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schermaGIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024: I PUGLIESI IN PEDANA, LE SCHEDE TECNICHE, GLI ORARI DI GARA
L’attesa è finita. Con la cerimonia inaugurale di venerdì 26 luglio avranno ufficialmente inizio i Giochi della XXXIII Olimpiade dell’Era Moderna. E già sabato 27 il Grand Palais, sontuosa cornice delle prove di scherma, vedrà in pedana il primo schermidore pugliese in gara a Parigi: si tratta dello sciabolatore Luisi Samele, alla sua terza partecipazione olimpica. A Londra, nel 2012, il suo innesto fu decisivo per la conquista della medaglia di bronzo a squadre; tre anni fa, a Tokyo, l’atleta delle Fiamme Gialle conquistò l’argento sia nell’individuale che nella prova a squadre. Samele, nato a Foggia il 25 luglio 1987, nel suo ricco palmares conta due medaglie d’argento e tre di bronzo ai Campionati del Mondo nella sciabola a squadre mentre agli Europei, sempre a squadre, ha vinto 3 ori, 4 argenti e un bronzo ai quali va aggiunta la medaglia di bronzo vinta poche settimane fa nell’individuale a Basilea. Si è laureato campione d’Italia Assoluti nel 2016, nel 2019, nel 2021 e nel 2022.
Questi gli orari della gara di sciabola individuale maschile di sabato 27 luglio, che assieme a Samele vedrà in pedana anche gli altri azzurri Luca Curatoli e Michele Gallo, protagonisti in Svizzera nello scorso mese di giugno di un clamoroso tris agli Europei: gli atleti italiani sono esentati dal primo turno per diritto di ranking ed entreranno in scena direttamente dai sedicesimi di finale, al via dalle 12.30; ottavi a partire dalle 15.00, quarti dalle 16.15, semifinali dalle 19.50 poi alle 21.05 finale per il bronzo e alle 21.55 la sfida per la medaglia d’oro.
Il quartetto azzurro, che si completa con Pietro Torre, tornerà in pedana mercoledì 31 luglio per la gara a squadre. Già definito in questo caso il tabellone dei quarti di finale: dall’alto in basso Corea del Sud-Canada, Egitto-Francia, Ungheria-Italia e Iran-Stati Uniti. Quarti di finale alle 13.30, semifinali alle 15.50, sfida per il bronzo alle 19.30, finale per l’oro alle 20.30.
Lunedì 29 luglio è invece in programma la prova di sciabola femminile che vedrà in pista una pugliese di nascita (Martina Criscio) ed una… di adozione e cioè la friulana Michela Battiston che si allena presso il Circolo Schermistico Dauno. Per entrambe è la seconda Olimpiade: a Tokyo la foggiana delle Fiamme Oro, nata il 24 gennaio 1994, chiuse al 24° posto la prova individuale e sfiorò la medaglia di bronzo nella gara a squadre, alla quale prese parte anche la sciabolatrice nata a Palmanova il 15 settembre 1997. Criscio, campionessa italiana nel 2016, ha vinto la medaglia d’oro nella sciabola femminile a squadre nel 2017 agli Europei di Tbilisi e ai Mondiali di Lipsia; a livello continentale conta inoltre un argento a squadre (2022) e un bronzo individuale (2023). Battiston, che ha vinto il titolo italiano ai primi di giugno a Cagliari, vanta una medaglia d’argento nella sciabola femminile a squadre nel 2022.
La gara di lunedì scatta alle 9.00 ma le nostre rappresentanti (con Criscio e Battiston in gara anche Chiara Mormile) entreranno in scena a partire dalle 10.25 con i sedicesimi di finale; ottavi in programma dalle 14.05, quarti dalle 15.55, semifinali dalle 19.00, finale per il bronzo alle 20.50, finale per l’oro alle 21.45.
La prova a squadre, alla quale parteciperà anche Irene Vecchi, si terrà sabato 3 agosto. Il tabellone dei quarti, in programma dalle 13.00, mette di fronte nell’ordine Francia-Algeria, Stati Uniti-Corea del Sud, ucraina-Italia e Giappone-Ungheria. Semifinali alle 15.20, finale per il bronzo alle 19.00, finale per la medaglia d’oro alle 20.00.
C’è anche un tecnico foggiano nello staff del CT azzurro di sciabola Nicola Zanotti: si tratta del Maestro Benedetto Buenza, head coach del Circolo Schermistico Dauno e ormai da tempo nei quadri della Nazionale. Anche a Parigi, insomma, la scherma pugliese è rappresentata ad alto livello.

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rifiutifoggia
A breve la campagna di comunicazione sul servizio e i controlli per sanzionare le violazioni
Oltre 50 tonnellate di rifiuti abbandonati in strada e sui marciapiedi sono stati raccolti dalla Teknoservice nel primo fine settimana operativo della società che si è aggiudicata il servizio di raccolta e trasporto per i prossimi 8 anni.
Sia sabato che domenica, gli operatori hanno fatto il doppio turno per smaltire tutto ciò che la Tekra, la società che ha svolto il servizio fino a venerdì, non aveva raccolto nel corso della settimana a causa di problemi organizzativi.
“La Teknoservice ha dato prova di saper affrontare la prima emergenza ottenendo gli eccellenti risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che i cerignolani hanno molto apprezzato”, commenta l’assessore all’Ambiente Michele Lasalvia.
“Superata la crisi, tanto il Comune che la Teknoservice si stanno adoperando per comunicare giorni e orari di esposizione e raccolta dei rifiuti. Fra qualche giorno partirà la capillare campagna di promozione della differenziazione dei rifiuti progettata dalla società. I cittadini hanno a disposizione già ora tutti gli strumenti per entrare in contatto con il gestore ed ottenere tutti i chiarimenti sullo svolgimento del servizio.
Insomma, riteniamo che si stia lavorando per creare tutte le condizioni utili a scongiurare nuove emergenze e ridurre al minimo i quotidiani disservizi. Entrambi provocati anche dal mancato rispetto delle regole da parte di cittadini disinteressati all’igiene e al decoro di marciapiedi, strade e piazze. È il motivo per cui abbiamo concordato di svolgere, parallelamente alla campagna di comunicazione, una capillare attività di controllo sul rispetto tanto del calendario che sulla corretta differenziazione dei rifiuti, da cui potrebbero scaturire multe salate per chi abbandoni i rifiuti o ne impedisca il riciclaggio.
Insieme possiamo e dobbiamo collaborare a migliorare la qualità del servizio di raccolta differenziata per migliorare la qualità della vita nella nostra città e ridurre i costi del servizio”, conclude l’assessore Lasalvia.

 

 

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scrutatoriMercoledì 24 luglio, alle ore 17.30, riunione istitutiva nei locali della Cgil Lucera in via Porta Foggia
Il Comitato raccoglierà le firme per il Referendum che cancellerà la legge Calderoli che frantuma l’Italia

LUCERA Lunedì 15 luglio, nei locali della Cgil di Lucera, un primo gruppo di cittadini e cittadine appartenenti a partiti, sindacati, associazioni, insieme a cittadini e cittadine che hanno a cuore la Costituzione e l'Unità nazionale, ha costituito un primo nucleo promotore del più vasto Comitato contro l'Autonomia Differenziata che anche a Lucera dovrà vedere la luce. Questo nucleo promotore fa appello a tutte le forze politiche, sociali, economiche e culturali della città per costruire un comitato grande, plurale e aperto a tutti coloro i quali condividono l'istanza fondamentale messa in atto dal Comitato Nazionale: abrogare integralmente la Legge Calderoli numero 86 del 2024, il primo passo della distruzione dell'Unità Nazionale voluta dalla destra di governo a trazione leghista, che produrrebbe la frammentazione del sistema sanitario nazionale, dell'istruzione, delle politiche ambientali, per citare solo alcune materie, in venti sottosistemi regionali che lederebbero l'uguaglianza dei cittadini italiani, tutti, di fronte alla legge e alla Costituzione. Ora è il momento di agire, a giorni comincerà la raccolta delle firme per indire un referendum abrogativo che porti la maggioranza dei cittadini italiani alle urne per difendere l'unità e l'integrità dell'Italia. Per questi motivi, il nucleo promotore chiama all'azione tutti coloro che, al di là dei colori politici e delle provenienze culturali, condividono l'obiettivo di salvare l'Italia, e mercoledì 24 luglio alle 17.30, nei locali della Cgil, in via Porta Foggia 40, è indetta la riunione, aperta a tutti e a tutte, per la costituzione del Comitato Per la Raccolta Firme per l'Abrogazione dell'Autonomia Differenziata. Ora è il momento di agire!

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ospedalesan giovanni rotondo

La tecnica mini-invasiva, eseguita dal 2005 in Radiologia Interventistica, grazie alla collaborazione con l’Unità di Ortopedia e Traumatologia è cresciuta molto in questi ultimi anni fino ad attestarsi intorno ai 200 interventi l’anno, di cui il 30% su pazienti provenienti da altre regioni
Nelle scorse settimane l’Unità di Radiologia Interventistica e Neuroradiologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG) ha superato il traguardo dei 3mila trattamenti di nucleoplastica specifici per le ernie del disco.

La nucleoplastica è un trattamento mini-invasivo eseguito in anestesia locale che consiste nell’inserimento – sotto guida radioscopica e per via percutanea – di una speciale sonda di piccolo diametro all’interno del nucleo polposo, ovvero della parte più centrale del disco intervertebrale.

«All’estremità della sonda – spiega Giovanni Ciccarese, radiologo interventista direttore dell’Unità di Radiologia Interventistica e Neuroradiologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza – viene applicata una corrente a radiofrequenza o a laser a diodi che permette la rapida rimozione di tessuto discale, vaporizzato per effetto dell’ipertermia. Viene a crearsi così all’interno del disco patologico uno spazio vuoto sufficiente ad alleviare la pressione interna dell’ernia e, riducendo questa pressione, – continua – non ci sarà più compressione delle terminazioni nervose e si ridurrà in modo notevole la sintomatologia dolorosa accusata dal paziente».

I trattamenti di nucleoplastica vengono eseguiti sulle ernie del disco sintomatiche e resistenti a terapia medica, ma non ancora espulse, ossia poco sporgenti e non indicate per l’intervento chirurgico (come le ernie espulse e le stenosi del canale spinale per artrosi grave della colonna) e che non abbiano però osteofiti (piccole escrescenze ossee degenerative) nel tragitto di passaggio della sonda. «È importante sottolineare – chiarisce Ciccarese – che la nucleoplastica non si pone in concorrenza con l’intervento chirurgico classico, ma va ad affiancarsi a quest’ultimo, ampliando così le possibilità di trattamento per i pazienti affetti da questa patologia invalidante».

Di norma la procedura di nucleoplastica non supera i 20 minuti di intervento ed è praticamente priva di complicanze per il paziente, il quale, al termine del trattamento, può ritornare in poche settimane a svolgere una vita normale. «È fondamentale – sottolinea il medico – che il paziente resti a letto il giorno del trattamento, che dopo l’intervento nel ritornare a casa in auto si posizioni con lo schienale reclinato e che eviti sforzi fisici nell’immediato».

Il primo intervento di nucleoplastica venne eseguito all’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza nel 2005 e, grazie anche alla ventennale e proficua collaborazione con l’Unità di Ortopedia e Traumatologia, il numero di trattamenti è progressivamente cresciuto fino ad attestarsi intorno ai 200 interventi annuali di oggi, di cui circa il 30% su pazienti provenienti da altre regioni.

Sui giovani pazienti (circa il 65% del totale) vengono riscontrati i risultati migliori, definitivi o più duraturi nel tempo. «Normalmente l’intervento di nucleoplastica – conclude Ciccarese – è un trattamento definitivo, ma qualora dovesse presentarsi una recidiva, il paziente potrà nuovamente sottoporsi allo stesso tipo di intervento sul medesimo disco intervertebrale, dopo circa 4 mesi dal primo».

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cia
Richiesta congiunta di Confagricoltura, Confcooperative, Copagri e CIA Agricoltori Capitanata
Settore olivicolo trainante, in provincia di Foggia crescono numeri, qualità e innovazione

FOGGIA Istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia. È questa la richiesta che, congiuntamente, attraverso una nota ufficiale, le declinazioni provinciali delle maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori hanno inviato a Giuseppe Di Carlo, presidente CCIAA Foggia.
Confagricoltura, Confcooperative, Copagri e CIA Agricoltori Italiani Capitanata, nella missiva ufficiale, hanno richiamato l’identica richiesta già espressa due anni fa, esattamente il 17 novembre 2022, quando l’iniziativa fu motivata come ulteriore leva per lo sviluppo e l’innovazione del comparto e, come si legge nella nuova lettera ufficiale inviata il 19 luglio 2024, per un “giusto riconoscimento alle imprese olivicole del territorio della Capitanata”, per il loro “grande lavoro” e i risultati raggiunti da questo fondamentale settore.
L’istituzione della Commissione Listino olio, inoltre, potrebbe valorizzare un prodotto – l’olio extravergine d’oliva – che in provincia di Foggia ha raggiunto qualità e quantità di straordinario rilievo. La richiesta è firmata dai presidenti provinciali delle organizzazioni, così come sopra elencate: Filippo Schiavone, Carla Calabrese, Michele Palermo e Angelo Miano. “Alcuni mesi fa su nostra richiesta, dal segretario dott.ssa Palladino abbiamo avuto rassicurazioni in merito alla definizione delle procedure per l’avvio dell’iter istitutivo. Con la presente, le chiediamo lo stato dell’arte e di aggiornarci, affinché prima dell’avvio della stagione olearia possa entrare in funzione anche nella provincia di Foggia la Commissione Listino Olio”, si legge nella lettera ufficiale inviata al presidente Di Carlo. Nel 2023, a fronte di un calo generalizzato nella fase di raccolta e di produzione che ha caratterizzato quasi tutta Italia, la Capitanata e la Puglia hanno tenuto molto bene: nella campagna olivicola 2023-2024 quasi il 50% delle olive italiane sono state raccolte in Puglia.
OLIVICOLTURA, I DATI. Complessivamente, nelle 6 province pugliesi, la coltivazione dell’olivo occupa ben 377mila ettari, pari al 33% della superficie totale dedicata alla coltura dell’oro verde in Italia. Nei primi tre mesi del 2023 il valore delle esportazioni di olio d'oliva Made in Puglia ha registrato un incremento del +35%. La coltivazione dell’olivo è la più estesa sul territorio regionale ed interessa quasi 150mila aziende. Cicli produttivi digitalizzati, grande tasso d’innovazione, un primo e importante ricambio generazionale nella conduzione delle aziende con una maggiore propensione a conservare il valore aggiunto, soprattutto grazie a un’attenzione più centrata su marketing, packaging e mercati esteri che cercano la qualità totale: sono queste le caratteristiche che, da alcuni anni, stanno facendo crescere il comparto olivicolo della Capitanata. Le associazioni dei produttori olivicoli, anche grazie al sostegno e all’iniziativa delle organizzazioni sindacali degli agricoltori, stanno riuscendo ad aumentare anche la propensione delle aziende a fare squadra, aggregazione. “Per tutti questi motivi, riteniamo che istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia sia quanto mai utile e auspicabile”, conclude la nota congiunta delle organizzazioni sindacali degli agricoltori.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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