennale e magistrale afferenti alle aree scientifiche e disciplinari.

L'offerta formativa dell'Ateneo si arricchisce ulteriormente portando a 53 i corsi di laurea ( 29 triennali, 20 magistrali di cui 3 interateneo, 4 a ciclo unico). Di seguito i nuovi corsi:
1. Cultura e sostenibilità della enogastronomia (L-gastr) del DAFNE, coordinato dalla prof.ssa Antonella Santillo, un corso triennale incardinato in un Dipartimento di eccellenza del territorio foggiano, che ha una lunga tradizione di studi in ambito agroalimentare, con un taglio estremamente attuale sulla sostenibilità ambientale.
2. Igiene dentale (L/SNT3) di area medica, coordinato dal prof. Lucio Lorusso, un corso triennale professionalizzante, che abiliterà i laureati alla professione di igienista dentale, accompagnandoli direttamente nel mondo del lavoro che esprime una forte richiesta di questa figura sanitaria.
3. Diritto e gestione dei servizi sanitari (LM/sc-giur) del Dipartimento di Giurisprudenza, coordinato dal prof. Vincenzo Colonna, un corso magistrale che punta a formare professionisti specializzati nella gestione degli aspetti giuridici e tecnico-gestionali del sistema sanitario, un settore in forte espansione per motivi sia sociali (come l’invecchiamento della popolazione) che politico-istituzionali (ad es., gli investimenti del PNRR).
4. Lingue e culture per la comunicazione internazionale (LM-38) del DISTUM, coordinato dalla prof.ssa Anna Riccio, un corso magistrale che spinge l’acceleratore dell’Unifg sull’internazionalizzazione e sullo sviluppo interculturale, con un accento particolare sulle avanguardie tecnologiche in ambito di traduzione e interpretazione.
5. Psicologia scolastica (LM-51) del DISTUM, coordinato dalla prof.ssa Paola Palladino, un corso magistrale che formerà psicologi dotati di diverse competenze del settore, ma con una particolare inclinazione verso gli ambienti scolastici ed educativi.
6. Scienze infermieristiche ed ostetriche (LM/SNT1) di area medica, coordinato dal prof. Tommaso Cassano, un corso magistrale di alta specializzazione che mira a trasmettere competenze non solo strettamente cliniche, ma anche manageriali, gestionali e di ricerca, offrendo quindi skills diversificate ma anche molteplici sbocchi lavorativi, anche dirigenziali.

“All'indomani dell'ottimo risultato conseguito dalla nostra Università per l'assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario, che voglio ricordare supera i 55 milioni di euro, sono molto lieto di presentare oggi i sei nuovi corsi di laurea che partiranno nel prossimo anno accademico 2023/2024 e che arricchiscono un'offerta formativa di altissima qualità. Come dimostrato anche dalle recenti classifiche Censis, il nostro impegno nella didattica è costante e sempre orientato ad offrire ai nostri studenti nuove opportunità sul piano formativo in grado di facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro." ha commentato il Rettore, prof. Lorenzo Lo Muzio.

“Sono sei i corsi di laurea approvati dall’ANVUR per l’Università di Foggia”, aggiunge il prof. Giorgio Mori, delegato del Rettore alla Didattica, “un risultato che celebriamo come ulteriore passo in avanti per la crescita della comunità discente e professionale del nostro territorio”.

Le possibilità didattiche della nuova offerta formativa 2023/2024 puntano a creare nuovi percorsi di inserimento nel mondo del lavoro, cercando al contempo di rendere Unifg una meta di studi sempre più appetibile e ambita.

Maggiori informazioni sui corsi attivi presso Unifg sono disponibili su www.unifg.it

Ufficio Stampa, Comunicazione istituzionale ed Eventi di Ateneo
Università di Foggia

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comunesansevero
Il Consiglio Comunale nel corso della sua ultima seduta, ha approvato una MOZIONE AI SENSI DELL’ART. 60 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN SEVERO – “DISEGNO DI LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DIVIETO DI PRODUZIONE E DI IMMISSIONE SUL MERCATO DI ALIMENTI E MANGIMI SINTETICI” sottoscritta dai Consiglieri Comunali: Michele de Lilla, Antonio Bubba, Michele Santarelli, Maurizio Spina, Antonio Carafa, Morena Fontanello e Lidya Colangelo.

VISTO lo Schema di disegno di legge recante disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici approvato dal Consiglio dei Ministri in data 28 marzo 2023; CONSIDERATA la necessità di tutelare la salute umana e preservare il patrimonio agroalimentare, particolarmente vario nella nostra area di prodotti espressione del processo di evoluzione socio-economica e culturale dell’Italia, resosi particolarmente importante per l’interesse nazionale; ATTESO che il principio richiamato all’articolo 7 del regolamento (CE) 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 giustifica l’adozione di misure quali quelle previste dallo schema di disegno di legge recante disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati; EVIDENZIATI i benefici che si ottengono dall’applicazione dei principi dell’economia circolare e della bioeconomia che contribuiscono allo sviluppo delle attività produttive nel rispetto del valore intrinseco del capitale naturale di cui disponiamo; PRESO ATTO, del processo in itinere a livello nazionale volto alla diffusione delle buone pratiche di allevamento, secondo l’approccio One Health, nel pieno rispetto degli standard di benessere animale che si evidenzia con una minore necessità di medicinali e in un notevole miglioramento della qualità degli alimenti; RICONOSCIUTI gli aspetti negativi causati dal processo di produzione della carne sintetica, a partire dal consumo di notevoli quantità di energia e di acqua che si rendono necessarie in laboratorio, con persistente accumulo di anidride carbonica e maggiori effetti sul riscaldamento globale; RICONOSCIUTI, ancora, gli aspetti negativi in termini numerici sull’asse indice di occupazione che interverrebbero ove si avviassero iniziative economiche connesse alla carne sintetica, la cui produzione è direttamente rispondente ad un tipo di modello finanziato da multinazionali del settore hi-tech, con la determinante nettamente schierata alla perdita di migliaia di posti di lavoro nella filiera della carne; RICONOSCIUTA, la presenza di un modello produttivo avente specificità territoriali locali, produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale che poco hanno a che fare con i modelli che propongono la immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici; CONSIDERATA, pertanto, la necessità di tutelare la salute pubblica attraverso l’attivazione di misure e divieti finalizzati a diffondere la piena consapevolezza sui rischi derivanti da un’eventuale immissione in commercio di carne sintetica per la carenza nutrizionale dovuta al corrispondente consumo di proteine animali; l’ambiente in ragione della diffusione di pratiche che distolgono i cittadini consumatori da scelte di consumo sostenibile ai fini della transizione alla neutralità climatica e la cultura e l’identità collettiva in ragione della perdita di competenze e conoscenze riguardanti i sistemi tradizionali di produzione zootecnica e di accesso all’esperienza qualitativa e valoriale dei prodotti trasformati; VISTO il decreto legislativo n. 267 del 2000 (TUEL), in particolare l’articolo 42 nonché lo Statuto comunale ed il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale; ATTESO che la presente deliberazione non necessita dei pareri di regolarità tecnica e contabile, stante la sua natura politica programmatica che non comporta impegni di spesa
DELIBERA
di impegnare il Sindaco affinché: dia ampia evidenza comunicativa al disegno di legge in oggetto sostenendo tutte le possibili iniziative, onde sensibilizzare i cittadini in ordine all’importanza delle misure in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Evidenzi ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati affinché avviino in tempi brevi l’iter di parlamentare del disegno di legge, per una sua rapida approvazione.


Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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canile

“La storia impietosamente si ripete, a distanza di pochi mesi da quel febbraio 2021. È la storia di un individuo che detiene cani da caccia per farli proliferare e vendere. Questa è la terribile storia di un numero non precisato di cani che hanno rimpiazzato altri poveri simili circa due anni e mezzo fa, quando, dopo dolori e sofferenze, erano stati finalmente liberati. Questa la terribile vicenda che si perpetra in via Almirante, nel territorio di Foggia, dove è presente una struttura abusiva - su suolo pubblico, e su cui era già stato effettuato un intervento - di fronte ad un terreno incolto e alle spalle di un esercizio di tabaccheria ed alimentari. Già negli scorsi giorni Rivoluzione Ecologista Animalista aveva denunciato mediaticamente le condizioni indicibili e gravi di quei poveri esseri indifesi all’interno di quella capanna di fortuna, fatta di lamiere e pannelli di legno: una gabbia lager, non fatichiamo a definirla, da dove spesso si odono strazianti lamenti e il fetore di sostanze di rifiuto stagnanti. Una situazione scandalosa, aggravata dalle temperature torride e asfissianti di queste settimane, su cui però le istituzioni competenti, Polizia municipale e ASL incluse, non sono intervenute in maniera concreta ed efficace anzi sono rimaste praticamente immobili, in particolare la Asl medesima che non ha considerato il maltrattamento ed il malgoverno ma addirittura una condizione soddisfacente per gli animali, avendo trovato cibo ed acqua a sufficienza. Presumibilmente a seguito di preavviso al proprietario. In questo modo la Asl di Foggia preposta ai controlli sul benessere degli animali tutela la salute degli animali reclusi all'interno della struttura? Alla stessa maniera, non si può neppure sottacere il comportamento usato dalla responsabile della stessa Asl che ha effettuato il sopralluogo in Via Almirante alle nostre richieste che certamente non dà una buona immagine di una preposta a tale incarico. Dunque, ci chiediamo: perché questo comportamento negligente e questo atteggiamento poco professionale? Perché il Comune sembra voltarsi dall’altra parte di fronte a questi fatti allarmanti? Bisogna fare presto perché la vita dei cani potrebbe essere in imminente pericolo e non dobbiamo perdere più un secondo di tempo. Da parte nostra, siamo pronti a denunciare tutte le istituzioni competenti nelle sedi opportune affinché siano salvaguardati i diritti di quei poveri animali. Basta con l’immobilismo e le inefficienze”. Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.

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UniversitàAteneoFoggia, 27 luglio 2023. Il Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica (MUR) ha comunicato l’assegnazione del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) per l’anno 2023 che rappresenta la maggior fonte di sostentamento per gli Atenei nell’ambito del sistema universitario nazionale.

All’Università di Foggia sono stati assegnati € 55.683.371,00, un importante risultato che migliora il dato dello scorso anno già molto soddisfacente di 49.828.294,00 euro, registrando un incremento di + € 5.855.077,00 pari al +11,75%.

Un risultato senza precedenti per l’Ateneo di Foggia che si posiziona al 2° posto nel panorama nazionale tra le Università più virtuose, l’unica insieme all’Università di Ferrara ad aver superato l’incremento limite di salvaguardia fissato dal MUR dell’8%.

Entrando nel dettaglio delle voci del FFO 2023, merita una particolare attenzione l’assegnazione della cd. Quota Base (30.884.863,00 euro) che evidenzia un incremento di +2.551.786,00 euro con + 9% rispetto al FFO 2022. Un dato influenzato dall’ottimo risultato in termini di studenti regolari ai fini del costo standard che vedono l’Università di Foggia al 4° posto tra gli Atenei Italiani.
Il capitolo relativo alla Quota Premiale (VQR + Politiche di reclutamento + Autonomia Responsabile) ha fatto registrare uno stanziamento pari a 17.435.462,00 euro con +1.769.462,00 euro di incremento rispetto al 2022 (+ 11%).

Molto soddisfatto il Rettore, prof. Lorenzo Lo Muzio, che ha commentato: "È un risultato che, a inizio mandato, non posso che guardare con grande soddisfazione perchè conferma la qualità delle scelte politiche, strategiche e gestionali condotte dall’Ateneo. Esprimo, pertanto, il mio personale apprezzamento per l'operato del mio predecessore, prof. Pierpaolo Limone, e del direttore generale, dott.ssa Teresa Romei. Allo stesso modo, tuttavia, non posso non esprimere, in questa occasione, la mia personale gratitudine a tutti i membri della Comunità accademica che hanno contribuito con il loro lavoro al raggiungimento di questo importante risultato che conferma l'eccellenza dell'Università di Foggia nell'ambito del sistema universitario. Non possiamo, infatti, dimenticare, che al di là della visione strategica e delle decisioni di natura gestionale e politico istituzionale della governance, ci sono le persone che con impegno, dedizione e spirito di appartenenza consentono il raggiungimento di obiettivi così significativi. Il contributo di ciascuno di loro sia che si tratti di docenti, personale amministrativo o studenti, ha reso possibile il raggiungimento di questo successo. L'assegnazione ministeriale dei fondi di finanziamento ordinario, la più importante fonte di finanziamento per noi, ci proietta verso nuovi orizzonti, nuovi traguardi da raggiungere, opportunità da cogliere, progetti ambiziosi da realizzare nell'ambito della didattica, della ricerca, dell'innovazione, delle attività di terza missione. Questo ulteriore riconoscimento ci consente di lavorare serenamente per la crescita e lo sviluppo della nostra Università. Sono numerose le sfide che ci attendono nel prossimo futuro, per affrontarle saranno fondamentali gli investimenti, anche e soprattutto in termini strutturali e di risorse umane, che metteremo in campo sulla base di una visione strategica chiara e partecipata."

Ufficio Stampa, Comunicazione istituzionale ed Eventi di Ateneo
Università di Foggia

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cia
Prestiti per 583 milioni di euro: 210 a Foggia, 148 Bari, 72 nella BAT, 56 a Taranto, 49 Brindisi, 48 Lecce
Lo studio dell’Osservatorio Economico CIA Puglia: il 2022-2023 biennio nero e produzione agricola diminuita
Col rialzo dei tassi, molte aziende pugliesi in difficoltà nel ripianare i debiti rinvenienti dai prestiti attivati

Le imprese agricole pugliesi sono strozzate dai continui rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea. A sostenerlo è CIA Agricoltori Italiani di Puglia, dati alla mano.
“La politica monetaria della BCE spinge verso un rallentamento dell’economia, portando le aziende sane a rinviare gli investimenti e quelle indebitate a dover far fronte a maggiori oneri per ripagare le banche a cui hanno chiesto i prestiti. Così ogniqualvolta che la BCE alza i tassi di interesse, i finanziamenti alle imprese diventano più cari”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani.
INFLAZIONE E SPECULAZIONE. Per le aziende agricole particolarmente esposte con le banche, l’accoppiata inflazione-speculazione di certo non è stata fermata dalle politiche monetarie e finanziarie della BCE, che anzi rappresenta un doppio danno. Da una parte, si ha difficoltà a ripianare il debito, dall’altra si è costretti a sostenere costi di produzione e di gestione aziendale sempre più alti. I prestiti contratti dalle imprese del comparto primario, negli scorsi mesi, sono stati piuttosto ingenti. Questo fa capire le difficoltà crescenti delle realtà produttive del comparto primario a risollevarsi dalla simultanea mazzata inferta loro da una serie di fattori: massicce importazioni dall’estero di prodotti meno qualitativi e più concorrenziali dal punto di vista dei prezzi; incidenza sempre più alta dei danni da eventi climatici estremi; costi di gestione e di produzione sempre più insostenibili. La BCE fa un grosso favore agli istituti di credito che incassano senza far nulla e, a loro volta, non riconoscono compensi sui risparmi, mentre la politica dei tassi la si fa solo per disincentivare il sostegno a imprese e famiglie con la scusa dell’inflazione, generata soltanto da pure speculazioni. Uno studio dell’Osservatorio economico CIA Puglia quantifica l’ammontare dei finanziamenti erogati alle imprese agricole pugliesi.
PUGLIA AGRICOLA, PRESTITI PER 583 MILIONI. Al 31 marzo scorso, risultano prestiti per oltre mezzo miliardo di euro. Per la precisione, lo stock è di 583,4 milioni di euro (583.440.000), di cui 210,5 milioni di euro (210.536.000) alle aziende agricole della Capitanata; 148,4 milioni di euro (148.359.000) a quelle di Bari e provincia; 72 milioni di euro (71.975.000) alle imprese del comparto primario di Barletta-Andria-Trani; 55,5 milioni di euro (55.459.000) alle realtà imprenditoriali agricole di Taranto e provincia; 49 milioni di euro (48.970.000) a quelle del Brindisino; 48,1 milioni di euro (48.141.000) a quelle di Lecce e provincia. Sono stati presi in esame gli investimenti oggetto dei vari finanziamenti, tra cui i fabbricati non residenziali rurali e l’acquisto di macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti rurali vari.
2022-2023, IL BIENNIO NERO. Al rincaro dei prezzi delle materie prime energetiche e dei fertilizzanti si sono sommati eventi climatici avversi, prima tra tutti una grave siccità nel 2022. Eventi che in molti casi hanno compromesso i raccolti. Secondo stime preliminari, nel 2022 la produzione agricola sarebbe diminuita dello 0,7 per cento in volume, il valore aggiunto dell’1 per cento (Istat). Negli ultimi mesi, i prestiti alle piccole imprese hanno bruscamente decelerato, a seguito sia di un indebolimento della domanda sia di un inasprimento delle condizioni di offerta.
La stretta monetaria non sembra ancora finita, lasciando prevedere altri aumenti dei tassi.

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