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schermaCOPPA DEL MONDO DI SCIABOLA, IL PUGLIESE LUIGI SAMELE SUL PODIO NELLA GARA A SQUADRE AD ALGERI

ALGERI – Sale sul terzo gradino del podio e guadagna punti preziosissimi per la qualifica olimpica la squadra di sciabola maschile formata dal pugliese Luigi Samele, da Luca Curatoli, Michele Gallo ed Enrico Berrè ed impegnata nella tappa del circuito di Coppa del Mondo disputata ad Algeri.
Il cammino del quartetto azzurro è iniziato con la vittoria per 45-31 sulla Georgia del numero 1 del mondo Sandro Bazadze (regolato con un parziale di 5-1 da Samele, che ha fatto registrare un saldo attivo di sei stoccate) mentre nei quarti è arrivato il successo per 45-42 sulla Germania, molto importante in prospettiva Parigi 2024, con Samele ancora determinante con un +7 nei suoi tre assalti. Nulla da fare in semifinale, persa col punteggio di 45-37 per mano della Corea del Sud (poi nettamente battuta in finale dagli Stati Uniti per 45-32), ma il pronto riscatto per il team del CT Nicola Zanotti non si è fatto attendere ed è giunto nella finalina per il terzo posto contro l’Ungheria del tricampione olimpico Aron Szilagyi, battuta per 45-33, con Gigi Samele tenuto per l’occasione a riposo precauzionale.
Prossimo appuntamento con la Coppa del Mondo di sciabola dall’8 al 10 dicembre in Francia col GP FIE di Orleans.

 

Ufficio Stampa
Federazione Italiana Scherma

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link copiaAnche in Puglia tiene banco la questione abitativa degli studenti e delle studentesse dell’Università: a Bari, il 10 novembre alle ore 15:30, presso l’aula C (piano terra ArCoD) del Politecnico di Bari, la Rete della Conoscenza Puglia promuove insieme a Link Bari, Foggia e Lecce un’iniziativa di approfondimento politico del tema alla presenza della comunità accademica, del mondo del sociale, della politica e delle istituzioni.

“La carenza strutturale di posti letto è una questione che oggi più che mai richiede soluzioni politiche: serve sviluppare una strategia volta a raggiungere la copertura totale il prima possibile. Questo non solo perché continua ad essere paradossale che studenti e studentesse cui è riconosciuta l’idoneità al posto letto ne vengano esclusi, ma anche e soprattutto perché il costo di una stanza è cresciuto in modo spropositato anche nelle città universitarie pugliesi. A Bari siamo sopra i 350 euro al mese di media, a Lecce e Foggia, che in passato erano tra le città universitarie più economiche, la media è stabilmente sopra i 250 al mese. Non si può più attendere. Bisogna coprire tutte le richieste, fermare la speculazione sugli affitti brevi, fornire sostegni economici ai fuori sede: tutto questo in una precisa strategia di risposta ai rincari, che in un Paese in cui solo un terzo degli studenti va a vivere fuori casa rischia di generare una reazione a catena che genera ulteriore espulsione dai processi formativi proprio di chi, invece, ne avrebbe più bisogno” dichiara Vittorio Ventura, coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia.

"Anche nella città di Foggia stiamo assistendo ad aumenti degli affiti, fenomeno nuovo e preoccupante nel nostro territorio, che già vive una condizione generale di povertà e disuguaglianze.
Come sindacato studentesco crediamo che ora sia arrivato il momento di affrontare tale problematica, prima che diventi un'emergenza per gli studenti e studentesse della nostra città" afferma Francesca Stella, coordinatrice di Link Foggia

“Il 10 novembre, al Politecnico di Bari, parleremo di queste tematiche con i soggetti che a nostro parere devono assumere un ruolo cardine nella definizione di questa strategia: il professor Nicola Martinelli, docente Poliba e presidente di Urban@it, la CGIL Puglia e la FILLEA CGIL Puglia, forze sindacali che da sempre hanno preso posizione al fianco degli studenti e delle studentesse e stanno conducendo una lotta senza quartiere a scelte politiche scellerate che mettono ancora più in difficoltà le fasce più deboli della popolazione. Abbiamo invitato anche l’Assessore Regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo e l’Assessora alla Pianificazione Abitativa e all’Urbanistica Anna Grazia Maraschio, che sono gli attori istituzionali che devono dare risposte, in Puglia, al problema. Al mondo della politica, invece, abbiamo rivolto un appello: strutturiamo delle proposte concrete, prendiamo delle decisioni già in legge di bilancio regionale. Bisogna agire subito!”

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link copiaLe mense Adisu nella città di Foggia vivono, da mesi, una situazione estremamente complicata, aggravata dalla recente chiusura della mensa in via Galliani.
Questa mensa,infatti,mesi fa è stata chiusa, e non vi sono notizie concrete sulla sua riapertura. Inoltre, passando per la mensa, è ben presente un scritta "Vendesi", segnale chiaro del futuro che dovrà avere lo stabile che era adibito a mensa studentesca.

"Come sindacato universitario siamo molto preoccupati della situazione cittadina in cui versano le mense dell’Adisu Puglia, ente regionale per il diritto allo studio.
Da mesi la mensa in via Galliani è chiusa e da allora non abbiamo avuto nessuna riapertura o notizie certe sul futuro che avrà questa mensa, fondamentale per tanti studenti e studentesse", afferma Francesca Stella, Coordinatrice di Link Foggia.

"Il diritto allo studio di tanti studenti e studentesse risulta negato per colpa di questa chiusura, in quanto non dispongono di un luogo in cui poter consumare i loro pasti, previsti per i vincitori di borsa di studio. La situazione non è limitata alla mensa in via Galliani.
Attualmente le uniche mense disponibili sono il Bar Gam’s, ma riesce a fornire un numero limitato di pasti solo per il pranzo; e le mense presso le residenze di cui solo quella della Marina Mazzei è stata aperta anche a studenti non residenti in alloggi Adisu, fornendo i pasti a pranzo e cena.
Il quadro risulta preoccupante, ed urgono delle soluzioni immediate e precise.
Come Link Foggia chiediamo un tavolo di confronto con la sede territoriale dell’Adisu Foggia per avere risposte e avanzare le nostre richieste, portate già nella seduta del Cda Adisu odierna, tramite i consiglieri presenti in tale organo.
Chiediamo l’apertura di una mensa che riesca a sopperire alla chiusura su Via Galliani, la quale riusciva a coprire anche il Dipartimento di Studi Umanistici che ad oggi, vede quantomeno limitato l’accesso a questo servizio. ” conclude Francesca Stella, Coordinatrice di Link Foggia

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sbarchiimmigratiIl Decreto Legislativo 20/2023 che mette in difficoltà il centro “Casa di Abraham e Sarah”
La Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus scongiura la cancellazione voluta dal “Decreto Cutro” Assistenza psicologica, legale e scuola d’italiano: tre le attività che sarebbero dovute cessare

Assistenza psicologica, assistenza legale, insegnamento della lingua italiana. Sono tre servizi fondamentali che il Centro di Accoglienza di Casa di Abraham e Sarah, della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, garantisce ai migranti in difficoltà del territorio di Capitanata. Tre servizi che, stando al Decreto Legislativo 20/2023 (Decreto Cutro) – convertito con la Legge 50/23 – sarebbero dovuti cessare a partire dallo scorso 1° ottobre 2023. Un “taglio” di Governo netto e pesantissimo per l’intera comunità che la Fondazione, a proprie spese, ha deciso di scongiurare, continuando ad assicurare la continuità di questi servizi senza dei quali verrebbe meno il senso e gli obiettivi del lavoro di accoglienza della Casa di Abraham e Sarah.
6 ore settimanali di assistenza psicologica; 4 ore settimanali di informativa legale e orientamento al territorio; 4 ore settimanali di insegnamento della lingua italiana. Queste, più precisamente, le attività che rischiavano di essere cancellate. Chi opera nel sociale sa bene che si tratta di servizi essenziali, se si vuole garantire un percorso di accoglienza che fornisca gli strumenti indispensabili a ogni accolto, questo anche considerato il contributo del TAI (Tavolo Asilo e Immigrazione) e del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (del quale la Fondazione è parte) relativo ad alcuni punti critici della riforma apportata dal DL 20/23.
“L’inclusione parte dalla conoscenza della lingua e della cultura del territorio – dichiara Antonio De Maso, direttore della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus – ed è una visione miope quella di ritenere che si possa fare accoglienza senza questi servizi basilari. Inoltre – aggiunge De Maso – per rispondere all'emergenza umanitaria di queste settimane, la Fondazione ha deciso di promuovere un progetto per la sensibilizzazione delle famiglie del territorio che porti all'affido dei minori stranieri non accompagnati, che sempre di più stanno arrivando nel nostro Paese. Una scelta coraggiosa e anche un po' controcorrente, alla luce della narrazione che oggi si fa sul tema dell'accoglienza. Non possiamo tirarci indietro ora – conclude – soprattutto perché queste erano le intenzioni delle benefattrici, Maria de Vargas Machuca e Anna Maria Ceci, le quali con il lascito dei loro beni hanno voluto avviare opere di assistenza a persone in difficoltà, specialmente ai più giovani”.

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castelluccio valmaggioreINCLUDOUNIA, DA PASSIONE A OPPORTUNITA’ DI LAVORO
IL PROGETTO PER LE DONNE DEI MONTI DAUNI

Comincerà con una lezione aperta, l’11 novembre, dalle 9 alle 12, nella Biblioteca Comunale di Castelluccio Valmaggiore (Fg) il progetto IncluDounia rivolto alle donne dei Monti Dauni disoccupate, inoccupate o in cerca di nuove opportunità lavorative.
L’obiettivo di IncluDounia è quello di trasformare una passione in una forma di reddito. Destinatarie e del progetto sono donne, ma a difesa della parità di genere sono ammessi anche gli uomini, di età compresa tra i 18 e i 50 anni.
Al corso, della durata di sei mesi, ci si iscrive attraverso email o telefono contattando la Biblioteca Comunale di Castelluccio Valmaggiore al numero: 0881972018. Si rivolge a un massimo di 35 persone e prevede una prova finale con attestato di frequenza finale.
Alle iscritte e agli iscritti sarà fornito un tablet per tutta la durata del corso.
Tra gli argomenti trattati: Imprenditoria di genere; Forme di gestione dell’impresa; Accesso al credito bancario; Le strategie di comunicazione nei social network; Come essere una imprenditrice nelle aree rurali; Strategia d'impresa per il turismo rurale; L’arte della vendita: una sfida verso il successo; Comunicare efficacemente; Conoscenze di marketing e comunicazione; La sicurezza: “cura” da seguire giorno per giorno.
IncluDounia è un progetto degli Stati generali delle donne di Bari sostenuto dalla Regione Puglia con un finanziamento di 40mila euro provenienti dalla misura dell’assessorato al Welfare “Puglia Capitale sociale 3.0”.
Partner dell’iniziativa sono il Gal Meridaunia e la Biblioteca Comunale di Castelluccio Valmaggiore.
“Voglio ringraziare gli Stati Generali delle donne di Bari per aver ideato questo progetto, il Gal Meridaunia e la Biblioteca Comunale di Castelluccio Valmaggiore partner dell’iniziativa – dichiara l’assessora regionale al Welfare e alle Politiche di benessere sociale e pari opportunità Rosa Barone - Il progetto Incloudonia è finanziato dal mio assessorato attraverso il bando Puglia Capitale Sociale 3.0 e parte dall’analisi e dallo studio del territorio e dalla volontà di valorizzare i Monti Dauni puntando sulle donne, così da fare della loro capacità creativa un’occasione di impresa. Le attività del progetto riguardano la tradizione culinaria, l’artigianato, il ricamo, il recupero di oggetti, che si tradurranno in attività imprenditoriali, recuperando e valorizzando il territorio. Sono molto soddisfatta che attraverso i nostri bandi, si riescano a realizzare progetti come questo”.
“Il progetto mira a formare le donne dei Mondi Dauni, a includerle nel mondo del lavoro e a farle diventare imprenditrici. Promuoviamo il lavoro e le imprese delle donne considerando che nei Monti Dauni ci sono tante potenzialità soprattutto nell’ambito del turismo lento e sostenibile – spiega il progetto Mirella Giannini presidente degli Stati generali delle donne di Bari – IncluDounia vuole rappresentare una opportunità per frenare lo spopolamento nei paesi del Monti Dauni, l’emarginazione delle donne. Ma credendo nelle pari opportunità il corso è aperto anche agli uomini”.
“Abbiamo scelto i Monti Dauni perché è un territorio pugliese poco conosciuto, ma con un grande potenziale inespresso – afferma il coordinatore del progetto l’ingegnere Luigi Barile - Si ritiene che il volano per il turismo sia caratterizzato dal mare. I Monti Dauni hanno invece la capacità di attrarre i viaggiatori tutto l’anno e in particolare in autunno, inverno e primavera, favorendo la destagionalizzazione”.
“Il progetto IncluDounia, al quale ha aderito la Biblioteca Comunale di Castelluccio Valmaggiore, è in continuità con quanto deciso dall’attuale amministrazione: favorire la scolarizzazione culturale dei suoi cittadini con particolare attenzione ai bambini e alle fasce deboli - spiega il direttore della biblioteca Pasquale Bloise - Un paese, il nostro, in cui le donne hanno un ruolo di primo piano, ma non viene loro riconosciuto in maniera formale. Con il piano formativo di IncluDounia intendiamo fare emergere il valore delle nostre donne, il loro spirito imprenditoriale, rendendole registe e protagoniste del loro futuro lavorativo”.
“L’occupazione femminile è in ripresa, pur se rimangono grossi divari tra Nord, Centro e il Sud e le Isole – sostiene Pasquale De Vita presidente del Gal Meridaunia - Divario che aumenta soprattutto nelle cosiddette aree marginali e interne come i Monti Dauni dove il deficit è ancora più grave. Il Gal Meridaunia, attraverso il progetto IncluDounia, vuole dare un forte apporto. Il futuro passerà dalla presenza femminile, sempre più alta soprattutto in agricoltura con una spinta all’innovazione che nelle aree rurali come la nostra, colma la carenza di servizi alle comunità dei Monti Dauni. Sono convinto che le aziende dirette da donne siano innovative e resilienti, capaci di scommettere su difficili sfide imprenditoriali e di possedere grandi capacità gestionali”.

Per informazioni:
Biblioteca Comunale di Castelluccio Valmaggiore: info@bibliotecacastellucciovalmaggiore.it tel. 0881972018
Stati generali delle donne Bari: sgdbari@gmail.com tel. 3516844895
Gal Meridaunia: tel. 0881912007

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