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Primo piano

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Il 6 settembre l’iniziativa promossa da Medtraining per favorire momenti di inclusione sociale
A Poggio Imperiale venerdì 6 settembre 2024 tornano i “Giochi senza barriere” sulla scacchiera più grande d’Europa, quella che dà vita alla suggestiva pavimentazione di piazza Principe Imperiale. L’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale Medtraining che nel piccolo centro dell’Alto Tavoliere porta avanti una serie di progetti legati ai temi della disabilità, dell’inclusione sociale, dell’accoglienza dei migranti, del contrasto alle forme di sfruttamento. Tra questi, il Polo per l’Autonomia presso il Centro Diurno per persone con disabilità “Cuore con le ali”, di proprietà dell’A.S.P. “Castriota e Corroppoli”, che ha l’obiettivo di promuovere l’indipendenza e l’inclusione sociale di persone non autosufficienti e/o con disabilità.
Con il patrocinio del Comune di Poggio Imperiale, quindi, è stata organizzata una manifestazione aperta a tutta la comunità, con un’attenzione particolare per i più piccoli e per le famiglie dei ragazzi che stanno partecipando alle attività estive, che sarà scandita da diversi momenti di ludici e di divertimento con la finalità di favorire l’incontro, lo scambio, la conoscenza, abbattendo – appunto – le barriere culturali, sociali, linguistiche. Il ritrovo, quindi, è presso piazza Principe Imperiale alle ore 18.00 con i saluti da parte di Alessandro Liggeri, sindaco di Poggio Imperiale, Vittorio Presutto, presidente dell’A.S.P. “Castriota e Corroppoli”, Carmine Spagnuolo, presidente di Medtraining.
Si parte con i “Giochi in scacchiera”, che vedrà i partecipanti coinvolti in una serie di attività psico-motorie con acqua, cerchi, corsa e così via. Alle ore 19.30 è la volta de “La tenda delle fiabe” a cura di Rossella Giovanditti, che trascinerà piccoli e grandi con letture emozionanti e partecipate. Alle ore 20.30 ci sarà un momento di degustazione a cura della cooperativa Ortovolante che farà conoscere i prodotti presenti tra gli scaffali di “centonove/novantasei”, la bottega che a Foggia in piazza Cavour n. 3 vende prodotti etici, solidali e liberati dalle mafie. Il “Polo per l’autonomia” è finanziato attraverso la Missione n. 5 “Inclusione e Coesione” del Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR). Per info: cuoreconleali@reteoltre.it – 0882.304106 - 345.7458173.

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uniBiotecnologie, Sviluppo e Innovazione Sociale, Logopedia e Ingegneria della Trasformazione Digitale.
Foggia, 29 agosto 2024. L'Università di Foggia è lieta di annunciare l’attivazione di quattro nuovi corsi di studio per l’anno accademico 2024/2025: Biotecnologie, Sviluppo e Innovazione Sociale, Logopedia (abilitante alla professione sanitaria di Logopedista) e Ingegneria della Trasformazione Digitale. Questi percorsi formativi sono stati progettati per rispondere alle esigenze emergenti del territorio, alle richieste del mercato del lavoro e alle nuove sfide poste dalla società contemporanea. L’introduzione di queste nuove lauree si inserisce in un più ampio quadro di crescita e innovazione dell’Ateneo, che mira a formare professionisti altamente qualificati e pronti a contribuire attivamente allo sviluppo economico, sociale e tecnologico.
Il Magnifico Rettore dell'Università di Foggia, il prof. Lorenzo Lo Muzio, ha espresso la sua soddisfazione per questo importante traguardo dichiarando: "L’attivazione di questi nuovi corsi di laurea rappresenta un passo significativo nel percorso di crescita del nostro Ateneo. Abbiamo ascoltato attentamente le esigenze del territorio e monitorato le dinamiche globali per offrire ai nostri studenti percorsi formativi capaci di coniugare eccellenza accademica, innovazione e sbocchi occupazionali concreti. L'Università di Foggia conferma così la propria vocazione di essere un polo formativo di riferimento, in grado di rispondere alle sfide del futuro e di fornire un contributo concreto alla crescita della società”.
Il prof. Giorgio Mori, delegato alla Didattica e al Placement, ha dichiarato la sua gratitudine: “Questi nuovi corsi di laurea sono il risultato di un lavoro sinergico che ha coinvolto il personale docente e amministrativo dell’Ateneo, le aziende, le istituzioni e le realtà locali, per costituire dei corsi di studi con una formazione teorica e pratica che risponda alle reali esigenze del mercato del lavoro. L’Università di Foggia punta a creare figure professionali che possano trovare rapidamente un inserimento nel contesto lavorativo territoriale grazie a percorsi formativi costruiti in stretta collaborazione con il mondo delle imprese. Il nostro impegno è quello di fornire agli studenti strumenti concreti per affrontare le sfide del presente e del futuro, offrendo loro opportunità di placement solide e di lungo termine".
Anche la prof.ssa Giusi Antonia Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale e delegata del Rettore alla Formazione Insegnanti e all’Orientamento, ha sottolineato come "l’ampliamento dell’offerta formativa risponde alla necessità di formare professionisti capaci di affrontare le trasformazioni in corso, sia sul piano tecnologico che sociale. I nuovi corsi, che spaziano dall’ambito sanitario a quello ingegneristico, passando per le scienze sociali e biotecnologiche, sono stati pensati per offrire una formazione di eccellenza, inclusiva e orientata al futuro. L'obiettivo è quello di preparare giovani capaci di incidere positivamente nei loro ambiti professionali, grazie a competenze aggiornate e una visione interdisciplinare”.
La conferenza stampa di presentazione dei nuovi corsi si terrà mercoledì 4 settembre alle ore 10.00 presso l’Auditorium “Bruno di Fortunato”, in via Gramsci 89/91.
Grande entusiasmo esprimono anche i coordinatori dei corsi di laurea.
Così dichiara la prof.ssa Lia Robustella, d’intesa con il coordinatore del corso, prof. Pierpaolo Magliocca: “Il corso di Laurea Magistrale in “Sviluppo e Innovazione Sociale” (LM-81) costituisce una risposta formativa concreta a un gap istituzionale relativo alla carenza di figure professionali capaci di interagire con i più attuali modelli di welfare: mappare bisogni sociali emergenti, progettare soluzioni e modelli di business attraverso strumenti innovativi congeniali a trovare applicazione nel settore pubblico, privato e finanziario. In questa prospettiva, il corso di laurea si presenta come modello formativo unico nel centro-sud Italia. Il Corso, infatti, mira a formare proprio nuove professionalità fortemente richieste da attori istituzionali e privati (sociali e finanziari), fornendo competenze multidisciplinari appartenenti all’area dei servizi di welfare, idonee a progettare e sviluppare strumenti e modelli innovativi e sostenibili maggiormente rispondenti ai bisogni sociali. Il piano di studi comprende discipline economiche, giuridiche, sociologiche, psicologiche e attuariali”.
“L’istituzione del corso di laurea triennale in Biotecnologie, arricchisce l’offerta formativa dell’Ateneo di contenuti innovativi – dichiara la prof.ssa Concetta Lotti, coordinatrice del nuovo Corso di Laurea Triennale - con l’obiettivo di formare figure professionali in grado di rispondere alle specifiche richieste del mercato, caratterizzato da un emergente sistema imprenditoriale supportato da una fiorente rete di università, centri di ricerca, laboratori e consorzi che, con le imprese, stanno contribuendo a portare sviluppo e ricchezza a tutto il territorio. La sua istituzione, inoltre, rientra negli obiettivi del progetto “Patto Territoriale Sistema Universitario Pugliese – Open Apulian University”, ammesso al finanziamento dal Ministero dell’Università e della Ricerca in data 16/12/2022, che coinvolge le Università pugliesi (Unifg, Uniba, Unisal, LUM) e il Politecnico di Bari. Il corso di studio in Biotecnologie consente di formare le figure professionali di Biotecnologo junior e di operatore tecnico in laboratori di ricerca e sviluppo in enti pubblici e privati. Il Dipartimento DAFNE offre inoltre la possibilità ai laureati triennali di proseguire e completare il percorso formativo con la Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche (LM-09) all’interno dell’Interclasse attiva nel nostro Dipartimento dal 2020”.
"L’Università di Foggia consegue, con il nuovo corso in Ingegneria della Trasformazione Digitale accreditato dal MUR, un posizionamento strategico di estrema rilevanza nel panorama accademico nazionale dell’ingegneria informatica. - Dichiara la prof.ssa Lerina Aversano, ordinario del settore caratterizzante ING/INF 05 - Attraverso il Corso di Ingegneria della Trasformazione Digitale saranno infatti formati degli ingegneri non solo con competenze di altissimo livello nel dominio dell’informatica e del digitale, ma anche dotati del know-how necessario per metterle a valore a favore di una innovazione sociale ed economica che sia autenticamente sostenibile. Si tratta quindi di un Corso che si propone di formare una figura professionale di elevato profilo, capace di coniugare i solidi principi dell’Ingegneria con la necessaria dinamicità e flessibilità richieste per guidare i processi di innovazione e trasformazione digitale. Il corso si focalizzerà, quindi, non solo sulle tecnologie proprie dell’informatica ma anche sull’insieme delle competenze metodologiche e tecnologiche alla base della cultura della digital transformation, necessarie per garantire la sostenibilità e la competitività delle realtà sia pubbliche che private del Paese. In tal senso il corso rappresenta una importante opportunità di crescita per il territorio della provincia di Foggia, garantendo la presenza di professionalità oramai indispensabili per lo sviluppo economico e sociale."
Grande soddisfazione anche per il Direttore del Dipartimento, prof. Agostino Sevi, “Con l’istituzione dei nuovi corsi di laurea triennale in Biotecnologie e Ingegneria della Trasformazione Digitale il Dipartimento DAFNE punta a potenziare ulteriormente l’offerta formativa, continuando ad offrire una didattica di qualità. Le recenti valutazioni pubblicate dal Censis confermano infatti il DAFNE al primo posto tra gli Atenei del Sud Italia per la qualità dei corsi di laurea e al primo posto in Italia per i Rapporti internazionali. In generale, a livello nazionale la nostra didattica si posiziona ai vertici della classifica raggiungendo il 4° e 3° posto, rispettivamente per i corsi di laurea triennali e magistrali, superando anche i più prestigiosi Atenei italiani.”
Il prof, Maurizio Margaglione, Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale esprime il suo entusiasmo: “Il corso Di laurea in Logopedia formerà figure professionali essenziali per le esigenze del territorio, i Dipartimenti di Area Medica hanno tutte le potenzialità per rispondere alle esigenze formative del corso di studi e sono pronti ad accogliere gli studenti, certi che rappresenteranno anche un utile risorsa e saranno da stimolo per l’attività didattica e di ricerca.
“L’apertura del Corso di Laurea in Logopedia rappresenta per l’Università di Foggia un ulteriore arricchimento della scelta formativa data l’importanza fondamentale di questa branca della riabilitazione nell’età evolutiva, adulta e geriatrica. Infatti il ruolo del logopedista è inserito nella riabilitazione delle patologie soprattutto di tipo neurologico, otorinolaringoiatrico e neuropsichiatrico infantile potendo riguardare bambini, adulti ed anziani. Sino ad oggi in Puglia l’unica sede universitaria per il Corso Base di Logopedia era Bari, ma con una richiesta sempre crescente di tali figure professionali: la ripartizione dei Corsi e dei posti per Regioni vede una chiara carenza nella Puglia, carenza che è evidente anche secondo il calcolo sul rapporto PCA (Posti Per Centomila Abitanti) con valore di 1,0 della Regione Puglia, che è inferiore rispetto alla media nazionale di 1,5. Anche il numero di Logopedisti per Regione, che nella media nazionale ha un PCA di 22, vede la Regione Puglia con valore inferiore, ad appena 16, fra gli ultimi tre posti rispetto a tutte le altre Regioni. La possibilità di formare logopedisti nell’Università di Foggia, frequentando il tirocinio nelle degenze del Policlinico Riuniti e negli ambulatori della ASL permetterà di aumentare e migliorare la qualità dell’assistenza nella provincia di Foggia e nelle province limitrofe, spesso prive di un numero adeguato di professionisti formati a “km 0”, afferma con entusiasmo il prof. Andrea Santamato, coordinatore del corso di Laurea in Logopedia.
Con l'attivazione dei nuovi corsi, l’Università di Foggia ribadisce il proprio ruolo di attore protagonista nel panorama accademico italiano, rafforzando il proprio impegno verso l’innovazione e il miglioramento continuo dell’offerta formativa, sempre più orientata a rispondere in modo puntuale e proattivo alle richieste della società e del mercato del lavoro.
Il presente comunicato vale come invito alla stampa.

Università di Foggia

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idm
Per la siccità oggi a Foggia, in Capitanata e in Puglia chi ha responsabilità in merito sa…di non sapere?
In tempi non sospetti in Consiglio comunale di Foggia, sia nel mandato consiliare 2014-2019, in particolare con la delibera C.C. 32/2017 abbiamo segnalato la necessità del ciclo integrato acqua. Nelle attuali linee programmatiche 2023-2028 (delibera C.C. n. 2 in Città della Sostenibilità/2 ciclo integrato acqua e con la delibera n. 5 a sostegno degli agricoltori entrambe approvate il 27.02.24) abbiamo impegnato, NUOVAMENTE, il Comune di Foggia sul tema fondamentale per cittadini e imprese. Il governo del ciclo integrato dell’acqua è essenziale, per l’uso potabile che per quello produttivo, al pari di quello dei rifiuti.
Per quello che ci è dato sapere ad oggi, sia nella consiliatura 2014-2019 che in questo primo scorcio dell’attuale da parte del Comune di Foggia, non ci risulta siano stati realizzati atti e/o risultati concreti in merito. Invece dal Consorzio ASI, in un’audizione svolta nei mesi scorsi nelle Commissioni consiliari, abbiamo avuto notizie che in merito alla precaria gestione del depuratore presente nell’area ASI, anch’esso segnalato nel mandato 2014-2019, stia conseguendo al riguardo proficue attività operative di risanamento.
Non altrettanto appare sia stato fatto per il depuratore cittadino. Dalle notizie apprese dai media in questi giorni sembra che anche questa volta in Puglia, nei piani di investimento di Regione, Aqp, Aip, non ci siano risorse per progettare a Foggia una rete di controllo della qualità, disinfezione e distribuzione delle acque affinate provenienti dal depuratore di via Tratturo Castiglione, come invece ben si farà ad es. per il depuratore di Martina Franca (TA). Eppure è risaputo quanto sia redditizio, soprattutto ambientalmente, e multifunzionale tale intervento a Foggia ottenendo: a) recupero di acqua per l’uso potabile in Diga di Occhito e utilizzo di quella affinata (mln di mc.) per l’uso agricolo, b) riduzione dei rischi per l’uso dell’acqua depurata ma non affinata per irrigare i campi, c) miglioramento qualità acque di balneazione sul litorale sipontino. Vogliamo tutelare anche noi la salute, il territorio e lo sviluppo agricolo e turistico? Oppure no?
Noi denunciammo pubblicamente, ad ottobre 2021, la sperequazione nella ripartizione delle risorse PNRR e l’allargamento dei divari territoriali conseguenti al Decreto ministeriale del MIPAAF (Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), pubblicato il 30.09.21. Con tale atto vennero assegnati fondi afferenti alla ‘Missione 2 Componente 4 (M2C4) – Investimento 4.3 – Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche’. In Puglia “ATTERRARONO” 2 mln di € (0,1% del totale) per 1 progetto, in Calabria circa 260 mln (il 16%) per 20 progetti, in Campania 168 mln (10,4%) per 11 progetti e in Basilicata 42 mln (2,6%) per 3 progetti. Addirittura, in Friuli Venezia Giulia furono destinati oltre 175 mln di € (circa 11%) per 26 progetti. Normale? Per noi non lo era e non lo è! Oggi, però, ci si accorge della siccità! Ma non vengono a galla (è il caso di affermarlo!) diffuse responsabilità, politiche e amministrative.
Le responsabilità sono solo a Roma? Cosa è cambiato in questi tre anni? L’iniqua ripartizione delle risorse e l’aumento dei divari territoriali è causa solo di scelte nazionali? Anche a Foggia, in Capitanata e, in generale, nella sitibonda Puglia l’acqua è un bene ancor più prezioso oltre che scarso, sia per i cittadini che per le imprese. E’ essenziale ed urgente, pertanto, che l’intero Consiglio comunale foggiano sia posto a conoscenza e discuta in merito, alla ripresa delle attività consiliari, su questo fondamentale argomento in considerazione dell’emergenza attuale, degli incontri tenuti e dei pubblicati piani di investimento in Puglia.
*Capogruppo Italia del Meridione Comune Foggia

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idm
Scarse misure e investimenti per garantire un equo sviluppo dell’aeroporto di Foggia e cancellare gli squilibri di venti anni.
Le dichiarazioni fatte a Rimini dal presidente ENAC Pierluigi Di Palma, sul piano di investimenti infrastrutturali da 1,2 miliardi di euro, confermano la validità dell’indirizzo politico espresso dal Consiglio comunale di Foggia con la delibera approvata il 02.07 u.s. relativa alle politiche di sviluppo dell’aeroporto foggiano che, incluso nella rete aeroportuale pugliese, sta ottenendo buoni risultati.
Il settore aeroportuale ha registrato, nei primi sei mesi del 2024, un aumento superiore al 10% e, come detto da Di Palma al Meeting CL, rappresenta un “motore per lo sviluppo economico del Paese”.
“Quanto affermato dal responsabile ENAC è uno dei presupposti basilari che, dopo una serie di audizioni, sono riportati nella mozione, approvata all’unanimità, dal Consiglio comunale. Con tale atto l’assise ha impegnato la giunta con delineati passi operativi per dare concreta attuazione – afferma il capogruppo di IdM Pasquale Cataneo ed estensore dell’atto amministrativo - allo sviluppo dello scalo aereo sia per i voli commerciali, nazionali ed esteri, che per le funzioni di sede logistica della protezione civile regionale e per possibili attività legate al trasporto delle merci contribuendo a rafforzare la quantità e la qualità dei servizi in favore dei passeggeri e delle imprese della Capitanata e delle altre province dell’area vasta in quanto il trasporto aereo è elemento essenziale per lo sviluppo economico complessivo non solo sul versante turistico e per la destagionalizzazione.”
Altro passaggio significativo sottolineato dal presidente Di Palma, giorni fa, riguarda il ritardo nella realizzazione degli investimenti gravato dalla sua esclusione dal PNRR e perché il periodo Covid, in qualche modo, ha fatto sì che le società, le imprese non credessero a questa ripartenza, a differenza di ENAC, pronto già durante la pandemia a scommettere sulla ripresa del traffico aereo, che di fatto si sta registrando in Italia in quanto è il primo Paese che ha superato i dati pre-Covid.
“Gli investimenti previsti nei quattro aeroporti della Rete pugliese dal contratto di programma 2024-2027 AdP-ENAC sulla scia del piano dell’Ente nazionale, come riportano i media, sono pari a 218,5 mln di € così suddivisi: 30%BA, 25%BR, 23%TA e 22%FG - puntualizza Cataneo esperto di trasporti- ma, a mio modesto avviso, rappresentano solo un primo passo per un reale riequilibrio. Ciò in considerazione dell’incredibile sbilanciamento nella precedente ripartizione delle risorse (oltre 500 mln € nel periodo 2000-2015) per gli scali pugliesi con le seguenti percentuali di ripartizione: 49%BA, 23%BR, 23%TA e solo il 5% FG (peraltro speso per la rete eliportuale e solo recentemente con l’allungamento della pista) ed è stato ben illustrato alla Regione Puglia in consiglio comunale a Foggia in data 09/10/2017 come riporta la delibera n. 79. Pertanto, vanno analizzati i singoli masterplan e il Contratto di programma AdP-ENAC per i quattro aeroporti pugliesi, verificati gli interventi previsti e, successivamente, con una necessaria ed urgente azione politica per sollecitare l’Assemblea degli azionisti e il CdA ad un reale riequilibrio tra gli scali sia di investimenti (per esempio sull’intermodalità, innovazione e adeguamento tecnologico e ambientale, ecc.) che di prospettive di crescita del traffico aeroportuale (pax, cargo prot. civile), nazionale ed estero, in quanto cosi si sviluppano territori circostanti e citando il presidente Di Palma – chiosa il consigliere comunale foggiano – anche a Foggia sappiamo che “il trasporto aereo è, in definitiva, un ponte immateriale tra diverse culture e quindi oltre a una idea di business determina anche l’idea della conoscenza tra diversi popoli superando le diffidenze”. Restiamo in attesa della ripubblicazione ad horas della mozione approvata sull’albo pretorio del Comune.

Italia del Meridione Foggia

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raccoltafirmeLa raccolta firme nei presidi territoriali non si è mai fermata e continuerà fino al 15 settembre
Già raggiunto il primo obiettivo delle 1300 firme che si aggiungono a quelle sottoscritte online

FOGGIA – È stata e sarà ancora una lunga estate militante quella del Partito Democratico di Foggia. Il prossimo “orizzonte” è quello del 15 settembre, giorno in cui si potrà fare il conteggio definitivo delle firme raccolte a sostegno del Referendum contro l’autonomia differenziata, lo “spacca-Italia” voluto dal leghista Calderoli e approvato da tutto il centrodestra del Governo Meloni. La “staffetta” dei presidi territoriali del Pd Foggia ha fatto in modo che la raccolta firme non si sia mai fermata. Le foggiane e i foggiani hanno potuto apporre la propria firma di adesione al referendum durante tutto il mese di agosto e potranno continuare a farlo anche nei prossimi giorni e fino alla metà di settembre, dalle 19 alle 21, nei presidi di via Matteotti e di Viale Giotto. In poco tempo, e nonostante il periodo feriale, nei presidi territoriali del Pd Foggia sono state già raccolte 1300 firme. Un ringraziamento per il lavoro svolto va ai militanti che hanno tenuto e continuano a tenere aperti i presidi territoriali per una mobilitazione che ha già portato a superare, in Italia, le 500mila firme online, a cui si aggiungeranno tutte quelle raccolte sui moduli cartacei. Il Partito Democratico di Foggia ringrazia tutte le persone che sono venute a firmare. Il Pd Foggia è parte integrante del “Comitato provinciale per il Referendum contro l’Autonomia differenziata” assieme a CGIL, Uil, Movimento 5 Stelle, Sinistra italiana, Europa Verde, PSI, Rifondazione Comunista, ANPI, ARCI, ACLI, Libera, Donne Democratiche, Legambiente, Link Associazione Studentesca. Con la legge 86/2024 e l’attuazione dell’autonomia differenziata si spacca l’Italia e si arrecano gravi danni ai diritti dei cittadini: dallo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale e dell’istruzione pubblica, alla possibilità di regionalizzare le politiche del lavoro e della sicurezza. Alle firme già ottenute e a quelle che ancora otterrà il Pd Foggia, dunque, si aggiungeranno quelle raccolte dagli altri partiti, dai sindacati e dalle associazioni facenti parte del Comitato. Non ci fermeremo fino a quando l’autonomia differenziata sarà abrogata col voto democratico delle italiane e degli italiani.

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